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Lutto nell'Episcopato e nella Migrantes
Fondazione Migrantes - Servizio Migranti 4/04
LUTTO NELL’EPISCOPATO E NELLA MIGRANTES Il 3 giugno 2004 il Signore ha chiamato a sé Mons. Alfredo Maria Garsia. Lutto profondo nella città nissena che l’ha avuto come Pastore per trent’anni, lutto per tutto il mondo migrante al quale con grande passione apostolica e squisita sensibilità umana egli ha dedicato tanta parte della sua vita, nonché per Augusta che nel 1928 gli ha dato i natali e l’ha nuovamente accolto lo scorso anno, quando il vescovo si è ritirato dal governo della sua diocesi. La Migrantes avrà altre occasioni di ricordare chi per otto anni è stato suo Presidente e che fin dalla sua prima costituzione nel 1987 le è sempre stato tanto vicino. Non poteva la Migrantes non essere rappresentata anche al funerale, al termine del quale è stato letto il “commiato” steso da Mons. Lino Belotti, il nuovo Presidente della CEMI-Migrantes, succeduto da poco più di un anno a Mons. Garsia. Il funerale è stato veramente espressione eloquente di quanto il Vescovo defunto fosse stimato e amato anche al di fuori dei confini della sua diocesi. Una trentina di Vescovi hanno partecipato al rito, presieduto dal Card. Salvatore De Giorgi, Arcivescovo di Palermo, mentre al termine della celebrazione ha pronunciato l’elogio funebre Mons. Cataldo Naro, Arcivescovo di Monreale, primo sacerdote consacrato trent’anni fa dalle mani di Mons. Garsia, al quale era rimasto particolarmente legato da affetto filiale e da profonda ammirazione.Il resto della celebrazione forse è stato ripetitivo di quanto avviene in simili circostanze, non è stata certamente ripetitiva la veglia di preghiera della sera precedente, con la proclamazione di una lunga serie di salmi intercalati da pensieri scelti dalle commemorazioni funebri pronunciate dal vescovo di Caltanissetta in occasione della morte di qualche suo sacerdote.Nell’introduzione al volume “Un Vescovo in cammino con i migranti” (Quaderno Migrantes nr. 28), pubblicato nel 1999 in occasione del 25° di Episcopato di Mons. Garsia, il Direttore Generale della Migrantes, Mons. Luigi Petris, scriveva: “La presente pubblicazione non è il monumento a una persona, ma la memoria di una Chiesa”. La Migrantes si ripromette di aggiungere qualche altro capitolo a questa memoria.
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