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SINTESI DEL LAVORO GRUPPO DI STUDIO N° 2

Servizio Nazionale per la pastorale giovanile

SERVIZIO NAZIONALE PER LA PASTORALE GIOVANILE
VII° Convegno Nazionale, Isola delle Femmine (PA), 21 - 23 febbraio 2002
"Comunicare il Vangelo ai giovani in un mondo che cambia"

GRUPPO DI STUDIO N° 2

TEMA
"Comunicare il Vangelo ai giovani al villaggio globale: indicazioni per rinnovare atteggiamenti e stili di vita"
COORDINATORE: don Nicolò Anselmi, Genova

Il fenomeno della globalizzazione, cioè l´interdipendenza mondiale a livello politico, economico e culturale, sta diventando ormai una realtà sempre più concreta e verificabile da tutti; esso presenta aspetti positivi e negativi: sono aumentate le possibilità di scambi culturali, gli spostamenti e la consapevolezza di diversi modi di vivere; parimenti è cresciuto il rischio, a livello di politica economica, che il mondo sia governato da un ristretto numero di persone che impongono un pensiero unico. Questa situazione sta causando gravi squilibri ed ha provocato una diffusa reazione a cui aderiscono molti giovani.
I giovani, responsabili del futuro, devono agire concretamente per la costruzione del regno di Dio che ha anche le forme di un mondo più giusto.

BIBLIOGRAFIA
Documento dei Vescovi liguri in vista del G8 di Genova
Manifesto delle Associazioni Cattoliche del 7 luglio sulla globalizzazione
Piero Gheddo-Roberto Beretta Davide e Golia ed Paoline
Civiltà Cattolica
21 luglio 2001 Etica e debito estero
15 settembre 2001 Il vertice del G8 a Genova
Aggiornamenti Sociali
Luglio-agosto 2001
Guida del Mondo
Il mondo visto dal Sud 2001-2 editrice SEI
Giuliana Martirana Il Drago e l´Agnello
Molte altre pubblicazioni sugli stili di vita sono disponibili nelle edizioni EMI editrice missionaria italiana, CNMS Centro Nuovo Modello di Sviluppo

SVOLGIMENTO DELL´INCONTRO
Si prevede
· La visione di un filmato di circa 10 minuti realizzato in occasione dell´incontro del 7 luglio 2001 a Genova "sentinelle del mattino guardiamo il G8 negli occhi"
· Il confronto fra lo stato del dibattito su questi temi all´interno delle varie diocesi con particolare riferimento ad alcune tematiche
- Globalizzazione, Giustizia ed Evangelizzazione
- Rapporti con le istituzioni e con altri soggetti non ecclesiali (Social Forum etc…)
- Esperienze pastorali in atto
· Un approfondimento su
Gli stili di vita
La preghiera e il digiuno
A tutti i partecipanti al gruppo di studio verrà consegnato una copia del Documento dei Vescovi liguri in vista del G8 di Genova e del Manifesto delle Associazioni Cattoliche del 7 luglio sulla globalizzazione.


SINTESI DEL LAVORO GRUPPO DI STUDIO N° 2

"Comunicare il Vangelo ai giovani del villaggio globale:
indicazioni per rinnovare atteggiamenti e stili di vita"

Coordinatore: don Nicolò Anselmi, Genova

Premessa
Dopo una presentazione del Documento dei Vescovi liguri da parte del capogruppo, il lavoro di gruppo si è occupato di riportare le varie esperienze vissute dai partecipanti nelle loro Chiese diocesane.
Le affermazioni che presentiamo non hanno la pretesa di un´analisi dettagliata dei temi, ma sono alcuni punti comuni emersi.

