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 Sussidio Avvento-Natale 2011 - IV Domenica, 18 dicembre - Suggerimenti per la Catechesi degli Adulti 
Suggerimenti per la Catechesi degli Adulti   versione testuale
· L’annuncio fondamentale di questa ultima settimana di avvento dice di un Dio che accompagna i suoi figli e le sue figlie, in maniera mai opprimente eppure reale. A noi, come a Davide, egli conferma: «Sono stato con te dovunque sei andato e ti farò grande» (cf 2Sam 7,9).
Una grandezza che, appunto, è “fatta” dal Signore, dalla elezione operata da lui, dalla grazia che Lui ci dona, dall’effusione del suo Spirito. Quando l’uomo – fosse pure il grande re, fosse pure il diletto Davide – cerca di farsi da solo la sua propria grandezza, edificando un monumento culturale o perfino religioso di grande rilievo, ha modo di constatare che di fronte a Dio conta in realtà l’alleanza, tenuta in piedi dalla sua promessa più che dalle nostre realizzazioni.
Davvero Dio Padre è colui che fa grandi cose per noi, come dimostra precisamente la venuta di Cristo, in relazione alla quale il protagonismo assoluto è quello di Dio, che nella sua libertà sceglie di avvalersi della collaborazione richiesta a una vergine, a una giovane donna che per definizione non ha ancora fatto nulla per avere un figlio suo e assicurarsi così un futuro.
Il futuro di Maria - come quello di Giuseppe, e degli uomini e delle donne del loro e del nostro tempo - è assicurato da colui che ha fatto la grandezza del re Davide e che vuol fare anche la nostra grandezza prendendoci per mano ed indicandoci la via.
La docilità all’educazione attuata dal Signore si conferma come strada che non umilia ma esalta la responsabilità, le attese, l’autonomia dell’essere umano. La liturgia ci aiuta a cogliere la bellezza di questo mistero di redenzione, affinché ogni credente, di settimana in settimana, accetti di essere trasformato e divenire creatura nuova e realmente grande in Cristo Signore.   
 
· Questa domenica potrebbe offrire l’occasione per proseguire la riflessione cristiana sulla chiamata alla santità avviata nella solennità dell’Immacolata Concezione. Si tratterebbe di continuare la lettura della citata catechesi di Benedetto XVI del 6 aprile scorso, con particolare attenzione alle raccomandazioni pratiche per un cammino spirituale personale. Spiegava il Papa ai fedeli: «Che cosa è essenziale? Essenziale è non lasciare mai una domenica senza un incontro con il Cristo Risorto nell’Eucaristia; questo non è un peso aggiunto, ma è luce per tutta la settimana. Non cominciare e non finire mai un giorno senza almeno un breve contatto con Dio. E, nella strada della nostra vita, seguire gli “indicatori stradali” che Dio ci ha comunicato nel decalogo letto con Cristo, che è semplicemente l’esplicitazione di che cosa sia la carità in determinate situazioni. Mi sembra che questa sia la vera semplicità e grandezza della vita di santità».
 
· Dal punto di vista metodologico, si suggerisce di interpellare i presenti all’incontro su alcune esperienze della loro vita in cui progetti a lungo coltivati si sono rivelati  inattuabili. Si tratta poi di vedere insieme se e come il Signore abbia potuto aprire strade nuove, mediante la sua grazia.