Sussidio Quaresima-Pasqua 2014 - Vocazioni - 11 maggio - IV Domenica di Pasqua 
11 maggio - IV Domenica di Pasqua   versione testuale
Le vocazioni, testimonianza della verità
Vocazioni testimonianza della Verità, è il tema della Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni (GMPV) 2014. Il n. 9 della Lettera Enciclica di Benedetto XVI, Caritas in Veritate, proposto come testo magisteriale di riferimento, afferma che alla Chiesa è richiesta la consapevolezza di dover compiere una missione di verità “in ogni tempo ed evenienza, per una società a misura dell’uomo, della sua dignità, della sua vocazione”.
 
Per un approfondimento di questa tematica, è molto utile considerare alcuni passaggi del Documento finale del Congresso Europeo sulle Vocazioni (Roma 1997), Nuove Vocazioni per una Nuova Europa (NVNE): “Se l’Eucaristia è sacrificio di Cristo che salva l’umanità e se tale sacrificio è corpo spezzato e sangue versato per la salvezza dell’umanità, anche la vita del credente è chiamata a modellarsi sulla stessa correlazione di significati: anche la vita è bene ricevuto che tende, per natura sua, a divenire bene donato, come la vita del Verbo. È la verità della vita, d’ogni vita” (36b).
La verità della vita (bene ricevuto/bene donato) è il progetto fondamentale che Dio ha posto nel cuore di ogni uomo. La pastorale vocazionale, allora, è chiamata a servire ogni persona perché possa riconoscere in questo progetto la realizzazione di sé, della propria verità!
NVNE al n. 13c sottolinea con forza che, per la pastorale vocazionale, “se l’obiettivo un tempo sembrava essere il reclutamento, e il metodo la propaganda, spesso con esiti forzosi sulla libertà dell’individuo o con episodi di concorrenza, ora deve essere sempre più chiaro che lo scopo è il servizio da dare alla persona, perché sappia discernere il progetto di Dio sulla sua vita per l’edificazione della Chiesa, e in esso riconosca e realizzi la sua propria verità”.
Sempre lo stesso documento al n. 11d, ci invita ad avere, a questo proposito, uno sguardo positivo soprattutto sui giovani che “hanno nostalgia di libertà e cercano la verità, la spiritualità, l’autenticità, la propria originalità personale e la trasparenza…”.
 
Il tema della prossima GMPV è, allora, invito a considerare ogni vocazione come testimonianza – cercata e vissuta in modo originale/personale - della Verità e della verità della vita (bene ricevuto che tende a divenire bene donato).
 
Se il n. 9 di Caritas in Veritate ci viene proposto come lancio e riferimento principale per la  GMPV 2014, in realtà tutto il documento offre interessanti spunti di approfondimento che, secondo la prospettiva del nostro tema, possiamo così sintetizzare: Amore e Verità, dono del Padre, sono impulso ad amare in modo autentico; Gesù rivela questi doni, vocazione dell’uomo, che richiedono una risposta libera e responsabile, vera.

Amore e Verità, dono del Padre, sono impulso ad amare in modo autentico
  • Dio è Amore eterno e Verità assoluta. Egli pone nel cuore dell’uomo, che è sua immagine e somiglianza, Amore e Verità che sono impulso ad amare in modo autentico (CV1);
 
Gesù rivela questi doni
  • Si comprende bene, allora, che Cristo, rivelando il mistero del Padre (Amore e Verità assoluta), rivela anche pienamente l’uomo all’uomo (Amore e Verità) (CV 18b);
 
vocazione dell’uomo
  • Questo impulso ad amare in modo autentico, è la principale forza propulsiva per il suo vero sviluppo: è la vocazione dell’uomo, di ogni uomo!
Possiamo dunque intendere la vocazione proprio come lo sviluppo, originale e unico per ciascuna persona, ad amare in modo autentico;
 
che richiedono una risposta libera e responsabile, vera
  • Ciò riguarda sia il piano soprannaturale che il piano naturale (CV 18c): è l’apertura all’Assoluto, da cui l’uomo riceve Amore e Verità, che fa riconoscere la propria vocazione e offre l’idea vera della vita (CV 16b); sempre questa apertura all’Assoluto richiede una risposta libera e responsabile, vera (riguarda ogni uomo e tutto l’uomo) (CV 17; 18a).
 
Due sono le attenzioni richieste alla pastorale vocazionale:
  • aiuto alla persona perché si apra ai doni di Dio, Verità assoluta, possa scoprirli nel suo cuore e vi riconosca la propria vocazione;
  • aiuto alla persona perché possa vivere questa esperienza in un modo sempre più libero e responsabile, vero.
 
A proposito di aiuto alla persona, troviamo delle bellissime indicazioni sulla modalità di offrirlo, nel discorso di Benedetto XVI all’Assemblea CEI - maggio 2009 - : “I giovani portano una sete nel loro cuore, e questa sete è una domanda di significato e di rapporti umani autentici, che aiutino a non sentirsi soli davanti alle sfide della vita. È desiderio di un futuro, reso meno incerto da una compagnia sicura e affidabile, che si accosta a ciascuno con delicatezza e rispetto, proponendo valori saldi a partire dai quali crescere verso traguardi alti, ma raggiungibili... L’accoglienza della proposta cristiana passa, infatti, attraverso relazioni di vicinanza, lealtà e fiducia... siamo chiamati ad affiancarci a ciascuno con disponibilità sempre nuova, accompagnandolo nel cammino di scoperta e assimilazione personale della verità”.
La pastorale vocazionale, quindi, dovrà essere capace di esprimere sempre di più il suo servizio nel ministero della compagnia: aiutare ogni persona a crescere verso traguardi alti, lungo il cammino della vita che si apre alla Verità per portare la Vita.