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Lampedusa e Linosa: premiato l'Arcipelago delle Genti    versione testuale
Articolo di Nino Arena

(4 aprile 2013) - Tre premi nello spazio di pochi mesi: a Santa Maria Nuova, in provincia di Ancona, il 17 febbraio, a Trieste il 12 marzo, infine a Rovereto, non lontano da Trento, a luglio.  La generosità di Lampedusa e Linosa ormai da tempo non appartiene solamente all’Arcipelago delle Pelagie. È un patrimonio comune, come dimostrano i riconoscimenti che continuano ad arrivare e che celebrano i mesi del 2011, quando, smessi i panni di albergatore, pescatore, casalinga, i lampedusani e i linosani hanno aperto le porte del cuore e delle loro case a esuli e profughi in fuga dalle tenebre della guerra o della fame. Una luce si è accesa per tanti fuggitivi e quella luce continua a custodirla la parte migliore delle Pelagie. Non sono riusciti a offuscarla nemmeno gli scontri di settembre 2011 davanti al distributore di benzina, né gli scatti di insofferenza che pure si sono verificati. Quella luce ha fatto il giro del mondo, accompagnata dal nome del Comune “patria dell'accoglienza”, un patrimonio che Lampedusa e Linosa hanno saputo capitalizzare in vari modi.
Il Consiglio comunale di Santa Maria Nuova, il 28 gennaio scorso, ha deliberato il conferimento della cittadinanza onoraria a Giusi Nicolini. Nella delibera si legge che “lampedusani e linosani, il Comune di Lampedusa e Linosa nella persona del sindaco Giusi Nicolini, si stanno dimostrando portavoce italiani in tutto il mondo di altruismo, umanità e difensori dei diritti dei più deboli e indifesi […] Destinare questa cittadinanza onoraria vuole essere un gesto a dimostrare la vicinanza e la ‘sconfinata riconoscenza’ del Comune di Santa Maria Nuova al Comune di Lampedusa e Linosa oltre ad una profonda gratitudine da italiani e prima di tutto da esseri umani, ai lampedusani e linosani; a contestare la disumanità e la defezione compiuta dai governanti italiani ed europei. Per questo, nell’Anno Europeo dei Cittadini, sollecitiamo l’UE affinché assuma le responsabilità politiche di fronte a tale fenomeno”.
Oltre al sindaco di Lampedusa e Linosa, la cittadinanza onoraria è stata conferita a Laura Boldrini, ex portavoce dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati e attuale presidente della Camera dei Deputati, che, il 17 febbraio, ricevendo tale riconoscimento ha affermato: “Sono grata all’amministrazione di Santa Maria Nuova per la cittadinanza onoraria, tanto più che lo stesso riconoscimento è stato conferito a Giusi Nicolini. Se le Marche sono la mia regione di origine, la Sicilia è quella di adozione. Ed è proprio a Lampedusa che ho maturato negli ultimi 10 anni una buona parte delle mie consapevolezze professionali”.
Un altro premio conferito a Lampedusa e Linosa è quello Internazionale Marisa Giorgetti, sezione diritti umani, organizzato da Ics (Consorzio Italiano di Solidarietà) in collaborazione, tra gli altri, con l’Asgi (Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione) e Amnesty International, con il contributo della Provincia di Trieste e il patrocinio dei Comuni di Trieste, Sgonico-Zgonik e Duino-Aurisina.
Il premio riconosce alle Pelagie la capacità di scegliere sempre la dimensione nobile, accogliendo e dando il primo aiuto, con gesti di riconoscimento, a donne, uomini e bambini alla ricerca di un futuro, vincendo resistenze e diffidenze.
Infine, a luglio, il sindaco Nicolini e altri rappresentanti della società civile lampedusana e linosana, a Rovereto, riceveranno il premio internazionale “Città della Pace”, giunto alla terza edizione. Da quel momento i cento rintocchi serali di Maria Dolens – la gigantesca campana fusa con il metallo dei cannoni di tutti i Paesi che hanno preso parte alla Grande Guerra – scandiranno il bisogno di fratellanza che unisce il Nord al Sud del mondo. “Il presupposto per l’assegnazione del premio Città della Pace nel 2013 – spiegano dalla Fondazione Opera Campana dei Caduti – nasce sempre dalla vocazione di Maria Dolens che esprime il suo messaggio universale di ripudio della guerra. Come la Campana dei Caduti viene considerata il massimo simbolo storico e morale della più grande tragedia del ventesimo secolo – spiegano ancora dalla Fondazione – il Comune di Lampedusa e Linosa è da considerarsi il luogo simbolo della guerra nell’era della globalizzazione: la violazione dei diritti umani e il non rispetto della dignità dell'uomo”.
Parole forti e chiare, che risuonano come i rintocchi e rilasciano sul resto del mondo un riverbero di bontà che appartiene all’Arcipelago e che il mondo, ma anche Lampedusa e Linosa, devono sapere alimentare.
(Nino Arena – Ufficio Migrantes Messina)