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SINTESI DEL LAVORO GRUPPO DI STUDIO N° 3

Servizio Nazionale per la pastorale giovanile

SERVIZIO NAZIONALE PER LA PASTORALE GIOVANILE
VII° Convegno Nazionale, Isola delle Femmine (PA), 21 - 23 febbraio 2002
"Comunicare il Vangelo ai giovani in un mondo che cambia"

GRUPPO DI STUDIO N° 3

TEMA
"Lavoro che c´è, lavoro che manca: comunicare il Vangelo ai giovani impegnati nel lavoro e ai disoccupati"
COORDINATORE: Padre Graziano Sala, Bari

Per comprendere i termini del problema.
Una delle "fatiche" evidenziate dall´esperienza della pastorale giovanile e messe in risalto dal Convegno di Palermo è l´attenzione ai giovani lavoratori. Questo tema ha collegato immediatamente la condizione di molti giovani (prevalentemente delle regioni del Mezzogiorno) che vivono il dramma della disoccupazione. Sono due momenti di vita che caratterizzano nel bene e nel male le prospettive di vita dei giovani stessi. La realtà italiana presenta sfaccettature ed esperienze differenziate. Questo ci deve portare verso una riflessione che, da una parte, deve essere attenta alla realtà e, d´altra parte, deve aiutarci a trovare quei criteri comuni per un intervento pastorale. I giovani che lavorano, o che stanno cercando lavoro, sono molti e non possono essere considerati una fascia marginale ed irrilevante delle nostre comunità cristiane. Hanno l´unico "difetto" di essere "invisibili". Il problema della disoccupazione, poi, tocca livelli allarmanti che non possono lasciare insensibili le nostre comunità cristiane sia del nord che del sud. In queste situazioni di mancanza di lavoro, è messa in discussione la dignità stessa della vita dei giovani, che vedono la possibilità di realizzazione della loro vita in un futuro "sfuocato" e quasi "proibito". D´altra parte spesso i giovani considerano il lavoro non vita, un tempo da far passare in fretta in attesa del sabato e della domenica. La festa diventa lo spazio e il tempo non solo per coltivare l´amicizia e il riposo, ma anche per mostrarsi per quello che si è. In questi complessi problemi del lavoro e della disoccupazione che cosa può offrire la comunità cristiana?
Punti fermi.
Proviamo ad elencare alcune convinzioni che sono maturate nel corso degli anni e che ormai segnano il cammino:
Ř I giovani lavoratori o in cerca di lavoro sono soggetti che hanno diritto a ricevere una formazione ed una educazione che sia rispondente ai loro bisogni e alle situazioni che sono chiamati ad affrontare. In quanto giovani condividono i problemi e le aspirazioni dei loro coetanei e quindi richiedono una comune preoccupazione formativa.
Ř La Pastorale Giovanile deve uscire dai propri "recinti" sbilanciati prevalentemente verso i giovani studenti ed aprirsi verso gli ambienti di vita (e, tra questi, il lavoro). Spesse volte i giovani che non hanno avuto la possibilità o la voglia di dotarsi di strumenti culturali, rischiano di essere esclusi dai canali abituali della nostra proposta religiosa.
Ř E´ sempre determinante la formazione di animatori/educatori che si dedicano all´attenzione dei giovani lavoratori. Ma è ancor più importante che la presenza dei giovani lavoratori sia significativa all´interno dei gruppi giovanili delle nostre comunità, favorendoli sia nel linguaggio da utilizzare, sia nei tempi.
La proposta formativa dei giovani deve nutrirsi di contenuti inerenti il lavoro e le tematiche connesse.
Alcune sfide educative.
La scelta della professione in un´ottica di realizzazione e di vocazione
Il senso del lavoro
La formazione professionale
L´uso del denaro
La capacità imprenditoriale personale

Per saperne di più…
Una breve indicazione di testi da cui partire nel lavoro:
Giovanni Paolo II, Laborem Exercens, 1981; CEI, Evangelizzare il sociale, 1992; CEI, Sintesi dei lavori del V ambito del Convegno di Palermo, 1995; CEI, Chiesa Italiana e Mezzogiorno: Sviluppo nella solidarietà.1989; CEI, Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia, 200; Ufficio Naz. Problemi Sociali e il Lavoro - S.N.P.G., Notiziario n. 25,ottobre 1998; Ufficio Naz. Problemi Sociali e il Lavoro - S.N.P.G., Caritas, Notiziario n.23, maggio 1999; Ufficio Naz. Problemi Sociali e il Lavoro - S.N.P.G., Caritas, Notiziario n.27, febbraio 2000.

Modalità di lavoro.
Per dare organicità nel lavoro di gruppo si propone questo metodo:
Nella prima parte: focalizziamo meglio: 1. I nodi circa l´attenzione ai giovani lavoratori e a quanti sono in cerca di lavoro; 2. Individuiamo le ragioni per le quali questi elementi sono problematici.
Nella seconda parte: cerchiamo di cogliere: 1. Alcune linee prospettiche di soluzione; 2. Le risorse che le comunità cristiane hanno a disposizione per concretizzare i percorsi individuati.
Naturalmente questo presuppone che il lavoro di gruppo sia preventivamente preparato da ciascuno. Il materiale indicato può essere una buona base, ma deve essere arricchito da altri contributi che provengono dai partecipanti stessi.
































