Sussidio Avvento 2013 - Per la catechesi - 22 dicembre - IV Domenica 
22 dicembre - IV Domenica di Avvento   versione testuale
 
CUSTODIRE
 
Una sintesi catechistica per i formatori, i catechisti e i presbiteri
 
La IV domenica di Avvento ci presenta la figura di Giuseppe, colui che, fidandosi della Parola di Dio, supera il travaglio della sua coscienza, si apre all’accoglienza del Mistero, e del Mistero diviene il custode. Giuseppe prese con sè la sua sposa (v. 24): si tratta di una scelta forte; egli accoglie Maria nella sua casa, ricevendola come propria moglie, e con lei accoglie il bambino che ella ancora porta in grembo, riconoscendolo come suo figlio, attraverso il gesto dell’imposizione del nome. Giuseppe è, ad un tempo, custode della Somma Bellezza e di colei che, per prima, ne riflette i raggi illuminanti. Custodire è accogliere, ed accogliere è lasciarsi provocare nella libertà, per compiere una scelta coraggiosa: dare la vita per colui che si custodisce.
 
Una catechesi rivolta ai genitori: “In Giuseppe custodire è prendere con sé”
 
Prese con sé la sua sposa (Mt 1,24c). Custodirsi reciprocamente, prendersi l’uno con l’altro, è la forma della reciproca accoglienza coniugale. Dall’espressione di Matteo decliniamo un’attenzione particolare per la IV tappa dell’itinerario di Avvento: custodire è prendere con sé, è fare spazio nella propria vita all’altro in modo totale e radicale, perché lo stare insieme diventi reciproco compimento. La condivisione potrebbe, in sintesi, caratterizzare il tempo di Avvento, creando un clima familiare caldo e accogliente, custodia dei propri figli. (Per approfondimenti, cfr. CdA, c. 27 - Sessualità, matrimonio e verginità). 
 
Una catechesi rivolta ai giovani: “In Giuseppe custodire è non avere paura”
 
Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa (Mt 1,20b). Il “non temere” pronunciato dall’Angelo risuona come presagio della forza che caratterizzerà la custodia di Giuseppe. È chiaro che egli avrà sicuramente avuto paura. Paura di non riuscire a sostenere fino in fondo quella situazione; paura del dubbio su Maria sua sposa; paura degli altri; paura per suo figlio. Ma l’invito dell’Angelo si pone come una parola profetica, una parola che sostiene il “si” di Giuseppe e che lo convince a prendere con sé la totalità del mistero che, se pur oscuro, è il compimento della sua esistenza. Per quel poco che sappiamo della vita di Giuseppe, possiamo dire che ha vissuto la sua paternità nel coraggio, senza mai arrendersi, anche quando il pericolo lo ha spinto a decidere di lasciare la sua terra per difendere e custodire la sua famiglia. Tempo di Avvento, tempo in cui affrontare le paure, perché la tristezza e la rassegnazione non accarezzino i nostri cuori. Tempo di speranza e di decisioni forti, consapevoli che il “non temere” dell’angelo è rivolto anche a noi: andate e riferite ciò che vedete e udite. (Per approfondimenti, cfr. il CdG/2, c.10 -Vivere la speranza).
 
 
Una catechesi rivolta ai fanciulli: “In Giuseppe custodire è conoscere il nome”
 
Tu lo chiamerai Gesù (Mt 1,21a). Giuseppe dà il nome a Gesù, ciò indica che lui ne è il custode, che lui lo accoglie nella sua vita e lo riconosce come figlio. Per custodire, per accogliere qualcuno nella nostra vita è necessario conoscerne il nome, che vuol dire conoscerlo veramente, in termini più diretti, importarsene. Non si custodisce accettando semplicemente che l’altro ci sia; è importante incontrarlo, ricordarsi il suo nome e renderlo partecipe della nostra vita.
Un piccolo impegno suggerito per questo ultimo periodo del tempo di Avvento è quello di conoscere il nome di quelle persone che incontriamo tutti giorni, in particolare in classe o in parrocchia o nello sport, ma che per diversi motivi teniamo lontano da noi, dai nostri giochi e dalle nostre amicizie. Si potrebbe fare attenzione a quegli amici che tendono a rimanere più soli e, quindi, sono più esclusi, chiedendo loro il nome e rendendoli partecipi delle nostre iniziative. (Per approfondimenti, cfr. Venite con me, c. 5, - Maestro che devo fare? - in particolare pp. 82-85).    
 
 
Attività
 
Materiale: l’immagine proposta per la scheda, fogli e penne.
Come: viene distribuita l’immagine stampata a colori e viene chiesto di rispondere a questa domanda: Custodire per te è….
Queste risposte, come le altre delle successive domeniche, abbelliranno un grande albero di Natale posto nella sala in cui si svolge l’incontro.