Questo intervento trae spunto da un’esortazione netta ed esplicita del Papa che, nel messaggio su “I media in famiglia”, sottolinea la necessità che “una riflessione coscienziosa sulla dimensione etica delle comunicazioni sociali deve sfociare in iniziative pratiche, volte ad eliminare i rischi per il benessere della famiglia, che i mezzi di comunicazione sociale presentano, e ad assicurare che questi potenti strumenti di comunicazione rimangano fonti autentiche di arricchimento”. L’esortazione a passare dalla riflessione all’iniziativa è rivolta a tutti; alle persone, alle famiglie, alle istituzioni, alle associazioni, a tutta la comunità. Per noi dell’Aiart questo paterno richiamo ha un significato particolare ed è moralmente cogente. L’Aiart, infatti, da oltre 50 anni, è impegnata a promuovere una diffusa azione di formazione e di orientamento all’uso responsabile dei media, tutelando gli interessi morali e culturali dei telespettatori e rappresentandoli nei confronti delle istituzioni e degli organismi operanti nel campo radio-televisivo e dello spettacolo. Non mi soffermerò, pertanto, sugli aspetti di fondo della riflessione generale sui rischi, sui pericoli e sui danni che i mass media, e in particolare la tv, arrecano alla famiglia e soprattutto ai minori; aspetti che, peraltro – con competenza, saggezza ed autorevolezza molti intervenuti in questo Convegno hanno già rilevato e analizzato. Dedicherò queste modeste, sintetiche riflessioni alle “iniziative pratiche” senza alcuna pretesa di indicare ad altri le vie da seguire e gli impegni da assumere, ma soltanto, semplicemente, “aprire” l’agenda dell’Aiart e richiamare l’attenzione su alcune iniziative che intendiamo sviluppare.