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Svizzera: il "Rapporto Italiani nel Mondo" a Zurigo e Berna   versione testuale
Lo scorso fine settimana in Svizzera è stato presentato il Rapporto “Italiani nel Mondo” della Fondazione Migrantes

(1 marzo 2011) - L’opera, arrivata alla 5° edizione, getta lo sguardo sul grande fenomeno dell’emigrazione che ha coinvolto il nostro Paese, fornendo dati statistici dettagliati riguardo ai nostri connazionali emigrati in tutto il mondo.
Sabato 27 febbraio a Zurigo - su iniziativa del settimanale delle Missioni cattoliche Italiane “Corriere degli Italiani - erano presenti mons. Giancarlo Perego, Direttore Generale della fondazione; Delfina Licata, capo redattore del “Rapporto Italiani nel Mondo” e Franco Narducci, Vicepresidente della commissione Affari Esteri della Camera dei Deputati. A moderare l’incontro Giangi Cretti, direttore de “La Rivista”.
Hanno presenziato il Console Generale del Consolato d’Italia, Mario Fridegotto, il Presidente del COMITES, Paolo Da Costa, il coordinatore nazionale delle MCI in Svizzera, mons. Leando Tagliaferro e il presidente dell’Associazione “Amici del Corriere degli Italiani” mons. Antonio Spadacini.
La redattrice del Rapporto, Delfina Licata ha spiegato quali sono gli obiettivi di questo lavoro e come è stato realizzato: “L’idea di questo manuale è venuta fuori da una presa di coscienza: io lavoro presso un centro studi e ricerche e mi occupo di ‘mobilità italiana’, ha detto: “Ho notato tantissima ignoranza sul fenomeno dell’emigrazione e insieme alla Fondazione Migrantes abbiamo sentito la necessità di dar vita a questo ‘Rapporto Italiani nel Mondo’, un manuale che descrivesse, in modo chiaro e dettagliato, la situazione attuale dell’emigrazione italiana. Questo volume dà la possibilità a tutti di scrivere o di proporre temi sull’emigrazione. Dal 2006 collaboro con 54 autori, italiani e residenti all’estero, proprio per avere un doppio punto di vista su questo fenomeno”.
“Grazie alle collaborazioni con l’ISTAT e con le università all’estero abbiamo potuto stabilire - ha aggiunto - tre livelli di emigrazione: c’è l’emigrazione classica; l’emigrazione interna, in altre parole il movimento degli italiani dal meridione verso il nord; e infine, la più moderna, l’emigrazione per viaggi per lavoro, la quale comprende oltre tre milioni di persone all’anno”.
“Altro fattore interessante da sottolineare - ha continuato Licata - è la fascia d’età degli emigranti: gli stereotipi individuano, nell’italiano emigrante, una persona anziana: i nostri studi dimostrano che la maggior parte degli italiani rientra nella fascia d’età tra i 30/40 anni e, analizzando gli ultimi sei anni, le fasce d’età minore, tra i 20/30 anni, vanno via via incrementandosi”.
Mons. Perego, a conclusione dell’incontro, ha ribadito l’importanza dell’apertura e della collaborazione con altri popoli e del grande lavoro sociale della ‘Fondazione Migrantes’: “La Migrantes, al giorno d’oggi, ha 5 uffici i quali assistono ed appoggiano gli emigrati italiani all’estero; gli immigrati in Italia e i profughi; i circensi e i fieranti, costretti a cambiare città continuamente per lavoro; i rom che vivono nei campi e gli aeroportuali e i marittimi, che sono sempre in viaggio, lontani dalle loro case, e che hanno bisogno di una figura d’aiuto”.
Domenica 28 febbraio la presentazione a Berna su iniziativa dall’Unitre (Università delle tre età).