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Proposta della Caritas   versione testuale
Il Verbo si fece uomo
 
Questa è la Parola che egli ha inviato ai figli d'Israele, annunciando la pace per mezzo di Gesù Cristo: questi è il Signore di tutti. Voi sapete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nàzaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui.
 
 
… e venne ad abitare IN MEZZO A NOI
 
Quando da casa mi chiamano e mi chiedono: “allora com’è questo Nicaragua?” mi vengono mille cose da dire, ma mai la parola: normale.
Non sono “normali” le strade, i viaggi sulla “trece”, fare la spesa al mercato, una conversazione con il vicino, la lezione di ballo, la prima pioggia della stagione, i ragazzi del Guis…, il centro dove svolgo il mio servizio.
… i ragazzi del Guis. Ogni giorno è una sorpresa, una sorpresa vera.
Le giornate volano veloci tra la polvere delle strade di Nueva Vida, il cielo azzurro, le grida di felicità, i giochi, un piatto di riso e fagioli, i commenti sull’ultima partita del Barcellona, il cambio dei pannolini, i sorrisi, …
h. 15.00: finalmente a casa. Ti butti sul letto con ancora i piedi sporchi di terra, accendi il ventilatore (velocità 3: fa troppo caldo!) e ripensi alla giornata appena trascorsa, apparentemente uguale a quella prima. Sveglia, “ellll paaaannn”, colazione, bus, il lavoro al Guis, la spesa, le bollette, … Mille pensieri ti avvolgono come un lenzuolo e cerchi di dargli un ordine, a volte questo ordine non è così evidente. Fai pulizia nella testa e quello che rimane sono i ragazzi del centro con i loro sorrisi regalati quotidianamente, con la loro semplicità e con le loro magliette sporche, con le loro madri, zie, nonne che ogni mattino iniziano ad affrontare la giornata con coraggio, nonostante le mille difficoltà che solo chi le vive conosce.
Alla domanda: “allora com’è questo Nicaragua?” …“mi piace!”
Una giovane in servizio civile in Nicaragua
 
 
Segni di speranza
 
Solo incontrando, conoscendo, condividendo siamo in grado di conoscere quanta speranza si nasconde dentro donne che “ogni mattino iniziano ad affrontare la giornata con coraggio, nonostante le mille difficoltà che solo chi le vive conosce”.
Deve diventare lo stile della nostra famiglia aprire la porta, bussare a quella dei vicini, uscire dal chiuso del proprio appartamento e mettersi in gioco. E magari proporre ai figli esperienze forti, come quella di questa giovane, e, al ritorno, ascoltare ed imparare insieme.
 
Riconosco in Te, Signore, ed in ogni donna e uomo fatti a Tua immagine, il Figlio prediletto del Padre. Grazie del tuo Avvento sulla terra.