SINTESI DEL LAVORO GRUPPO DI STUDIO N° 3

"Lavoro che c´è, lavoro che manca:
comunicare il Vangelo ai giovani impegnati nel lavoro e ai disoccupati"

Coordinatore: Padre Graziano Sala, Bari


Elementi condivisi. Punti fermi.

· Il lavoro è una dimensione fondamentale nella vita di ogni uomo. Nel lavoro l´uomo si realizza come persona nella propria dignità di figlio di Dio: esprime le proprie capacità, realizzale proprie aspirazioni, contribuisce alla creazione del bene comune. Nel lavoro la persona prosegue l´opera creatrice di Dio.
· Le nostre comunità cristiane hanno come compito irrinunciabile l´annuncio attraverso la testimonianza e la riscoperta di Cristo. Nei diversi ambienti di vita, la nostra testimonianza riafferma la dignità e il valore della persona nel tempo del lavoro (compresi anche i cattivi lavori) o della ricerca di lavoro, e permette di cogliere la presenza concreta di Dio anche nelle situazioni più estreme (disoccupazione, lavoro nero, degrado del territorio,…).
· Considerando i mutamenti nel mondo del lavoro e dell´economia che impongono flessibilità (e spesso sconfinano nella precarietà), è un´attenzione della comunità cristiana approfondire ed accompagnare i giovani a comprendere il mondo del lavoro.
· I giovani vivono, nel contesto attuale, diversificate situazioni nell´ambito del lavoro. La complessità e la differenziazione delle situazioni provoca modalità diverse nel porsi di fronte al tempo del lavoro. A fronte di una mancanza di progettualità e di significato il lavoro viene considerato solo da un punto di vista strumentale; nelle Regioni del Nord, dove il tempo del lavoro arriva spesso molto presto, il lavoro è funzionale al tempo libero; mentre nelle Regioni del Sud, dopo un tempo più lungo di precariato, lavoro nero, lavori saltuari e disoccupazione, il lavoro stabile viene considerato come possibilità di realizzazione di una famiglia o di una indipendenza personale.


Questioni aperte

· Le proposte pastorali della comunità cristiana sono molto lontane dai giovani lavoratori e/o in cerca di lavoro. I linguaggi, i tempi, gli itinerari, il modo di vivere le liturgie non facilitano l´incontro con delle comunità significative.
· Si sperimenta la fatica e la consapevolezza della povertà nel convergere attorno ad alcuni temi legati al lavoro nei percorsi formativi nel periodo dell´iniziazione cristiana. Difficilmente, poi, il lavoro viene collocato nell´ambito vocazionale, da cogliere cioè come possibilità di realizzazione dei talenti che abbiamo ricevuto in dono dal Signore e che devono essere messi a frutto con senso di responsabilità.
· Si sperimenta una mancanza di integrazione tra la fede e la vita. Una fede che non sa ascoltare, interrogare e provocare la vita è una fede che non recepisce il vissuto dei giovani (le speranze, la fatica, la gioia).
· L´annuncio del Vangelo non può essere credibile se è disgiunto da un percorso formativo e dalla vita dei giovani che non faccia riferimento ad una crescita globale della persona in tutte le sue dimensioni: relazionale, sociale, etica… Quali educatori per un annuncio del Vangelo che garantisca l´attenzione a queste dimensioni?

Obiettivi in prospettiva

· I giovani chiedono una maggiore attenzione ai valori e alle tematiche urgenti di questo tempo (pace, rispetto dell´ambiente, solidarietà fra popoli). Hanno la capacità e l´entusiasmo di immaginare delle prospettive nuove. Chiedono alle comunità cristiane attenzione e compagnia per sostenere le loro scelte (un esempio concreto è il desiderio di immaginare di creare un lavoro nuovo, quale può essere quello cooperativo che rispetti i principi fondativi).
· Diviene fondamentale educare i giovani, partendo dalla loro vita, a scoprire di essere innanzitutto dei cittadini, quindi ad essere protagonisti nel proprio territorio del cambiamento (politico, culturale, economico).
· Diviene sempre più importante una sinergia tra le varie pastorali (Pastorale Giovanile, Pastorale Sociale e del Lavoro, Scuola, Catechesi, Vocazioni, Caritas…..) e le diverse istituzioni del territorio per creare una sintesi.
· Occorre sempre più essere comunità ecclesiali vicine alle problematiche che i giovani e coloro che creano lavoro incontrano nelle varie situazioni a causa di organizzazioni criminali. La denuncia di situazioni di lavoro nero deve essere accompagnata da interventi che, da una parte, limitino questo fenomeno ma che, contestualmente, offrano proposte alternative.


Risorse

· Catechisti / Animatori / Educatori
· Associazioni cattoliche e Movimenti.
· Insegnanti di religione
· Progetto Policoro / Animatori di comunità / Rapporti di reciprocità
· Imprenditori cristiani.
· Le Associazioni di Categoria.
· Sindacato.