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Attività 2002


Fondazione Migrantes - Servizio Migranti 3/03


ATTIVITÀ 2002L’ambito pastorale di competenza della Migrantes ha delle caratteristiche ben definite che si evincono con chiarezza dal suo Statuto, approvato dal Consiglio Episcopale Permanente della CEI nella sessione del 30.03-02.04.1987.Le tre linee fondamentali di impegno si possono così sintetizzare:a. Priorità è l’evangelizzazione dei migranti: “Favorire la vita religiosa dei migranti… attraverso una costante opera di evangelizzazione e di catechesi…” (art. 4,1-2 dello Statuto). Si tratta quindi di attuare il compito primario della Chiesa nei confronti degli immigrati.b. Un impegno indirizzato ai cinque settori della mobilità (art. 5). E riduttivo l’impegno se limitato solamente agli immigrati. Il Direttore diocesano Migrantes, con i suoi collaboratori, è chiamato a sensibilizzare ed a corresponsabilizzare la sua Chiesa locale nell’opera di evangelizzazione di tutti i cinque settori della mobilità affidati dai Vescovi italiani alla Migrantes e cioè: gli emigrati italiani, gli immigrati e profughi in Italia, i Rom e Sinti, i fieranti e circensi, i marittimi e gli aeroportuali.c. Un impegno di formazione culturale cristiana che aiuti i cristiani a vedere tutti i migranti con gli occhi della Chiesa, cioè con gli occhi di Dio. Concretamente ciò si attua curando un’adeguata informazione dell’opinione pubblica e stimolando “l’elaborazione di leggi di tutela dei migranti per una convivenza più giusta e pacifica” (art. 4,5).Questi obiettivi la Migrantes si sforza di attuarli non agendo da sola, ma in stretta collaborazione con altri uffici pastorali (art. 4,3-4) della CEI. Per questo motivo le varie iniziative di formazione e di informazione nell’ambito socio-pastorale e dell’evangelizzazione vengono realizzate dalla Migrantes privilegiando la collaborazione con la Caritas, con gli uffici della pastorale del lavoro, della cooperazione tra le Chiese, della catechesi, dei giovani, ecc.Fondamentale è il ruolo del Direttore diocesano Migrantes. In questi ultimi anni sembra che nelle nostre comunità di credenti la sensibilità e l’impegno di evangelizzazione nei confronti dei migranti vada crescendo. Resta invece sempre precaria la situazione dei gruppi minori: Rom e Sinti, fieranti e circensi, marittimi e aeroportuali. E indispensabile un rinnovato atto di fede nella dignità e nel valore di queste persone, troppe volte emarginate anche dalle comunità cristiane.Il Papa ha affermato che la mobilità umana “pone urgenti sfide alla comunità cristiana, che fa dell’attenzione verso i migranti ed i rifugiati una delle sue priorità pastorali…” (Messaggio GMM del 1998). Questa affermazione è presa sul serio dalle nostre Chiese locali?A nostro giudizio ogni diocesi dovrebbe dotarsi di tre strumenti perché la Migrantes possa svolgere un’opera seria di evangelizzazione a chi è coinvolto nelle diverse forme della mobilità umana:a. Nominare ufficialmente (come tutti gli altri Direttori diocesani) un Direttore diocesano Migrantes con l’indicazione delle sue priorità di impegno. Assicurargli contemporaneamente un punto di riferimento in Curia ed inserirlo nel team che pianifica la pastorale diocesana.b. Commissione diocesana Migrantes. Difficilmente il Direttore diocesano Migrantes potrà seguire personalmente tutti i cinque settori della mobilità. Egli assumerà la responsabilità di qualcuno di essi, ma la sua funzione prima è quella di coordinare il lavoro di chi accetta di impegnarsi in uno specifico settore (Rom e Sinti, marittimi, ecc.). A tal fine in parecchie diocesi è risultata utile la formazione di una Commissione diocesana Migrantes composta innanzitutto da chi lavora in uno dei cinque ambiti (possono essere sacerdoti, religiosi/e, laici). A questi si possono aggiungere alcuni altri membri, come i direttori/rappresentanti degli uffici pastorali diocesani interessati o esperti.c. Contatto costante con i