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ti trovi in:  Convegno di studi - Roma, 25/27 novembre 2011 - News e interventi - Identità e differenza: teologia del corpo e teologia dell%u2019amore, linee di complementarietà da Giovanni Paolo II a Benedetto XVI 
Identità e differenza: teologia del corpo e teologia dell'amore,
linee di complementarietà da Giovanni Paolo II a Benedetto XVI   versione testuale
Intervento di mons. Livio Melina







Nel libro intervista con Peter Seewald, Benedetto XVI, di fronte alle insistenti domande casuistiche di etica sessuale che gli venivano poste, ha richiamato le grandi questioni di fondo parlando di una “banalizzazione della sessualità”, che ricondotta al puro criterio utilitaristico del piacere perde il suo orizzonte grande.  Occorre qui accennare a quel vasto e complesso fenomeno culturale che va sotto il nome di “rivoluzione sessuale” e che ha portato all’odierno clima di erotismo diffuso. La rivoluzione sessuale è stato il tentativo programmatico di separare l’esercizio della sessualità dall’istituzione del matrimonio e dalla prospettiva della paternità e della maternità. La diffusione massiccia della contraccezione ha reso possibile la rivendicazione di una sessualità libera da legami istituzionali o anche solo stabili. Quando è staccato dai legami naturali e tradizionali, all’interno dei quali trova il suo contesto di significato, l’esercizio del sesso assume come unico punto di riferimento e criterio di verifica la “libido”, l’appagamento del desiderio del singolo.