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People on the move   versione testuale
Compie 40 e nuova veste grafica per la rivista del Pontificio Consiglio Migranti e Itineranti

(15 febbraio 2011) - Città del Vaticano - Ha visto la luce, nel 1971, all’indomani dell’emanazione del Motu Proprio “Apostolicae Caritatis”, che costituiva la Pontificia Commissione “de Pastorali Migratorum atque Itinerantium Cura” ed oggi compie 40 anni la rivista “People on the Move” del Pontificio Consiglio per i Migranti e gli Itineranti.
“Bisogna riconoscere – scrivono nell’introduzione mons.Antonio Maria Vegliò e p. Gabriele Bentoglio, rispettivamente Presidente e Segretario del Dicastero Vaticano - che il fenomeno della mobilità umana ha sempre accompagnato la storia dell’umanità. Negli ultimi decenni, però, esso ha assunto dimensioni quasi universali e significati sempre più complessi, diventando una delle sfide più preoccupanti nel mondo contemporaneo.
Ogni continente e tutti i Governi sono chiamati a confrontarsi con esso e con i nuovi aspetti che nel nostro tempo lo accompagnano. Motivazioni e cause sono stati oggetto di innumerevoli studi e convegni, che riescono spesso a constatare e documentare soprattutto la drammaticità dei modi in cui avvengono molti spostamenti individuali e collettivi, senza però poterne diminuire il costo umano e sociale”.
In tale contesto – si legge - il Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti è impegnato a collaborare con le Conferenze Episcopali, i Vescovi promotori, i direttori nazionali, i cappellani, gli operatori pastorali e molteplici Organismi regionali e continentali al fine di promuovere la pastorale specifica della Chiesa nel mondo della mobilità umana, cioè con attenzione particolare a migranti, rifugiati, profughi e soggetti al traffico di esseri umani, studenti internazionali, marittimi e pescatori, aeronaviganti e aeroportuali, nomadi, circensi e fieranti, utenti della strada e persone che vivono sulla strada (donne, bambini e persone senza fissa dimora), turisti e pellegrini. Si tratta “di attività molteplici e complesse, soprattutto a sostegno e incoraggiamento delle Chiese locali, stimolandole a curare la formazione specifica di sacerdoti e laici, l’organizzazione di una Commissione per la pastorale della mobilità umana, dove ciò è possibile, e l’attenzione a inserire la specifica pastorale della mobilità umana nella pastorale ordinaria delle parrocchie e delle diocesi”.
La rivista oggi si presenta rinnovata nelle sue caratteristiche tipografiche, anche per “suscitare maggior attrattiva e facilitare la lettura” e con un Comitato scientifico per “promuoverne la serietà d’impegno nell’affrontare le delicate e complesse tematiche della mobilità umana”.
La prima parte del nuovo numero contiene, tra l’altro, il messaggio di Benedetto XVI per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, che si è celebrata il 16 gennaio, con relative presentazioni. La seconda parte, invece, accoglie due studi rispettivamente di Laura Zanfrini e Giovanni Giulio Valtolina, che mettono in luce come le migrazioni internazionali interroghino le politiche degli Stati, il primo, con titolo “Quale cittadinanza per una società globale?”, mentre il secondo si sofferma su atteggiamenti e orientamenti dei cittadini europei verso gli stranieri immigrati, sotto il titolo “La paura è la madre di ogni razzismo”. Mons. Giancarlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes, riflette poi su “Includere le nuove presenze. Per una nuova storia di città”. La terza sezione, poi, raccoglie interventi e contributi che, in parte, documentano la recente attività del Dicastero vaticano mentre uno spazio è dedicato a informazioni e recensioni.