Coordinatori nazionali etnici ed il Direttore nazionale di competenza. La responsabilità prima della pastorale degli immigrati è del Vescovo e del Parroco. Sarebbe sciocco tuttavia non sfruttare l’esperienza e la visione globale di chi lavora a livello nazionale. Preziosa si è rivelata la collaborazione con i Coordinatori nazionali etnici (9 etnie lo hanno) che su proposta delle Chiese di partenza vengono nominati dal Consiglio Permanente della CEI.La Fondazione Migrantes opera in stretta sintonia con la Commissione Episcopale per le Migrazioni (CEMI). Si può affermare che essa è al suo servizio. Ogni Direttore Nazionale di settore è sempre disponibile a rendersi utile quando richiesto da uno dei Vescovi Incaricati per i vari ambiti della mobilità.In questo spirito la Migrantes ha collaborato attivamente nella preparazione del materiale illustrativo dei “temi principali” che la CEMI ha esaminato nelle quattro riunioni tenute nel 2002 (21.01 - 15.03 - 18.09 - 19.11).La Giornata Nazionale delle Migrazioni (GNM) si celebra nella terza domenica di novembre in tutte le Chiese d’Italia. Ogni anno però si organizzano le “manifestazioni centrali” in una diversa regione. Quest’anno tali manifestazioni sono state ospitate-organizzate nella Basilicata con il motto paolino “Accoglietevi come Cristo ha accolto voi” (Rom 15,7).Tra le varie iniziative attuate ricordiamo le seguenti:- per i marittimi: a Maratea (26 ottobre ‘02) convegno su “I marittimi: un mondo da scoprire e col quale solidarizzare”;- per gli immigrati: a Matera (30 ottobre ‘02) convegno su “Perché l’immigrazione sia una risorsa per la società e per la Chiesa”;- per i fieranti e circensi: a Potenza (9 e 10 novembre ‘02) convegno su “Formare Chiesa con i fieranti e circensi” e S. Messa nel Circo;- per gli emigrati italiani: ad Acerenza (10 novembre ‘02) convegno su “Problemi e chances degli emigrati lucani nel mondo”. S. Messa in Cattedrale;- per i Rom e Sinti: a Melfi (14 dicembre ‘02) tavola rotonda sul “Significato del nomadismo, oggi”.Il 16 novembre è stata organizzata una tavola rotonda a Potenza sulle problematiche dell’emigrazione italiana e lucana e dell’immigrazione.Nella domenica 17 novembre è stata teletrasmessa (RAI 1) dalla Cattedrale di Acerenza la S. Messa presieduta da Mons. Michele Scandiffio, Vescovo Incaricato regionale per le migrazioni.E stato inoltre editato un numero speciale dei Quaderni Migrantes con il titolo “Accoglietevi come Cristo ha accolto voi”. Il testo, diffuso in modo particolare in Basilicata, oltre ad illustrare il significato della Giornata, offre una serie interessante di contributi sui vari aspetti delle migrazioni in Italia e nella Basilicata.Si è tenuto a Roma (25-27 febbraio ‘02) sul tema “La mobilità umana alla luce degli Orientamenti pastorali della CEI nel primo decennio del 2000”, con la partecipazione di Mons. G. Betori, Segretario Generale della CEI.Ha avuto luogo a Roma, nella Domus Pacis (23-25 settembre 2002) sul tema “Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia”. Lo scopo è di sintonizzare l’impegno della Migrantes con le linee pastorali promulgate dalla Conferenza Episcopale Italiana.I relatori sono stati il biblista mons. Bruno Maggioni, il Vicegerente di Roma mons. Cesare Nosiglia ed il Vescovo di Algeri mons. Henri Teissier.Buona la partecipazione, ottimo l’interesse. Ma più di un terzo delle diocesi italiane non ha inviato un suo rappresentante al convegno!La Migrantes Nazionale ha partecipato a molti incontri della Migrantes a livello regionale, ai quali di solito prende parte anche il Vescovo Incaricato regionale per le migrazioni.Il convegno di Castelgandolfo (25-28 febbraio 2003) è stato certamente un grande convegno che ha visto la presenza di oltre seicento convegnisti, in rappresentanza della maggior parte delle diocesi italiane. Più ancora del numero va rimarcata la partecipazione attiva, fortemente interessata e motivata, direi anche appassionata su un tema che si percepisce sempre