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Olanda, terra di missione
Lettera aperta ai vescovi delle diocesi italiane

Fondazione Migrantes - Servizio Migranti 4/03


OLANDA, TERRA DI MISSIONE
LETTERA APERTA AI VESCOVI DELLE DIOCESI ITALIANE
del Consiglio Pastorale
Non sappiamo a quanti Vescovi in Italia è stata inviata questa lettera. Noi l’abbiamo ricevuta per conoscenza dal “Consiglio Pastorale della Missione Cattolica Italiana in Olanda”. La pubblichiamo per due motivi. Innanzitutto perché non è lagnosa, ma nobile, dettata dall’esigenza spirituale di fortificare la propria fede in una terra ricca ma secolarizzata. Inoltre essa denuncia un fatto a nostro giudizio grave, l’oblio di troppe Chiese locali nei confronti dei milioni di loro emigrati. Oggi come ieri c’è bisogno di “missionari d’emigrazione”, uomini ponte tra due culture e Chiese. è importante ed urgente che anche l’impegno pastorale tra gli italiani all’estero sia sentito dalle Chiese in Italia come una delle più alte forme di impegno missionario.
Reverendissimi Pastori,ci rivolgiamo a voi a nome della piccola, ma attiva, comunità cattolica italiana in Olanda. Abbiamo sentito il bisogno di scrivervi e parlarvi della nostra realtà di “cattolici”, in “terra di missione” nella civilissima Europa, con la segreta speranza che questo possa aiutarci a superare le difficoltà in cui da qualche anno ci dibattiamo.La nostra comunità raccoglie credenti di un’area molto vasta dell’Olanda anche se certamente non abbraccia tutti i cattolici italiani che vivono nel paese. Parliamo dell’area che va da Amsterdam fino a Rotterdam. Questa zona del paese è caratterizzata da una forte presenza di italiani di nuova immigrazione assieme ad un gruppo di connazionali di vecchia data.Così come accade per altri gruppi di immigrati, anche la comunità italiana d’Olanda ha sentito il bisogno di mantenere una propria identità e di alimentare la propria fede garantendo, nel corso degli anni, la regolare celebrazione delle Sante Messe nella lingua madre ed un minimo di preparazione religiosa per i giovani ed i ragazzi che della comunità fanno parte. A voi saranno certamente note le difficoltà che incontrano nel vivere la propria fede i cattolici che vivono in una realtà, come quella olandese, fortemente secolarizzata.Queste difficoltà noi abbiamo modo di sperimentarle giorno per giorno, tuttavia esse non ci scoraggiano e, al contrario, ci stimolano a lottare sempre con più forza per mantenere vivo questo segno di speranza che il nostro “essere Chiesa” qui in Olanda rappresenta per molti.Ciò che può apparire scontato in Italia, da noi è frutto di conquista quotidiana, spesso faticosa. Trovare sacerdoti che possano celebrare la Messa tutte le domeniche non è facile, ne lo è disporre di luoghi di culto per le celebrazioni o per la catechesi. Da alcuni anni, radunati attorno alla Missione Cattolica Italiana in Olanda, un gruppo di persone di “buona volontà” ha messo su un “consiglio pastorale” che tenta di prendersi cura dei bisogni della comunità e di far fronte alle necessità economiche di questa.In questo cammino siamo seguiti da un sacerdote ormai avanti negli anni che ha un’area troppo vasta da seguire, per cui non può fornire una adeguata assistenza spirituale a quanti ne hanno bisogno. Il lavoro da fare è tanto sia nelle grosse città dove c’è un grande bisogno di recuperare gli emarginati e gli sbandati, sia nei piccoli centri dove è necessario assicurare almeno un minimo di preparazione ai sacramenti ai nostri ragazzi.L’impegno dei laici per favorire il cammino della comunità è grande, ma non basta. Da qualche anno stiamo faticosamente cercando un altro sacerdote disponibile a prendersi cura di questa comunità, ma senza molto successo anche perché i pochi sacerdoti italiani che vivono in Olanda sono già fortemente impegnati nel servizio pastorale delle comunità locali in cui sono incardinati.Per questi motivi, dopo aver provato tante strade per superare le difficoltà in cui ci troviamo, abbiamo pensato, avendo informato anche mons. Luigi Petris della Migrantes cui non è riuscito trovarci un sacerdote, che un’ultima possibilità fosse quella di “lanciare un appello” alle diocesi italiane ben sapendo le difficoltà con le quali, anche la chiesa in Italia, é confrontata.La nostra speranza è che qualcuno dei sacerdoti della vostra diocesi possa, spinto dalla “passione missionaria”, accogliere l’invito a venire a lavorare in Olanda. Vorremo potervi raccontare più in dettaglio della nostra situazione e, insieme alle difficoltà, dirvi anche della ricchezza che una simile realtà può donare. Cercare Cristo con più fatica rende più grande la felicità dell’incontro con Lui...A voi cari Pastori e allo Spirito Santo affidiamo questa lettera confidando nella speranza che qualcuno possa raccogliere “la chiamata” e rendersi disponibile.Vi ringraziamo sin d’ora per il tempo che ci avete dedicato e speriamo di ricevere al più presto una “buona novella” dall’Italia.Per il Consiglio Pastorale della Missione Cattolica Italiana in Olanda (Emantsstraat 15, Den Haag)il segretario, Franco Emma
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