» Chiesa Cattolica Italiana » Documenti »  Documentazione
50° dell'ICMC: Saluto al Santo Padre


Fondazione Migrantes - Servizio Migranti 6/01


di Stefano Zamagni"Servizio Migranti" ha più volte presentato le caratteristiche dellŽimpegno della Commissione Cattolica Internazionale delle Migrazioni- ICMC (vedi SM 4/01). Nel 50° della sua fondazione già era tutto pronto per una solenne celebrazione che prevedeva diverse manifestazioni a New York ed Ellis Island nei giorni 14-16 settembre 2001. I tragici eventi dellŽ11 settembre hanno costretto a cancellare i programmi. LŽICMC ha voluto tenere a Roma nei giorni 12-14 novembre Ž01 lŽAssemblea dei soci e del Comitato esecutivo . In detta occasione il Santo Padre ha ricevuto in udienza particolare i partecipanti agli incontri dellŽICMC unitamente ai collaboratori della Fondazione Migrantes.Santità,nel caloroso messaggio inviatoci lo scorso agosto per lŽoccasione del nostro 50° anniversario, Lei ricorda il contributo che la Chiesa si aspetta dalla ICMC "come Organizzazione Cattolica non Governativa strettamente collegata alla Santa Sede", e cioè di "mai stancarsi nella ricerca di nuovi modi di cooperazione ecumenica e interreligiosa".Noi siamo qui adesso con i nostri amici della Migrantes e un gruppo di benefattori per esprimere il nostro più profondo senso di gratitudine per il Suo continuo aiuto e per questa udienza, un segno tangibile della Sua paterna benevolenza, che costituisce per noi un raGgio di luce dopo gli orribili eventi dellŽ11 settembre scorso. Quegli eventi, vissuti da tutti noi con trepidazione e profonda tristezza, ci hanno indotto a cancellare la celebrazione del nostro Giubileo a New York, una celebrazione che era stata preparata da tempo con straordinario sentimento di dedizione per la causa delle persone sradicate.Siamo contenti e orgogliosi per lŽalto livello di reputazione raggiunto dalla ICMC in questi ultimi 50 anni, nel mondo multiforme delle NGO e, più in generale, nella comunità internazionale. Essendo lŽunica Organizzazione della Chiesa Cattolica che dipende direttamente dalle Conferenze episcopali, lŽICMC è stata capace di mostrare, in pratica, che è possibile unire efficacemente unŽidentità cattolica dichiarata con una performance che non è seconda a quella di nessuna altra organizzazione. A questo riguardo, desidero riconoscere con gratitudine il ruolo importante e lŽaiuto del Pontificio Consiglio per la Pastorale dei Migranti e gli Itineranti. E anche grazie a questŽaiuto se la nostra azione riesce a riflettere così fedelmente i principi della Dottrina Sociale della Chiesa.Viviamo in unŽepoca in cui i movimenti di persone da un paese allŽaltro, da una regione allŽaltra hanno raggiunto unŽintensità e una qualità problematica mai registrata fino ad ora. E certamente vero che il fenomeno delle migrazioni è antico quanto lŽuomo. Tuttavia, è ora di riconoscere che la globalizzazione ha cambiato e continuerà a cambiare la fisionomia di un fenomeno che sta causando avversità a milioni di profughi e migranti, privandoli della loro dignità umana.Santo Padre, nel Suo messaggio del 9 aprile ad un incontro di professori e studenti universitari, Lei ha affermato: "Il cristiano non può limitarsi ad analizzare i processi storici quando avvengono, mantenendo unŽattitudine passiva, come se andassero oltre le sue capacità di intervento, come se fossimo guidati da forze cieche e impersonali". LŽICMC non si tiene distaccata dal mondo; si impegna a superare gli ostacoli creati dai continui e sempre più rapidi cambiamenti nel mondo. Uno dei più urgenti compiti dellŽICMC è quello di identificare e contribuire a risolvere le cause specifiche dello sradicamento con la propria azione di denuncia e di leadership. Finché questŽultimo traguardo non sarà raggiunto, tuttavia, ICMC continuerà con il suo lavoro ad essere a disposizione di coloro che lottano per affermare i propri diritti e per progettare la propria identità.Uno dei punti centrali del nostro programma di azione è di prestare speciale attenzione alla famiglia. Le famiglie dei lavoratori migranti, separate al loro interno a causa di problemi pratici e legali, hanno bisogno di un aiuto speciale per garantire il loro diritto di vivere insieme.Durante il Giubileo per Rifugiati e Migranti, le persone presenti a Roma hanno emanato una Carta del Giubileo per i Diritti dei Profughi. La Carta non pretende di essere esaustiva, ma espone al mondo le sfide più importanti da affrontare per la protezione e il benessere di molti milioni di persone obbligate a vivere fuori dalle loro patrie.Siamo dellŽavviso che in assenza di unŽagenzia transnazionale o di una autorità capaci di far rispettare le regole del gioco, una governance globale delle migrazioni non sarà mai possibile. Così come abbiamo necessità di istituzioni solide per assicurare che una più stretta integrazione dei mercati produca benefici reali per tutti, allo stesso modo abbiamo bisogno di una istituzione transnazionale per la protezione dei diritti dei migranti e per punire il numero sempre in aumento delle violazioni di quei diritti in varie parti del mondo.Santo Padre, crediamo che una tale proposta possa rappresentare una esemplificazione concreta dellŽappello che Lei espresse nel Suo discorso alle Nazioni Unite per il loro 50° anniversario nel 1995: "Ispirato dallŽesempio di tutti quelli che hanno rischiato per la causa della libertà, non potremmo impegnarci di nuovo anche a rischiare per la solidarietà e di conseguenza rischiare per la pace?" (n. 15). ICMC è pronta a dedicare tutte le sue energie per il conseguimento di un obiettivo così importante.La sorgente della forza della ICMC è chiara: è la sua gente. La loro dedizione e passione per promuovere e proteggere i diritti delle popolazioni sradicate ha favorito il continuo successo della ICMC. Ciò nonostante, siamo arrivati al punto che per essere capaci di adempiere ai nuovi difficili impegni, abbiamo bisogno di un maggiore supporto finanziario. ICMC dipende ancora troppo da fondi governativi. Dobbiamo essere in grado di trovare altri mezzi per assicurare una piena indipendenza alla Commissione affinché essa possa continuare ad operare così comŽè stata costituita - unŽorganizzazione della Chiesa Cattolica al servizio dei più bisognosi - munita del solo Vangelo dellŽamore, che ci indica che dare senza perdere e prendere senza portare via è un ideale concreto che si può realizzare.Santo Padre: oggi, in questo momento alto della nostra Assemblea, noi aspettiamo con devozione le Sue parole ispiratrici e la sua benedizione paterna.