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Rom: standard obbligatori per integrare la più grande minoranza europea   versione testuale
Approvata oggi con 576 voti a favore,32 contrari e 60 astensioni, un risoluzione del Parlamento Europeo

(9 marzo 2011) - Bruxelles - L'Unione europea dovrebbe introdurre degli standard minimi obbligatori a livello europeo per promuovere l'integrazione sociale, economica e culturale dei 10-12 milioni di rom che vivono nel Continente, secondo quanto propongono i deputati europei in una risoluzione approvata questa mattina. Il testo rappresenta il contributo del Parlamento alla Strategia europea per l'inclusione dei rom che sarà presto presentato dalla Commissione.
I rom soffrono una discriminazione sistematica e combattono contro “un livello intollerabile di esclusione” e violazioni dei diritti umani, afferma la risoluzione approvata con 576 voti a favore,32 contrari e 60 astensioni.
La relatrice per il Parlamento Lívia Járóka (PPE, HU), nel corso del dibattito che ha preceduto la votazione, ha detto: "Con l'adozione della presente relazione, abbiamo fatto un grande passo verso un impegno a livello UE per alleviare la povertà e l'esclusione sociale della più grande minoranza etnica del nostro continente. Questa strategia UE deve porre l'accento principale sul rispetto e la promozione dei diritti fondamentali al lavoro, all'alloggio, alla salute e all'istruzione".
I deputati chiedono che la Commissione presenti una tabella di marcia che includa una serie di standard comunitari obbligatori e la possibilità di'imporre penalità ai governi nazionali che non li rispettano.
Sull'occupazione, la strategia UE dovrà assicurare “un accesso effettivo al mercato del lavoro, insieme a misure per combattere il lavoro sommerso e favorire l'assunzione di rom nell'amministrazione pubblica”, si legge in una nota: per l'educazione, i deputati chiedono ai governi nazionali di impiegare un numero maggiore di mediatori e insegnanti rom nelle scuole per garantire l'educazione nella loro lingua.
Il Parlamento denuncia inoltre le "discutibili operazioni di rimpatrio" di cittadini rom verificatesi in vari Stati membri che hanno creato un "clima di paura e inquietudine" fra la popolazione rom e hanno anche avuto l'effetto di aver portato "preoccupanti livelli di razzismo e discriminazione".
La Strategia europea dovrà pertanto combattere ogni forma di violazione dei diritti fondamentali, inclusi "la discriminazione, la segregazione, i discorsi d'incitazione all'odio, il profiling etnico, il rilevamento illegale delle impronte digitali, nonché lo sfratto e l'espulsione illegali".
Il Parlamento europeo chiede la creazione di enti europei di sostegno, sotto la supervisione dell'esistente Task Force per i Rom, per assicurare un uso più mirato dei fondi europei a disposizione dei governi nazionali e locali, per controllarne l'uso e indicare eventuali sprechi. Gli Stati membri sono, infatti, invitati a utilizzare programmi come PROGRESS, Cultura, Salute, e di apprendimento permanente in favore dei cittadini rom. Infine, i deputati chiedono alla Commissione di prevedere finanziamenti ad hoc, nel quadro della politica di coesione, per sostenere la Strategia dell'UE relativa ai rom.
La Commissione dovrebbe presentare la sua proposta il 5 aprile. Il testo dovrebbe poi passare al Consiglio europeo del 24 giugno. L'inclusione dei rom è una delle priorità della Presidenza dell'Ungheria.