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Studenti immigrati e insegnamento della religione a scuola   versione testuale
Un dialogo da allargare - Il messaggio della Presidenza della CEI

(15 novembre 2011) - La scuola dell’obbligo in Italia vede ormai – secondo i dati del recente Dossier immigrazione 2011 della Caritas e della Migrantes - oltre 700.000 alunni figli di genitori stranieri di almeno 180 nazionalità diverse. Quasi il 40% degli alunni stranieri sono nati in Italia, ma non sono cittadini italiani. Il messaggio della Presidenza della CEI in vista della scelta di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica, che genitori e studenti sono chiamati a fare nelle prossime settimane per l’anno scolastico 2012-2013, interpella anche i genitori e gli studenti immigrati nel nostro Paese. Infatti i Vescovi ricordano, tra l’altro, come lo strumento della religione cattolica aiuti tutti gli alunni “a fare della scuola “un luogo di formazione alla pacifica convivenza tra i popoli e di confronto rispettoso”. Al tempo stesso, i Vescovi richiamano che anche gli studenti che sono arrivati in Italia “in seguito a scelte di vita o a esodi forzati” possono trovare nell’insegnamento della religione uno strumento per leggere e interpretare la cultura letteraria e artistica e storica italiana. Infine, i Vescovi invitano direttamente gli studenti e i genitori “a guardare con fiducia, qualunque sia il vostro credo e la vostra estrazione culturale” all’insegnamento della religione, considerandolo una sorta di laboratorio interculturale, di dialogo ecumenico e interreligioso. Nell’ultimo anno scolastico oltre il 50% degli alunni figli di immigrati in Italia hanno scelto di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica, dimostrando di comprendere le ragioni che i Vescovi richiamano nel messaggio per il prossimo anno scolastico. I cattolici immigrati nel nostro Paese raggiungono il numero di 850.000, corrispondente al 23% degli immigrati, provenienti soprattutto dalle Filippine (109.000), Polonia (105.000), Ecuador (84.000), Perù (80.000), Albania (77.000), Romania (71.000), Macedonia (49.000), Albania (42.000), Brasile (34.000), Francia (25.000) e circa 20.000 per Rep. Dominicana, Croazia e Colombia, Ucraina. Il dato dimostra che quasi il 30% degli alunni stranieri di altre confessioni cristiane e religioni che frequentano le scuole italiane hanno fatto la scelta di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica, comprendendone la valenza culturale e universale, quale “risorsa di orientamento per tutti” e come risposta al “radicale bisogno di apertura a dimensioni che vanno oltre i limiti dell’esperienza puramente materiale”, come ricordano i Vescovi italiani. L’auspicio è che si allarghi attorno all’insegnamento della religione cattolica nella scuola la vasta adesione attuale, arricchita del valore aggiunto di studenti immigrati che portano con sé una storia, spesso drammatica, che costituisce una risorsa anche religiosa nel processo educativo e scolastico.
 
Mons. Gian Carlo Perego
Direttore generale
Fondazione MIgrantes