(6 luglio 2011) - Concluso ieri il Forum “Home to Home”. Fino al 29 luglio esposta la mostra fotografica “Infinite rotte… quando il viaggio diventa emigrazione”. “La conoscenza dell’immigrato alla base dell’integrazione: il 52% degli italiani che entra in contatto con immigrati dichiara che l’immigrazione è un’opportunità. Molti dei pregiudizi che si attribuiscono al fenomeno non appartengono all’idea che gli italiani hanno dello stesso. Convivere è possibile. Rimane un problema da risolvere al più presto per un italiano su due”.È quanto emerge nell’indagine commissionata dall’Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro alla società di ricerche di mercato Format per conoscere la percezione dominante della popolazione sulla presenza degli immigrati in Italia e presentata nella giornata conclusiva del Forum “Home to Home” dedicato alla gestione integrata del fenomeno migratorio. Secondo la ricerca, le occasioni e i rapporti di relazione diretta tra italiani ed immigrati, contribuiscono in maniera determinante alla formazione dell’idea che gli italiani hanno degli immigrati. “L’idea che l’immigrazione sia una opportunità per il nostro Paese – si legge nel report – prevale (il 52,4%) presso coloro che hanno avuto un qualche genere di relazione con gli immigrati, relazioni sul lavoro, incontri quotidiani e nel vissuto di ogni giorno, rapporti che si instaurano tra genitori italiani e genitori immigrati quando i figli di entrambi frequentano la stessa scuola, e le mille altre occasioni di incontro offerte dal nostro tessuto sociale di una società ormai avviata ad essere ‘società multietnica’. Al contrario chi non è mai entrato in contatto con immigrati dichiara, nel 66% dei casi, che l’immigrazione è un problema”. Nell’ambito della manifestazione è stato presentato il modello di accoglienza ed integrazione di Riace rivolto a richiedenti asilo e protezione internazionale. Fino al 29 luglio, inoltre, sarà possibile visitare la mostra fotografica Infinite rotte… quando il viaggio diventa emigrazione al Complesso Monumentale del San Giovanni di Catanzaro. (Fonte www.immigrazioneoggi.it)
