• La celebrazione solenne dei Primi Vespri della prima domenica di Avvento può essere un ottimo inizio di questo tempo e di tutto l’anno liturgico. Un elemento da curare può essere il
lucernario, con l’accensione delle lampade, per aprire la liturgia vesperale eventualmente accogliendo nella struttura celebrativa la
corona dell’Avvento.
In questa domenica, a partire dai Primi Vespri o dalla celebrazione vespertina del sabato sera, potrebbe essere adeguatamente ornata la porta della chiesa: Cristo è colui che sta alla porta e bussa attende di essere accolto (cfr.
Ap 3,20).
• Allo stesso modo nella celebrazione eucaristica sarà bene curare in particolar modo i riti di introduzione. Le icone che accompagnano la processione (la croce e l’evangeliario) saranno richiamate nella sobria monizione iniziale per celebrare la presenza di Cristo in mezzo al suo popolo.
• È auspicabile che si tenga in questa domenica il rito dell’ammissione al catecumenato «con il quale coloro che vogliono farsi cristiani sono accolti fra i catecumeni» (Rito dell’iniziazione cristiana degli adulti [RICA], 68). In tal modo, il percorso dei credenti prende avvio unitamente a quello di coloro che, inseriti nel gruppo dei catecumeni, iniziano la parte più intensa del percorso di preparazione ai sacramenti iniziatici. Le monizioni e l’omelia potranno sottolineare in quest’ottica il senso del vegliare cristiano.
• L’
atto penitenziale nelle domeniche di Avvento può essere svolto con
la seconda forma del Messale Romano costituita dal
dialogo con i versetti salmici. Oltre al
Sal 50,1 si trova anche il
Sal 84,8 («Mostraci, Signore, la tua misericordia. E donaci la tua salvezza»), invocazione assai ricorrente nel tempo di Avvento. L’assemblea così sollecita l’azione misericordiosa di Dio affinché si riveli la salvezza nel suo Figlio Gesù. Tali versetti possono opportunamente essere cantati. A tal proposito si suggeriscono le melodie riportate nel Repertorio di canti per la liturgia “Nella casa del Padre” ai nn. 204-205 (Cf.
La Famiglia Cristiana nella casa del Padre. Repertorio di canti per la liturgia, ElleDiCi, Leumann (TO) 19975, 168). È importante, naturalmente, che l’atto penitenziale non smarrisca alcuna delle sue parti (tra le quali il silenzio) e venga adeguatamente introdotto.
• Nell’ambito di un’autentica celebrazione della Parola di Dio non si dimentichi, in questa e nelle altre domeniche, il canto del salmo responsoriale - almeno nel ritornello affidato all’assemblea - (nella sezione musica di questo Sussidio vengono proposte, per ciascuna domenica o festa, delle melodie per il canto dei Salmi); non si trascuri l’uso dei ceri e dell’incenso alla proclamazione del Vangelo.
• La preghiera dei fedeli sia particolarmente curata. Le intenzioni siano brevi e non troppo elaborate: prevalga il senso dell’invocazione e non ci si dilunghi nella spiegazione dei contenuti. In questa prima domenica, se si tiene il rito di ammissione al catecumenato, non potranno mancare intenzioni di preghiera per queste persone in cammino (cfr RICA, 94)
• È consigliato il prefazio di Avvento I/A (Cristo, Signore e giudice della storia), che mette in luce il mistero della venuta del Signore, quale giudice della storia, e l’attesa vigile del credente.
• La benedizione solenne, al termine, coordina degnamente nell’invocazione la memoria della prima venuta con l’attesa del ritorno del Signore e l’impegno quotidiano nell’incontrarlo nella fede, nella speranza e nella carità.