Sussidio Avvento 2013 - Per la catechesi - 5 gennaio - II Domenica di Natale 
5 gennaio - II Domenica di Natale   versione testuale
 
BENEDIRE
 
Una sintesi catechistica per i formatori, i catechisti e i presbiteri
 
Benedetto sia Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo (Ef 1,3). Nel testo paolino la lode va a Dio perché è il Dio della rivelazione, il Padre del nostro Signore Gesù Cristo: egli è il Dio della storia, non un Dio lontano e freddo, è il Dio che si china verso l’uomo e, in un momento preciso della storia, in un punto determinato della terra, si fa amico degli uomini. È il Padre del nostro Signore Gesù Cristo: nostro indica che ormai Gesù ci appartiene e in lui possiamo chiamare Dio nostro Padre, in un senso nuovo e confidenziale. Ecco perché benedire Dio. Paolo, però, continua e riassume nella seconda parte del versetto il dono grande che Dio ci ha fatto. Il Padre ci benedice con ogni benedizione, donandoci lo Spirito Santo, e tutto questo in Gesù Cristo. La risurrezione di Cristo è già la nostra risurrezione, la sua glorificazione è già la nostra glorificazione, perché la benedizione che il Padre ci dona in Gesù suo figlio, ha in sé il fine di condurci alla partecipazione della gloria di Cristo. La gioia della fede, che fa scaturire la benedizione dalla nostra vita, è la gioia di una speranza sovrabbondante donataci nello Spirito.
 
 
Una catechesi rivolta ai genitori: “Benedire è essere grati”
 
La benedizione nasce dalla certezza della speranza cristiana, la quale è viva e costituisce per noi il possesso anticipato di quello che ci aspetta nella gloria del Padre e del Figlio. La speranza apre la vita alla gioia della fede, la gioia di sapersi figli, di sapersi eredi del Regno dei cieli, la gioia della resurrezione che illumina la nostra vita e le nostre relazioni. Il cuore strapieno di gioia si sfoga liberamente in una gratitudine piena di lode. Educare i nostri figli alla gratitudine significa comunicare loro il senso della figliolanza divina, il rispetto per questa vita che è donata in modo gratuito e che, in germe, conserva la bellezza della vita eterna. Nella gratitudine educare alla contemplazione e alla benedizione.
(Per approfondimenti, cfr. CdA, c. 31 - La speranza operosa). 
 
 
Una catechesi rivolta ai giovani: “Benedire è essere consapevoli”
 
Benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo (Ef 1,3b). La benedizione nasce dalla consapevolezza che per primi siamo stati benedetti dal Padre: dall’eternità siamo stati oggetti dell’amore divino. È la sola iniziativa di Dio che ci ama da sempre e che dall’eternità ci ha eletti in Cristo Gesù per essere suoi figli. Da sempre siamo stati pensati in Cristo Gesù, ed è per questo che siamo degni dell’amore paterno di Dio.
Questa consapevolezza, propria del Natale, ha un duplice fine: renderci capaci di una vita da veri cristiani (essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità) perché è la stessa santità di Cristo che ci penetra e che ci trasforma; costituirci, nella figliolanza adottiva, eredi del Regno dei Cieli (Per approfondimenti, cfr. il CdG/1, c. 4 e 5 - Liberi per amare - Chiamati a seguire Gesù).
 
 
Una catechesi rivolta ai fanciulli: “Benedire è lodare”
 
Benedetto sia Dio (Ef 1,3). Il cuore pieno della gioia del Natale è un cuore che sa benedire Dio lodandolo. Dio è Padre a cui ricorrere nelle difficoltà; è Padre a cui affidare le persone che amiamo; è Padre da ringraziare e lodare per tutti i doni che ci ha fatto. Chiediamo a Gesù bambino che ci doni un cuore colmo di gratitudine e di lode; proviamo a pregare il “Padre Nostro” con il desiderio di dire grazie a Dio Padre che in Gesù ci ha fatto tutti figli e fratelli. In questo modo, impareremo a ringraziare coloro che ci fanno del bene, a ringraziare i nostri amici, i nostri catechisti e le nostre catechiste, il nostro parroco, le nostre maestre e, ciò che è più importante, i nostri genitori.    
(Per approfondimenti, cfr. Sarete miei testimoni, c. 3, - Con la forza dello Spirito Santo - in particolare - Battezzati nello Spirito - è cominciata una storia nuova - L’opera di Gesù continua - Lo Spirito Santo riempie l’universo).    
 
 
Attività
 
Materiale: l’immagine proposta per la scheda, fogli e penne.
Come: viene distribuita l’immagine stampata a colori e viene chiesto di rispondere a questa domanda: Elevare le mani al cielo è benedire: prova a ripensare alla tua vita e indica qualcosa per cui benedire e lodare Dio. 
Queste risposte, come le altre, abbelliranno un grande albero di Natale posto nella sala in cui si svolge l’incontro.