(11 maggio 2012) - Per l’Istituto Onnicomprensivo “Luigi Pirandello” di Lampedusa inizia una nuova avventura. La scuola, infatti, è stata coinvolta in un progetto Italia-Malta, finanziato dalla Comunità Europea ed avviato già due anni fa da un gruppo di ragazzi di Siracusa. L’iniziativa, che vede la partecipazione del comune di Siracusa, dell’Università di Catania (DARC), dell’Università di Malta e di Confcooperative Siracusa, ha come obiettivo quello di far nascere anche a Lampedusa un vero “hub”.
Ma che cosa è Hub? Per certi versi, parafrasando Battisti, potremmo considerarla come una di quelle cose che “scopriremo solo vivendo”. Provando però a dare una definizione, esso rappresenta uno spazio, concreto, e non virtuale, diversamente da quanto si potrebbe immaginare, dove le persone avranno la possibilità di incontrarsi per condividere “qualcosa”: una chiacchierata, un caffè, un progetto imprenditoriale, ludico o culturale. È un luogo che pian piano diventerà per ciascuno una sorta di “casa”, dove ci sarà sempre qualcuno pronto ad accogliere gli altri “hubbers” desiderosi di farne parte. È uno spazio che potrà offrire quello che a casa non tutti hanno (pc di ultima generazione, dvd, televisori ultra moderni, impianto stereo), ma soprattutto darà occasione di confrontarsi con gli altri. E sappiamo bene tutti quanto a Lampedusa ci sia bisogno di condivisione, unione e collaborazione. L’Hub rappresenterà il giardino ideale per far crescere questi fiori! Cercheremo di costruire un servizio nuovo per tutta la comunità senza alcuna limitazione di età, interessi, opinioni: Hub sarà aperto a tutti, perché il filo conduttore è che nella collaborazione ciascuno di noi porta qualcosa di unico e sensazionale. Ma non si limiterà solo a questo: lo spazio Hub, che conosce altri “gemelli” sparsi in tutto il mondo (Melbourne, San Francisco, Londra, Helsinky, Madrid….), rappresenterà anche un’occasione di confronto tra imprenditori, professionisti e associazioni che potranno mettersi in contatto tra loro attraverso la rete. Hub, infatti, oltre che costituire un luogo “fisico” può diventare anche una realtà virtuale.
L’Università di Malta, che come detto è parte attiva del progetto, si sta occupando di creare una piattaforma web in grado di connettere “on line” la community, per una co-creazione: virtuale e reale. Al momento siamo un piccolo gruppo, all’incirca trenta persone, di età compresa tra i 16 e 40 anni. Il nostro Hub è l’aula magna del liceo, che grazie ai fondi del progetto avremo la possibilità di arredare e dotare di impianti audio e video e di supporti informatici. Molto sarà però creato anche con la nostra fantasia e con la manualità. Hub Lampedusa sarà uno spazio a disposizione dell’Isola, in cui si cercheranno di affrontare e discutere le tematiche che più attengono alla nostra realtà, a seconda delle diverse esigenze: temi sociali, turismo sostenibile, cura dell’ambiente, raccolta differenziata. Lo spazio ospiterà anche eventi, workshops e laboratori innovativi per facilitare la collaborazione tra i membri, ispirare e fare circolare le idee, in modo da sostenere le iniziative “incubate” all’interno della community ed aiutarle a diventare grandi.
Tra i progetti in cantiere anche l’apertura di un cinema, promozione di corsi di cucina, bricolage, taglio e cucito, l’organizzazione di feste per bambini e molto altro. Subito dopo l’apertura, che avverrà a settembre, il nostro Hub sarà totalmente autonomo e dovrà cercare i fondi per la propria “sopravvivenza” e gestione. L’obiettivo è quello di partire con convinzione, riuscendo a soddisfare le nostre aspettative e quelle di tutti coloro che vorranno sostenere questo progetto. Per molti Hub Lampedusa rappresenterà un sogno realizzato, per altri un’opportunità di lavoro, un modo per fare nuove esperienze. Quel che è certo, è che proveremo fino in fondo a creare uno spazio per dar voce ed espressione a giovani e meno giovani: una realtà da vivere e condividere tutti insieme!
(Paola Dragonetti - docente e membro del Comitato Progetto “Euro South Hub”)