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Porrajmos, il genocidio dimenticato   versione testuale
Oltre 500mila persone di etnia rom e sinti sterminate

(29 gennaio 2013) - Almeno 500mila persone di etnia rom e sinti furono sterminate nei campi di concentramento nazisti. Ma non c'è ancora una giornata europea per la loro commemorazione. E al Parlamento Europeo, arriva una proposta.
Si scrive Porrajmos, o Samudaripen, ma in pochi lo leggono o sanno che cosa vuol dire. Al pari della Shoah (lo sterminio di sei milioni di ebrei nei campi di concentramento nazisti), durante la seconda guerra mondiale ci fu un altro genocidio. Quello dei rom e sinti, basato su analoghe teorie razziste. In lingua romanì, quella parlata dai rom, porrajmos vuol dire proprio distruzione: l'annientamento di almeno 500mila persone di etnia rom e sinti nei lager dell'Europa Orientale, ma anche in Italia, come nei campi di Agnone, di Berra e nelle Tremiti.
UNA GIORNATA PER RICORDARE. Le associazioni europee dei rom chiedono così una giornata della memoria anche per il Porrajmos (qui la lettera inviata a Strasburgo). Il parlamento Europeo ha già adottato alcune risoluzioni per la memoria dell'Olocausto, includendo anche le altre vittime. Ma, scrivono, considerando che "il razzismo nei confronti dei Rom è in aumento e un gran numero di cittadini Rom continuano a essere vittime di persecuzioni", è importante che Strasburgo "mandi un segnale" e "per il conoscimento dell'Olocausto dei Rom/Samudaripen e che proclami il 2 Agosto, Giornata Europea di Commemorazione delle Vittime Rom dell'Olocausto, al fine di conservare la memoria delle vittime". Una decisione, scrivono le associazioni, che "rafforzerebbe il messaggio di pace e di stabilità".
LE STORIE DELLE VITTIME. E proprio in questi giorni, è stato pubblicato un libro che racconta la storia del genocidio rom: "Rom e Sinti. Il genocidio dimenticato'', di Carla Osella, inserito nella collana dei quaderni della Fondazione Migrantes (organismo della Cei). L'autrice è andata in pellegrinaggio nei campi di concentramento in tutta Europa, "nel dolore del passato, dove milioni di uomini" - racconta Osella, "donne e bambini soffrirono a causa della deportazione, la fame, il lavoro inumano cui erano sottoposti,mentre altri venivano assassinati nelle camere a gas''. Nel testo ci sono le storie di chi è stato deportato nei lager europei, tra cui anche Auschwitz.
LE INIZIATIVE. Per la giornata della memoria, a Roma al museo Maxxi sono previste varie iniziative, tra cui un concerto gratis suonato da un'orchestra composta da venti musicisti delle comunità rom e sinti e anche una mostra di prodotti cuciti nell'atelier Rom Sinti e Camminanti.