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Immigrati e profughi


Fondazione Migrantes - Servizio Migranti 3/03


Permanente CEI nella sessione di marzo 2002, mentre la redazione definitiva è stata curata dalla Segretaria della CEI. Riveste quindi un carattere di ufficialità nella Chiesa italiana. Il testo quanto ai contenuti non presenta novità di rilievo essendo stato redatto in base alle direttive già in vigore e alla prassi instauratasi nelle diocesi italiane in questi ultimi anni. Ha comunque il pregio di sintetizzare in forma chiara e abbastanza completa criteri ai quali attenersi per aprire e gestire in diocesi un centro pastorale per immigrati cattolici e per individuare, fra i diversi tipi di centri pastorali, quello che sembra maggiormente corrispondere alle esigenze e alle possibilità delle singole Chiese particolari. Questi tre sussidi possono essere richiesti alla Fondazione Migrantes (tel. 06/66.398.452).Sembra pertanto potersi concludere che l’anno 2002 sia stato contrassegnato, oltre che dall’incremento delle attività e strutture al servizio della pastorale per gli immigrati, anche dal chiarimento e approfondimento di quelle direttive che, per via spesso diretta, si rifanno al Magistero pontificio.Sulla base dei dati forniti dal Ministero dell’Interno la stima della presenza legale degli immigrati in Italia all’inizio del 2003 si aggira sulle 2.395.000 unità, con un margine di approssimazione di circa il 5%. E infatti difficile stabilire il numero esatto dei minori (l’ultimo dato delle anagrafi comunali risale al 31.12.2000) e il numero effettivo dei lavoratori che otterranno la regolarizzazione (su 703.000 richieste, talvolta riguardanti la stessa persona, abbiamo ipotizzato che si tratti di 600.000 persone fisiche).Una cosa è certa: l’incidenza del 4,2% degli stranieri sulla popolazione ci avvicina alla media europea, superiore solo di un punto. Su altri aspetti si richiede prudenza. Sarebbe, infatti, inesatto dire che la popolazione immigrata è aumentata in un anno dell’11% solo in forza dei nuovi ingressi: probabilmente in circa la metà dei casi (152.533 soggiornanti in più rispetto al 2001) si è trattato di registrazioni tardive di persone che erano già presenti. Ulteriori precisazioni saranno possibili solo dopo la messa a disposizione dei dati sui visti e sui nuovi ingressi.