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Passato e presente della lingua italiana nella chiesa   versione testuale
Roma, 16 marzo 2011

(14 marzo 2011) - In un momento storico in cui i rapporti tra Italia e Vaticano sono «davvero eccellenti» - così li ha definiti il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano - l’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, in collaborazione con la Società Dante Alighieri e l’Accademia della Crusca, ha promosso per le edizioni Allemandi la pubblicazione del volume L’italiano nella Chiesa fra passato e presente, un’opera che costituisce una svolta nell’approfondimento delle “strategie” linguistiche e di comunicazione della Chiesa nel corso dei secoli e che sarà presentata mercoledì 16 marzo prossimo alle ore 17.30 presso la sede della Società Dante Alighieri (piazza Firenze 27, Roma) nell’ambito del progetto “2011: un anno da non dimenticare”, promosso dalla “Dante” (programma completo sul sito www.ladante.it). Insieme al curatore Massimo Arcangeli interverranno: Rita Librandi, professore ordinario di Storia della lingua italiana e di Linguistica italiana presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”; Giovanna Chirri, giornalista ANSA; Saverio Simonelli, Responsabile dei programmi culturali di TV2000. Fortemente voluto dall’ex Ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede, Antonio Zanardi Landi, con la supervisione del linguista e critico letterario Massimo Arcangeli, Responsabile scientifico del PLIDA (Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri), il libro parte dall’analisi della lingua ecclesiastica nella predicazione in età medievale, nei catechismi fra ’500 e ’700 e nelle congregazioni religiose nel XIX secolo, per toccare temi di grande peso politico e sociale, come la diffusione dell’italiano nel mondo attraverso la religione e la Chiesa cattolica, gli indirizzi di politica linguistica della Santa Sede e i profili linguistico-comunicativi degli ultimi due Pontefici, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.
Informazioni: Pierpaolo Conti, 3346755306, p.conti@ladante.it