“Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei?” (Mt 2,2).
Spesso Signore ce lo chiediamo anche noi. Dov’è che possiamo riconoscerti e accoglierti con la stessa gioia di tenere un bimbo tra le braccia? Non è certo facile rinnovare lo stupore del Natale nella vita di tutti i giorni e la tentazione è quella di cadere nella ipocrisia di Erode: “andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo” (Mt 2,8). Spesso facciamo fatica a riconoscerti nel pensiero comune della gente, nei volti seriosi delle persone che incontriamo, nella fretta e nella superficialità delle relazioni, nella mancanza di gratuità nei gesti più piccoli. Ancora una volta però la tua Parola ci orienta verso di Te e, come è successo ai magi, ci lasciamo guidare dalle tante stelle di oggi che compaiono sul tuo cammino e che splendono di una luce vivissima. Sono le tante coppie e famiglie che testimoniano la gioia dello stare insieme e dell’amarsi come tu ci ami. Guardando a loro ti scopriamo ancora presente nel mondo, perché “dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro” (Mt 18,20); riconoscendoti nei loro gesti così familiari ti adoriamo e ti offriamo la nostra vita, la nostra lode e il nostro grazie.
Tracce per gli animatori di itinerari per sposi
1) Nella prima lettura il profeta Isaia afferma: “cammineranno le genti alla tua luce” (Is 60,3). In quale circostanza la vostra coppia è stata guida per altre coppie di sposi?
2) “Siamo venuti per adorarlo” (Mt 2,2): ci sono stati dei momenti di vera e propria adorazione nella vostra coppia e nella vostra famiglia? Quali effetti hanno portato?
3) Papa Francesco ci ha ricordato tre parole chiave per la buona armonia familiare: permesso, grazie e scusa. Come le vivete nella vostra famiglia? Provate a descrivere momenti concreti.