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Martedì 31 Dicembre 2013

Ufficio delle letture   versione testuale

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Invitatorio
 
V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.
 
Ant. Venite, adoriamo il Signore,
         che è nato per noi.
 
 
SALMO 94 Invito a lodare Dio
Esortatevi a vicenda ogni giorno, finché dura «quest’oggi» (Eb 3, 13).
 
Venite, applaudiamo al Signore, *
    acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
    a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).
 
Poiché grande Dio è il Signore, *
    grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
    sono sue le vette dei monti.
 
Suo è il mare, egli l’ha fatto, *
    le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).
 
Venite, prostràti adoriamo, *
    in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
    il gregge che egli conduce (Ant.).
 
Ascoltate oggi la sua voce: †
    «Non indurite il cuore, *
    come a Merìba, come nel giorno di Massa
        nel deserto,
 
dove mi tentarono i vostri padri: *
    mi misero alla prova,
        pur avendo visto le mie opere (Ant.).
 
Per quarant’anni mi disgustai di quella generazione †
    e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
    non conoscono le mie vie;
 
perciò ho giurato nel mio sdegno: *
    Non entreranno nel luogo del mio riposo» (Ant.).
 
Gloria al Padre e al Figlio *
    e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
    nei secoli dei secoli. Amen (Ant.).
 
Ant. Venite, adoriamo il Signore,
         che è nato per noi.

V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
 
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
 
Questa introduzione si omette quando si comincia l'Ufficio con l'Invitatorio.
 
INNO
 
Fiorì il germoglio di Iesse,
l’albero della vita
ha donato il suo frutto.
 
Maria, figlia di Sion,
feconda e sempre vergine,
partorisce il Signore.
 
Nell’ombra del presepe
giace povero ed umile
il creatore del mondo.
 
Il Dio che dal Sinai
promulgò i suoi decreti,
obbedisce alla legge.
 
Sorge una nuova luce
nella notte del mondo:
adoriamo il Signore!
 
A te sia gloria, Cristo,
con il Padre e lo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.
 
1 ant. Gioiscano i cieli, esulti la terra
           davanti al Signore che viene.
 
SALMO 95
 
Cantate al Signore un canto nuovo, *
    cantate al Signore da tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome, *
    annunziate di giorno in giorno la sua salvezza.
 
In mezzo ai popoli narrate la sua gloria, *
    a tutte le nazioni dite i suoi prodigi.
Grande è il Signore e degno di ogni lode, *
    terribile sopra tutti gli dèi.
 
Tutti gli dèi delle nazioni sono un nulla, *
    ma il Signore ha fatto i cieli.
Maestà e bellezza sono davanti a lui, *
    potenza e splendore nel suo santuario.
 
Date al Signore, o famiglie dei popoli, †
    date al Signore gloria e potenza, *
    date al Signore la gloria del suo nome.
 
Portate offerte ed entrate nei suoi atri, *
    prostratevi al Signore in sacri ornamenti.
Tremi davanti a lui tutta la terra. *
    Dite tra i popoli: «Il Signore regna!».
 
Sorregge il mondo, perché non vacilli; *
    giudica le nazioni con rettitudine.
 
Gioiscano i cieli, esulti la terra, †
    frema il mare e quanto racchiude; *
    esultino i campi e quanto contengono,
 
si rallegrino gli alberi della foresta †
    davanti al Signore che viene, *
    perché viene a giudicare la terra.
 
Giudicherà il mondo con giustizia *
    e con verità tutte le genti.
 
1 ant. Gioiscano i cieli, esulti la terra
            davanti al Signore che viene.
  
2 ant. Una luce si è levata per il giusto,
           gioia per i retti di cuore, alleluia.
 
SALMO 96
 
Il Signore regna, esulti la terra, *
    gioiscano le isole tutte.
Nubi e tenebre lo avvolgono, *
    giustizia e diritto sono la base del suo trono.
 
Davanti a lui cammina il fuoco *
    e brucia tutt’intorno i suoi nemici.
Le sue folgori rischiarano il mondo: *
    vede e sussulta la terra.
 
I monti fondono come cera davanti al Signore, *
    davanti al Signore di tutta la terra.
I cieli annunziano la sua giustizia *
    e tutti i popoli contemplano la sua gloria.
 
Siano confusi tutti gli adoratori di statue †
    e chi si gloria dei propri idoli. *
    Si prostrino a lui tutti gli dèi!
 
Ascolta Sion e ne gioisce, †
    esultano le città di Giuda *
    per i tuoi giudizi, Signore.
 
