(13 febbraio 2013) - Quando qualche mese fa, nel bar dell’aeroporto, Piero mi preannunciava il Progetto, una grande soddisfazione mi riempiva il cuore: l’educazione motoria alla scuola primaria di Lampedusa, realizzata da un docente di scienze motorie! Pensavo ai bambini, immaginando il benessere che tutto ciò avrebbe portato loro, ma anche alle colleghe, che avrebbero avuto “una formazione nella formazione”.
Il Progetto di Alfabetizzazione Motoria oggi è una realtà e per questo poniamo al professore Piero Campo, ormai adottato dall’Isola, alcune domande che ci aiuteranno a capire meglio la natura e le dinamiche di tale percorso educativo.
Come nasce questo progetto? Quali obiettivi e quali destinatari?
“L’Alfabetizzazione Motoria” è un progetto rivolto a tutti gli alunni e agli insegnanti della scuola primaria, attuato congiuntamente dal MIUR e dal CONI con l’obiettivo di promuovere e trasmettere il valore della pratica sportiva nel tessuto sociale.
Si tratta di una novità assoluta a Lampedusa: quali sono i benefici per questi bambini?
Sicuramente, attraverso l’attività motoria, si promuove uno stile di vita corretto ed attivo (dunque portatore di benessere). Si cerca di far crescere nel bambino la conoscenza del proprio corpo e la comunicazione - relazione con gli altri, attraverso esperienze cognitive, socio - culturali e affettive.
Il progetto prevede anche il controllo del peso corporeo: quali attenzioni verso i bambini in sovrappeso?
Per i bambini in sovrappeso (ma per tutti in generale) l’attività motoria non può che portare benessere e miglioramento della qualità della vita, quindi già il fatto di “muoversi” è un buon inizio! Tra gli obiettivi del progetto, inoltre, vi è la sensibilizzazione all’educazione alimentare, con la quale si cerca di dare al bambino degli “input” positivi in direzione di un’alimentazione sana e controllata.
I docenti della primaria durante l’attività motoria saranno in “compresenza”: il progetto vuole anche arricchire le loro competenze?
Indubbiamente. Si cercherà sempre la cooperazione esperto/docente, attraverso la quale, quest’ultimo potrà acquisire delle competenze che saranno utili anche a progetto ultimato.
Fino a quando è previsto questo progetto?
Il progetto è partito in tutta Italia il 21 gennaio e terminerà il 31 maggio.
Ci sono i margini per un rinnovo nel prossimo anno?
Il Progetto “Alfabetizzazione Motoria” è giunto al terzo e ultimo anno di sperimentazione: ha visto aumentare, di anno in anno, il numero di scuole coinvolte. Ufficialmente ancora non è previsto un rinnovo, ma c’è sicuramente la volontà di diffondere ancora di più l’attività motoria nella scuola primaria. Quindi, nel nostro caso, è giusto essere fiduciosi!
Quale obiettivo, più di ogni altro, si vuole raggiungere entro giugno?
Lasciare qualcosa ai bambini: oltre all’acquisizione delle competenze motorie, servirmi del progetto per provare a trasmettere loro i valori delle regole, della cooperazione, dell’altruismo, della solidarietà, dell’educazione alimentare. Per fare questo, sarà necessario l’impegno non solo dei bambini, ma anche dei genitori, che avranno il delicato compito di avere costantemente cura dello stile di vita dei propri figli.
L’intervista termina qui ed emerge come fondamentale sia il concetto di cooperazione tra genitori, docenti e istituzione, perché si riescano a dare ai bambini dell’Isola gli strumenti necessari al proprio benessere fisico e alla crescita dei valori sociali e relazionali.
Quando il professore Campo venne a scuola a presentare il Progetto a noi docenti della Primaria, disse una frase che mi colpì molto: “Se un alunno inizia a svolgere educazione fisica a undici anni, cioè in prima media, molto è andato perduto per lui, ma se comincia a cinque anni, tutto sarà di guadagnato per il suo benessere fisico, e non solo”.
Allora non ci resta che ringraziare, anche e soprattutto a nome dei bambini, il dirigente scolastico, professoressa Rosanna Genco, per aver promosso l’iniziativa e augurare al professore Campo un buon lavoro.
(Alessandro Cordaro - insegnante di religione)
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