più come qualificante non di un settore particolare, ma della pastorale delle nostre Chiese presa nel suo insieme. Il Presidente della CEI, il Card. Camillo Ruini, il 24 marzo ha riferito al Consiglio Episcopale Permanente che il convegno si è svolto “con grande e intensa partecipazione”: una valutazione lusinghiera, cui fa riscontro l’altrettanto lusinghiero preannuncio, da parte dell’Ufficio delle Comunicazioni Sociali della CEI, del convegno come “l’evento più importante della Chiesa italiana nel 2003”.Le prospettive di impegno scaturite dal Convegno verranno presentate nel Rapporto dell’anno 2003. Qui preme sottolineare che al convegno di Castelgandolfo si è arrivati dopo un impegnativo percorso attuato in collaborazione con i tre Uffici responsabili del convegno e cioè della Migrantes, della Cooperazione tra le Chiese e della Catechesi.Infatti nei mesi di ottobre/novembre 2002 sono stati tenuti in tutte le regioni ecclesiastiche degli incontri preparatori. Si è trattato di un capillare ed impegnativo cammino di informazione e di formazione. Ogni coordinatore regionale ha avuto modo di attivare i rappresentanti responsabili di questi tre settori, senza escludere altri settori pastorali (Caritas in primo luogo, ma anche Ufficio del lavoro, giovani, ecc.).In fondo è stata offerta l’opportunità a tutte le Chiese locali d’Italia di prendere una maggiore coscienza che l’evangelizzazione non è un optional ma un compito costitutivo per la Chiesa e questo vale anche nei confronti degli immigrati che oggi bussano alle nostre porte. Anzi, in una visione di fede le migrazioni, come nel passato, costituiscono anche oggi una grande occasione di evangelizzazione. Su questo punto ci sono vari passi espliciti negli “Orientamenti pastorali (della CEI) per il primo decennio del 2000”. Significativo è soprattutto il nr. 58 di detto documento ove viene rivolto un forte invito ad essere attenti e sensibili a cogliere il momento più opportuno per l’annuncio diretto ai non cristiani.Del resto il magistero della Chiesa è ricco al riguardo, basterebbe pensare all’enciclica Redemptoris Missio. Qui vogliamo ricordare il monito del Papa rivolto ai partecipanti al IV Congresso Mondiale per la pastorale dei migranti (5-10 ottobre 1998): “La testimonianza della carità va completata, illuminata e giustificata con la presentazione esplicita del messaggio evangelico… la Chiesa ha sempre grande rispetto e stima delle religioni non cristiane… ma né il rispetto né la stima possono costituire un motivo per tacere l’annuncio di Cristo ai non cristiani, i quali hanno il diritto di conoscere la ricchezza del mistero di Cristo”.La Migrantes investe notevoli energie nei media.Stampa per i cinque settori:* nel 2002 pubblicati nr. 6 di “Servizio Migranti”, la rivista di formazione e di collegamento della Fondazione Migrantes;* 52 numeri di “Migranti-press”, l’agenzia-stampa settimanale della Fondazione.Stampa di settore:* 3 numeri di “Circhi e Luna Park In Cammino”, la rivista dell’Ufficio per la pastorale dei fieranti e circensi;* 1 numero di “Stella Maris”, la rivista dell’Ufficio per la pastorale dei marittimi ed aeroportuali.Sono stati editati inoltre 3 “Quaderni Migrantes”:il nr. 38: “Il servizio della Chiesa alle migrazioni, oggi” (nel 50mo dell’ICMC);“ 39: “Accoglietevi come Cristo ha accolto voi” (Riflessioni, testimonianze e storia nella GNM - Basilicata 2002);“ 40: “Messaggi del Papa nella Giornata Nazionale delle Migrazioni” (1986-2002) e Atti del Convegno nazionale dei Direttori diocesani Migrantes (Roma, 23-25 settembre 2002).La Migrantes ha un suo sito inserito in quello della Chiesa Italiana: www.migrantes.it. Il sito, oltre a riportare Migranti-press e Servizio Migranti, offre informazioni sui cinque settori della mobilità umana e sulle varie attività da essi organizzate.Settimanalmente (ogni giovedì) la Migrantes - con l’intervento a turno dei suoi Direttori Nazionali - partecipa alla trasmissione “Controcorrente” di Blu-Sat.