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 Sussidio Avvento-Natale 2011 - I Domenica, 27 novembre - Suggerimenti per la Catechesi dell'I.C. dei fanciulli e dei ragazzi 
Suggerimenti per la Catechesi dell'I.C. dei fanciulli e dei ragazzi   versione testuale
Le schede per la Catechesi dell'Iniziazione Cristiana dei Fanciulli e dei Ragazzi fanno  riferimento al Vangelo della domenica (o della solennità), proponendo una riflessione sull'IC.  Esse offrono alcuni suggerimenti per il catechista dell'IC, che possono essere ripresi sia a livello personale che  a livello comunitario.
Viene pure suggerita una "parola chiave" come sintesi della riflessione che rappresenta una categoria del ripensamento dell'IC.
Infine come strumento di ulteriore approfondimento si rimanda al Catechismo degli adulti della CEI.
 
La quotidianità fa presto a diventare dispersione. Iniziare alla vita cristiana richiede la capacità di valorizzare il quotidiano orientandolo al futuro. Oggi è ancora più evidente la voglia di vivere al presente, senza impegnarsi troppo in progetti futuri. Il futuro spaventa, perché spaventa la paura di radicarsi. La quotidianità diventa abitudine, stanchezza, routine, dispersione, rassegnazione senza apertura al futuro e senza apertura all'orizzonte di Dio. Una vita senza prospettive, senza motivazioni forti, sempre vissuta nell'affanno.
Gesù intende far riscoprire l'attesa fattiva e operosa del Regno di Dio. Che cosa resta del messaggio di Gesù, se viene trasformato in un ricordo storico-folkloristico, senza l'attesa del futuro? Nella trama della nostra quotidianità, che appare sempre uguale e monotona, si sta in realtà innestando la venuta del Regno di Dio. Le nostre scelte, le nostre abitudini, i gesti ordinari della nostra vita non sono insignificanti. O meglio: lo diventano solo se li viviamo nella distrazione. Vissuti nell'attesa, nell'orizzonte del suo Regno, acquistano un peso, ricevono consistenza, ci preparano alla venuta del Figlio dell'uomo.
Questa attenzione alla nostra quotidianità, al valore della nostra vita ordinaria, che non deve mai scadere a semplice routine, ripetizione senza senso, è espressa con la metafora della casa: la casa è ciò che noi diamo per scontato, una volta che l'abbiamo: la usiamo come un possesso sicuro, come qualcosa di inviolabile, in cui ci rifugiamo ogni volta che ne abbiamo bisogno. A volte ci dimentichiamo di averla. Ce ne ricordiamo solo quando viene violata. Allo stesso modo è preziosa la casa del nostro cuore, l'inviolabilità della nostra persona e della nostra dignità. Che è chiamata ad essere il santuario dell'incontro con Cristo, da custodire con la stessa gelosia con cui curiamo e arrediamo le nostre case. E che invece tante volte lasciamo saccheggiare dalla dispersione, dall'insignificanza, dalla fretta, dalla trascuratezza di una vita che si accontenta di essere sopravvivenza senza senso e senza futuro.
 
Suggerimenti per il Catechista
 
- Valorizzare il quotidiano dei ragazzi che s’introducono alla vita cristiana, porgendo strumenti per custodire la propria interiorità e imparare a discernere la presenza di Dio nel quotidiano.
- Proporre ai ragazzi di realizzare segni di speranza.
 
 
Parola Chiave: interiorità
 
CdA, La Verità vi farà liberi, nn.1178-1179