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Inserto
Sussidio liturgico per la S. Messa del 21. XI. 2004

Fondazione Migrantes - Servizio Migranti 5/04


Inserto"Sussidio liturgico per la S. Messa del 21. XI. 2004"
GIORNATA NAZIONALE DELLE MIGRAZIONI“IL MONDO COME UNA CASA:DALLA DIFFIDENZA ALL’ACCOGLIENZA”21 novembre 2004 - Solennità di Cristo Re

“In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso” (Lc 23,43). Questa è la risposta che Gesù offre al buon ladrone che ha il coraggio di riconoscere, nonostante le apparenze, la regalità di Cristo: “Gesù, - gli dice, chiamandolo per nome con familiarità e tenerezza - ricordati di me quando entrerai nel tuo regno”. La risposta è chiara “tu che sei rifiuto dell’umanità, rifiutato e condannato con me, sarai con me nel paradiso”; colui che è rifiutato dagli uomini è accolto con Cristo nel suo “giardino” e con questa parola non poteva indicare meglio la realtà bella e rigogliosa del Regno di Dio che è giunto a compimento.Gesù a Nazaret aveva dichiarato nella sinagoga: “Oggi” è giunto il tempo della salvezza (Lc 4,21). Quando incontra Zaccheo, dice: “Oggi, la salvezza è entrata in questa casa” (Lc 19,9). Sulla croce, dice: “Oggi, sarai con me nel paradiso”. “Oggi”, è il tempo del compimento, quest’oggi e questo tempo, la storia che stiamo vivendo, questa nostra storia è il luogo del compimento del Regno. Nella quotidianità del nostro oggi, nell’azione e nell’impegno verso gli altri uomini si realizza e si rende evidente il Regno di Dio che secondo la parola del nostro Signore, non viene in modo da attirare l´attenzione e nessuno dirà: Eccolo qui o eccolo là; il regno di Dio è già in mezzo a noi (cfr. Lc 16, 21) nella nostra vita quotidiana, nella qualità del nostro agire, nel servizio agli altri che riusciremo a realizzare (cfr. Gv 13,5ss). Il mondo, che è la nostra casa, è il Regno di Dio nascosto ed evidente, è la dimora di tutta l’umanità rappacificata in Cristo, è qui che i cristiani impegnano la loro testimonianza e la loro fede.Gesù assicurando il buon ladrone sottolinea “con me” perché lui, per primo, si è messo dalla parte del malfattore e del rifiutato… Gesù manifesta così la sua accoglienza che è iniziata tanto tempo prima quando si è fatto carico del peccato dell’umanità (cfr. Mt 3,13ss). Non possiamo immaginare nessuna accoglienza cristiana che non parta da questo presupposto, quella della condivisione e del farsi carico l’uno dell’altro. Le comunità cristiane sono chiamate a rendere accogliente questo mondo e questa storia perché ogni uomo non si senta emarginato o rifiutato come il Cristo ed i malfattori sulla croce, ma servito ed accolto in questo mondo che è casa di ogni uomo.
In allegato l´Inserto completo