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Auguri di Buone Feste dall' Arcipelago delle Pelagie   versione testuale
L’Ufficio Migrantes di Messina augura a tutti un Santo Natale e un Felice Anno Nuovo
(21 dicembre 2012) - Gli auguri di Buon Natale e Buon Anno arrivano anche dal cuore del Mediterraneo. Questo portale, in cui di solito trovano spazio le iniziative, le problematiche e le speranze degli abitanti delle Isole delle Pelagie, oggi raccoglie e porge a ciascuno di voi gli auguri di ogni lampedusano, in occasione della celebrazione della nascita del Salvatore del Mondo.
 
L’Ufficio Migrantes di Messina augura a tutti un Santo Natale e un Felice Anno Nuovo
 
Padre Stefano Nastasi, parroco della Chiesa di San Gerlando
Lampedusa come Betlemme: a guardarla bene, mi dà l'impressione, in questi giorni che precedono il Natale, che si somiglino parecchio. Oggi come allora, pellegrini che circolano per le vie del paese in cerca di un punto di appoggio, di uno sguardo consolante, di un sorriso smarrito ormai da tempo, di lacrime asciugate dalle intemperie del vento che lasciano il solco impresso nel volto.
Amarezza, solitudine, scoraggiamento, affanno nella corsa quotidiana della vita, dove ci si ritrova insieme con storie diverse e diverse origini, ma accomunati dal medesimo desiderio: la Speranza. Sembra una notte insonne, profonda e lunga, dove è difficile scorgere le primi luci dell'aurora. Mi ritorna in mente il brano di Isaia: “Sentinella quanto resta ancora della notte? Resta poco della notte, presto viene il giorno”.
In questo tempo di affanno per tutti, dove le diverse crisi continuano a corrodere gli apparati e le istituzioni, dilatando lo scoraggiamento nel cuore di ciascuno, sembra difficile scorgere le luci di un nuovo giorno che ci aiuti a riprendere il cammino, carichi di quella speranza che si fa carne nelle carni degli uomini e delle donne che incontriamo nelle ore del giorno.
Uomini e donne che si incontrano, che si interrogano, che si consolano, che si sostengono reciprocamente; da un lato i migranti, viatori della nuova Betlemme, dall'altro la comunità dell'Isola, che si è vista tante volte sedurre dalle promesse ingannatrici di chi, chiamato a governare il Paese, non è stato capace di governare questo lembo di terra, rimandando alla forza delle singole persone, le risposte da tanto tempo attese e mai saziate. Sedotti e abbandonati come a Betlemme quella notte di molti anni fa ed oggi come allora il cuore si fa grotta, custodia, tabernacolo che raccoglie e custodisce la sofferenza e l'affanno di chi vive il quotidiano di questa terra e di chi per questa terra si proietta in una vita nuova, avendo attraversato il mare della solitudine e della violenza.
Se le parole degli uomini sono vane ed infeconde, la Parola che non passa ci sussurra all'orecchio la Speranza che si fa luce e si fa pace nel cuore quietato da una Presenza che rimane estranea a molti, ma che può diventare familiare per tutti. Accogliere l'altro, l'estraneo, il diverso, il lontano è accogliere Cristo, esorcizzando l'estraneità del mio cuore al cuore dell'altro, del migrante affaticato da un lungo viaggio e del vicino di casa affannato da un cuore inquieto. Barlumi di luce accompagnano l'aurora di un nuovo giorno che si apre innanzi a noi: è ancora Natale. Auguri! 
 
Associazione Alternativa Giovani / Radio Delta
Un mondo senza musica noi non riusciamo proprio ad immaginarlo e non c’è augurio migliore che quello fatto di note per arrivare laddove il silenzio ha reso impossibile ogni cosa e ha spezzato ogni equilibrio. In questo Natale, un augurio speciale va a coloro che hanno contribuito in maniera forte alla realizzazione del nostro sogno: avere una emittente radiofonica che desse voce alle Pelagie. Ed è proprio da quella frequenza che oggi si rinnova l’auspicio di un futuro diverso, dove la speranza di chi a Lampedusa ci vive possa coniugarsi in armonia con chi a Lampedusa continua a bussare per avere la vita. Che la musica possa rendere melodia ogni gesto d’accoglienza, di libertà, di speranza … anche il più semplice. Auguri.
    
Associazione Askavusa
Tanti auguri a tutti, con la speranza che il Natale non sia festa del consumo, ma della riflessione e dell'attenzione nei confronti dei più deboli.
 
Maria Veronica Policardi, Periodico l’IsolaBella
A Natale puoi… Inizia così una canzone molto conosciuta dai nostri bambini. Ed è proprio riflettendo sulle semplici parole di questa canzone che prenderemo spunto per farvi i nostri più sinceri auguri. Natale è il tempo della festa, della gioia e della condivisione, Natale è il tempo della speranza, della pace e dell’amore. Perché a Natale siamo tutti più disposti ad aprire i nostri cuori e accogliere il messaggio dell’angelo: “Vi annuncio una grande gioia: oggi è nato per voi il Salvatore”. Il nostro augurio è che questa voglia di fare, di dare e d’amare di più, non si manifesti solo una volta l’anno, ma ogni volta che ci sarà qualcuno che avrà bisogno della nostra attenzione, del nostro tempo e della nostra vicinanza. Solo così il Natale altro non sarà, che la piena manifestazione dell’aver accolto ogni giorno della nostra vita questo lieto e importante annuncio. Buon Natale.
 
Aethus Salvatore Tuccio, Associazione culturale Tempu Nivuru
Dal centro del Mediterraneo, Isole di frontiera, Isole della nuova vita, di un via vai di etnie che si incrociano quotidianamente, auguro a tutti un Buon Natale in tutte le lingue del mondo.
 
Daniela Freggi, Centro Soccorso e Cura Tartarughe Marine di Lampedusa, WWF Italia 
Un nuovo Natale e con la festa più dolce della nostra fede arriva un nuovo anno, da cui desiderare come sempre tanto, soprattutto di superare questi tempi confusi. Ma forse l’augurio più vero che possiamo scambiarci è semplice: che la navigazione fra le onde del 2013 sia sorretta dall’altruismo, quel vento dell’anima che trasforma una vita qualsiasi in una vita preziosa, quella di chi ha il coraggio di donare qualcosa agli altri, solo per Amore. INSIEME ci possiamo provare, nei gesti quotidiani della nostra ospitalità, dell’attenzione all’altro ed al nostro mondo, l’unico in cui possiamo vivere! Buon Natale a Tutti, con affetto.
 
Alessandro Cordaro, insegnante di religione
Auguro a ciascuno di vedere nel volto dell'immigrato, in cammino alla ricerca di un posto dove far rinascere la propria esistenza, il volto di Maria e di Giuseppe, pure loro in cammino, cercando un posto dove far nascere il Bambino. Auguro a ciascuno di sentire il silenzio di ogni migrante, in cammino dopo aver lasciato la guerra e la persecuzione, il volto del piccolo Gesù, portato anch'egli in cammino dopo aver lasciato la propria terra causa l'odio di Erode Dio si è fatto uomo e il suo Volto è presente nell'uomo contemporaneo,e la sua Parola è la voce degli uomini che gridano nel silenzio dell'indifferenza. Auguri.