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Lavoro, partecipazione, democrazia   versione testuale
Londra, 7-9 ottobre 2011, Seminario di studio

(6 ottobre 2011) - Iniziativa organizzata a Londra dalle  Acli e finanziata dall'Unione Europea, su  "Lavoro, partecipazione, democrazia"; soggetti, diritti, economia civile.
È da qualche anno che il lavoro – in Europa, nel cuore dell’Occidente – è tornato al centro di un dibattito sempre più preoccupato e allarmato. La discussione europea sul “lavoro dignitoso” ha guardato, fino ad un decennio fa, fuori dei propri confini, verso oriente e verso i tanti sud del mondo.
Oggi, fenomeni che non è più sperabile considerare recessivi o contingenti, hanno riportato quella discussione nel cuore del vecchio continente, non solo per l’allargamento ad Est dell’Unione e non solo confinandola in alcuni (pochi) Paesi. La questione centrale è che il lavoro sempre meno garantisce accesso alla cittadinanza e sempre meno costituisce strumento di emancipazione, apprendimento, libertà e democrazia.
La stretta solidarietà tra lavoro e partecipazione sociale – soprattutto se letta con gli occhi dei giovanie delle donne – sembra essersi spezzata, minacciando gravemente quella stabilità e quel
benessere sociali alla base di ogni programma di sviluppo. I giovani e le donne sembrano essere sempre più lontani da quell’obiettivo della “buona occupazione” che la società della conoscenza – secondo la strategia di Lisbona – avrebbe dovuto garantire loro. E d’altra parte, la rappresentanza del lavoro, così come l’abbiamo conosciuta in Europa nel ‘900, sembra non essere più in grado di dare risposte adeguate.