Perché tu sei, Signore, l’Altissimo su tutta la terra, *
    tu sei eccelso sopra tutti gli dèi.
 
Odiate il male, voi che amate il Signore: †
    lui che custodisce la vita dei suoi fedeli *
    li strapperà dalle mani degli empi.
 
Una luce si è levata per il giusto, *
    gioia per i retti di cuore.
Rallegratevi, giusti, nel Signore, *
    rendete grazie al suo santo nome.
 
2 ant. Una luce si è levata per il giusto,
           gioia per i retti di cuore, alleluia.
  
3 ant. Il Signore manifestò la sua salvezza, alleluia.
 
SALMO 97
 
Cantate al Signore un canto nuovo, *
    perché ha compiuto prodigi.
 
Gli ha dato vittoria la sua destra *
    e il suo braccio santo.
Il Signore ha manifestato la sua salvezza, *
    agli occhi dei popoli ha rivelato la sua giustizia.
 
Egli si è ricordato del suo amore, *
    della sua fedeltà alla casa di Israele.
Tutti i confini della terra hanno veduto *
    la salvezza del nostro Dio.
 
Acclami al Signore tutta la terra, *
    gridate, esultate con canti di gioia.
 
Cantate inni al Signore con l’arpa, *
    con l’arpa e con suono melodioso;
con la tromba e al suono del corno *
    acclamate davanti al re, il Signore.
 
Frema il mare e quanto racchiude, *
    il mondo e i suoi abitanti.
 
I fiumi battano le mani, *
    esultino insieme le montagne
davanti al Signore che viene, *
    che viene a giudicare la terra.
 
Giudicherà il mondo con giustizia *
    e i popoli con rettitudine.
 
3 ant. Il Signore manifestò la sua salvezza, alleluia.
 
V. Ai nostri giorni Dio ha parlato a noi nel Figlio:
R. per mezzo di lui ha creato l’universo.
  
PRIMA LETTURA
Dalla lettera ai Colossesi di san Paolo, apostolo   2, 4-15
 
La nostra fede in Cristo
 
        Fratelli, nessuno vi inganni con argomenti seducenti, perché, anche se sono lontano con il corpo, sono tra voi con lo spirito e gioisco al vedere la vostra condotta ordinata e la saldezza della vostra fede in Cristo.
        Camminate dunque nel Signore Gesù Cristo, come l’avete ricevuto, ben radicati e fondati in lui, saldi nella fede come vi è stato insegnato, abbondando nell’azione di grazie. Badate che nessuno vi inganni con la sua filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo.
        È in Cristo che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità, e voi avete in lui parte alla sua pienezza, di lui cioè che è il capo di ogni Principato e di ogni Potestà. In lui voi siete stati anche circoncisi, di una circoncisione però non fatta da mano di uomo, mediante la spogliazione del nostro corpo di carne, ma della vera circoncisione di Cristo. Con lui infatti siete stati sepolti insieme nel battesimo, in lui siete anche stati insieme risuscitati per la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti. Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti per i vostri peccati e per l’incirconcisione della vostra carne, perdonandoci tutti i peccati, annullando il documento scritto del nostro debito, le cui condizioni ci erano sfavorevoli. Egli lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce; avendo privato della loro forza i Principati e le Potestà ne ha fatto pubblico spettacolo dietro al corteo trionfale di Cristo.
 
RESPONSORIO      Col 2, 9. 10. 12
R. In Cristo abita la pienezza di Dio corporalmente:
egli è Signore di tutte le potenze terrene e celesti;
* voi avete parte alla sua pienezza.
V. Insieme con lui sepolti nel battesimo, insieme con lui risuscitati,
per la fede nella potenza di Dio,
R. voi avete parte alla sua pienezza.
  
SECONDA LETTURA
Dai «Discorsi» di san Leone Magno, papa
(Disc. 6 per il Natale 2-3. 5; PL 54, 213-216)
 