1. IL CONCETTO DI GLOBALIZZAZIONE
A) Con il termine "globalizzazione" si intende un fenomeno non solo di tipo economico, ma anche culturale, sociale, mediatico,… Il fattore economico tuttavia risulta essere comunque condizionante. Questo aspetto ci interpella per quanto riguarda la presenza pastorale della Chiesa tra la sua gente. Ad es. con l´attenzione ai problemi che emergono nel mercato del lavoro o le modalità di accoglienza e di "sguardo" sul problema emigrazione e stranieri.
B) Nell´ambito della globalizzazione la Chiesa non ha bisogno di definirsi no-global. Riconosce nel fenomeno della globalizzazione un aspetto che sempre ha segnato la storia nei tanti cambiamenti epocali (ad es. Impero Romano, periodo della Scoperta delle Americhe,…). La Chiesa stessa non è stata esente da una presenza "globalizzante" (ad es. nell´uso liturgico che ha limitato le differenziazioni cultuali nei paesi di missione).
C) Una concezione dell´umanità intesa come una grande famiglia non è estranea al Vangelo (il Padre Nostro; Matteo 25, …); è necessario riscoprire un modo evangelico di affrontare questi temi. Occorre recuperare la sensibilità della Chiesa presentata nel Concilio Vaticano II (ad es. nella Gaudium et spes) e nel decennio "Evangelizzazione e promozione umana).
D) Anche negli eventi legati alla Pastorale Giovanile occorre maturare sempre più una sensibilità attenta a questi aspetti, anche nella cura dei particolari (es. nella scelta dei gadget)
E) Occorre valorizzare il lavoro fatto nel convegno di Genova del 7/7/2001, perché propone materiali e aspetti di riflessione utili per costruire percorsi di formazione e informazione nelle nostre Diocesi.

2. I GIOVANI E QUESTI TEMI
I giovani sono in genere sensibili a questo tipo di problemi. Si è notato che su questi temi le comunità ecclesiali ed i pastori stessi sono spesso impreparati. Questo fatto porta con sé molteplici conseguenze:
- non se ne parla in ambiti ecclesiali ordinari (es. nelle parrocchie) e quindi non c´è informazione
- non è facile trovare posizioni chiare e questo provoca disorientamento
- non c´è sensibilizzazione e quindi è poca la partecipazione ad iniziative su questi temi
- c´è diffidenza verso chi comunque se ne interessa (è giudicato come uno che si schiera con la Sinistra)
- c´è fraintendimento anche all´interno della comunità cristiana (ad es. essendo la comunità cristiana in "ritardo " su questi temi, spesso ci si ritrova a dover rincorrere iniziative altrui o ad essere coinvolti in modo strumentale)
- non c´è una vera possibilità e non ci sono luoghi di rielaborazione in termini teologici e pastorali.

3. LA DIMENSIONE EDUCATIVA
Occorre insistere, nella nostra pastorale, sulla dimensione educativa. Dobbiamo sviluppare e approfondire le idee legate agli "stili di vita". Per questo devono essere favorite iniziative di formazione e di informazione. E´ necessario far circolare maggiormente scritti e articoli sull´argomento e dare visibilità a tante iniziative che già si fanno. Sono da favorire incontri e convegni su questi temi. La formazione implica una scelta di tempi lunghi perché si tratta di far crescere una mentalità e far maturare delle scelte operative da parte di giovani laici. Occorre maturare una "saggezza educativa", capace di tenere il filo dei fenomeni senza cavalcare l´onda emotiva o far cadere la situazione nella dimenticanza.


4. ALCUNE POSSIBILI PISTE PASTORALI

A) E´ necessario prima di tutto ritrovare un modo evangelico di affrontare queste tematiche che ci permetta poi di presenziare con il nostro specifico ad ogni iniziativa. La Chiesa non deve temere di "sporcarsi le mani" su questi aspetti, ma non deve nemmeno esporsi senza preparazione o ingenuamente.
B) Curare le iniziative diocesane tenendo conto di ciò che costruisce una mentalità sensibile a questi temi. Ad es. valorizzare nelle nostre iniziative ecclesiali la presenza di persone di altre culture, la preghiera ed il digiuno finalizzato alla carità sono modalità evangeliche da riscoprire, gli stili di vita ispirati alla sobrietà vanno fatti conoscere e diffusi, l´attenzione alla sobrietà in tutti i momenti dell´organizzazione degli eventi ecclesiali, …
C) E´ da riscoprire il legame con i missionari e con tutte le persone che comunque si impegnano con i poveri.
D) Il servizio civile potrebbe essere una risorsa interessante se letta in questa luce.
E) Le adozioni a distanza ed altre forme di solidarietà sono da incrementare.
F) Valorizzare esperienze di associazioni e movimenti (ecclesiali e non) che militano in queste dimensioni di impegno (es. Rete lilliput, associazioni missionarie, Beati operatori di pace, Pax Christi, …)