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SINTESI DEL LAVORO GRUPPO DI STUDIO N° 7

Servizio Nazionale per la pastorale giovanile

moto.
o Il mondo missionario, per la PG, può davvero essere un´occasione di incontrare Gesù Cristo (è necessario che ci siano momenti di preghiera, di meditazione…) e di approfondire la fede; al di fuori di questo orizzonte, c´è il rischio che questo tipologia di pastorale giovanile non serva a nulla.
o Il mondo missionario è poi un legame con i giovani non credenti (si tratta di esperienze ponte): spesso molti giovani lontani dalla fede domandano di conoscere il cosiddetto terzo mondo e di partecipare a questi momenti di condivisione; molti non credenti poi sono presenti anche in altri modi, come adozioni a distanza, tanta generosità condivisa per progetti di solidarietà… e questo aiuta i "lontani" a scoprire il volto più bello della Chiesa, attenta ai poveri. Ed aiuta anche a smontare pregiudizi enormi.
o Spesso le motivazioni di partenza sono determinate da un bisogno di essenzialità, di autenticità, di fare esperienze forti, belle (cfr. relazione di Garelli). Da qui, comunque, si generano itinerari che sembrano incidere sulla vita quotidiana. La domanda corretta allora non è tanto sul perché si parte, ma su come si torna.
o Appare davvero molto importante (e in tante diocesi anche già fatto attuale) la collaborazione di uffici nella diocesi (tra PG e Centri o uffici missionari diocesani). Vogliamo sottolineare l´importanza di questo legame, perché permette di creare anche tipologie precise.
o Una categoria interpretativa corretta è quella dello scambio: se è vero che i giovani ricevono molto, è anche vero che i missionari ricevono freschezza, attenzione dalla Chiesa di origine, e si generano legami che continuano nel tempo.
o C´è il rischio che l´esperienza missionaria, se non preparata e se non seguita da momenti formativi, rimanga fine a se stessa (c´è il rischio di bruciare esperienze).