· L’antifona d’ingresso Gaudete, tratta da Fil 4,4.5, unitamente ai testi della liturgia della Parola, caratterizza questa domenica improntata all’atteggiamento della gioia e della consolazione che scaturiscono dalla convinzione che il Signore è vicino. È possibile fare affidamento anche al linguaggio cromatico per dire la novità della venuta del Signore che riempie i cuori di letizia: il colore rosaceo per le vesti liturgiche, suggerito per questa domenica, temperando la “serietà” del viola, segna la metà del cammino e prelude all’incontro festoso con il Signore che l’Eucaristia nel tempo fa pregustare.

 

· Un discreto addobbo floreale per l’altare e l’ambone rende visibile il grido del profeta: «Esulti e fiorisca la steppa. Come fiore di narciso fiorisca» (cfr. Is 35,1-2).

 

· Per il canto del salmo responsoriale si può ricorrere al ritornello alleluiatico posto come alternativa al primo ritornello proposto dal Lezionario. Il canto dell’Alleluia si presta a celebrare le meraviglie di Dio venuto a salvare l’umanità (cfr. Sal 146 (145).

 

· La preghiera dei fedeli, nel rispetto della scansione ordinaria (OGMR 70), potrebbe evocare alcune situazioni bisognose della salvezza del Signore in linea con i brani proclamati (oppressi, malati, stranieri).