Il natale del Signore è il natale della pace
 
        L’infanzia, che il Figlio di Dio non ha ritenuto indegna della sua maestà, si sviluppò con il crescere dell’età nella piena maturità dell’uomo. Certo, compiutosi il trionfo della passione e della risurrezione, appartiene al passato tutto l’abbassamento da lui accettato per noi: tuttavia la festa d’oggi rinnova per noi i sacri inizi di Gesù, nato dalla Vergine Maria. E mentre celebriamo in adorazione la nascita del nostro Salvatore, ci troviamo a celebrare il nostro inizio: la nascita di Cristo segna l’inizio del popolo cristiano; il natale del Capo è il natale del Corpo.
        Sebbene tutti i figli della Chiesa ricevano la chiamata ciascuno nel suo momento e siano distribuiti nel corso del tempo, pure tutti insieme, nati dal fonte battesimale, sono generati con Cristo in questa natività, così come con Cristo sono stati crocifissi nella passione, risuscitati nella risurrezione, collocati alla destra del Padre nell’ascensione.
        Ogni credente, che in qualsiasi parte del mondo viene rigenerato in Cristo, rompe i legami con la colpa d’origine e diventa uomo nuovo con una seconda nascita. Ormai non appartiene più alla discendenza del padre secondo la carne, ma alla generazione del Salvatore, che si è fatto figlio dell’uomo perché noi potessimo divenire figli di Dio. Se egli non scendesse a noi in questo abbassamento della nascita, nessuno con i propri meriti potrebbe salire a lui.
        La grandezza stessa del dono ricevuto esige da noi una stima degna del suo splendore. Il beato Apostolo ce l’insegna: Non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio per conoscere tutto ciò che Dio ci ha donato (cfr. 1 Cor 2, 12). La sola maniera di onorarlo degnamente è di offrirgli il dono stesso ricevuto da lui.
        Ora, per onorare la presente festa, che cosa possiamo trovare di più confacente, fra tutti i doni di Dio, se non la pace, quella pace che fu annunziata la prima volta dal canto degli angeli alla nascita del Signore? La pace genera i figli di Dio, nutre l’amore, crea l’unione; essa è riposo dei beati, dimora dell’eternità. Suo proprio compito e suo beneficio particolare è di unire a Dio coloro che separa dal mondo del male.
        Quelli dunque che non da sangue né da volere di carne né da volere d’uomo, ma da Dio sono nati (cfr. Gv 1, 13), offrano al Padre i loro cuori di figli uniti nella pace. Tutti i membri della famiglia adottiva di Dio si incontrino in Cristo, primogenito della nuova creazione, il quale venne a compiere non la sua volontà, ma quella di chi l’aveva inviato. Il Padre infatti nella sua bontà gratuita adottò come suoi eredi non quelli che si sentivano divisi da discordie e incompatibilità vicendevoli, bensì quelli che sinceramente vivevano ed amavano la loro mutua fraterna unione. Infatti quanti sono stati plasmati secondo un unico modello, devono possedere una comune omogeneità di spirito. Il natale del Signore è il natale della pace. Lo dice l’Apostolo: Egli è la nostra pace, egli che di due popoli ne ha fatto uno solo (cfr. Ef 2, 14), perché, sia giudei sia pagani, «per mezzo di lui possiamo presentarci al Padre in un solo Spirito» (Ef 2, 18).
 
RESPONSORIO     Ef 2, 13-14. 1,7
R. Voi, che un tempo eravate i lontani,
siete diventati vicini grazie al sangue di Cristo.
È lui la nostra pace, colui che
* ha fatto dei due un popolo solo.
V. Egli è venuto ad annunziare la pace:
pace a voi che eravate lontani, pace a coloro che erano vicini;
R. ha fatto dei due un popolo solo.
 
INNO Te Deum
 
Noi ti lodiamo, Dio, *
    ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, *
    tutta la terra ti adora.
 
A te cantano gli angeli *
    e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo *
    il Signore Dio dell’universo.
 
I cieli e la terra *
    sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli *
    e la candida schiera dei martiri;
 
le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
    la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico Figlio, *
    e lo Spirito Santo Paraclito.
 
O Cristo, re della gloria, *
    eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre *
    per la salvezza dell’uomo.
 
Vincitore della morte, *
    hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *
    Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.
 
Soccorri i tuoi figli, Signore, *
    che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria *
    nell’assemblea dei santi.
 
Salva il tuo popolo, Signore, *
    guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo, *
    lodiamo il tuo nome per sempre.
 
Degnati oggi, Signore, *
    di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: *
    in te abbiamo sperato.
 
Pietà di noi, Signore, *
    pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza, *
    non saremo confusi in eterno.
  
ORAZIONE
        Dio onnipotente ed eterno, che nella nascita del tuo Figlio hai stabilito l’inizio e la pienezza della vera fede, accogli anche noi come membra del Cristo, che compendia in sé la salvezza del mondo. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
        R. Amen.
 
Benediciamo il Signore.
        R. Rendiamo grazie a Dio.