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Carta di collaborazione Migrantes-Caritas


Fondazione Migrantes - Servizio Migranti 6/01


Il 17 ottobre in un incontro ristretto tra Fondazione Migrantes e Caritas Italiana, presieduto dai rispettivi Presidenti, S. E. Mons. Alfredo M. Garsia e S. E. Mons. Benito Cocchi, si è portato il discorso sugli obiettivi generali e su alcuni temi particolari che interessano, sotto differenti profili, ambedue gli organismi. Per lŽoccasione i due presidenti hanno approvato le "Linee di collaborazione" qui sotto riportate: esse non fanno che esplicitare e formalizzare lo spirito di comunione e lŽeffettiva intesa che a livello nazionale hanno caratterizzato in questi anni il rapporto fra i due organismi ecclesiali. Tuttavia, se a livello nazionale tale documento viene a confermare una realtà già in atto, Caritas e Migrantes ritengono utile condividerlo con le loro sedi regionali e diocesane, nella fiducia - come si legge nel testo - che "questo stile di rapporto abbia una positiva ricaduta" a tutti i livelli.Il servizio pastorale dei migranti è un campo così vasto e complesso che suscita lŽinteresse e lŽimpegno, oltre che della Fondazione Migrantes istituita specificamente dalla Chiesa per la pastorale migratoria, di molteplici altri organismi ecclesiali, particolarmente di quelli preposti al servizio della carità, alla cooperazione missionaria, al dialogo ecumenico e interreligioso, alla pastorale della famiglia, della gioventù, del lavoro e dello stesso progetto culturale della Chiesa italiana. Tra questi organismi si sono avviate negli ultimi anni, sul tema delle migrazioni, molteplici forme di intesa e di collaborazione, che dovranno ancor più svilupparsi col crescere del numero dei migranti e delle complesse problematiche che ne conseguono e soprattutto col progredire del processo di stabilizzazione e di integrazione dei migranti stessi.Questo tipo di rapporto riguarda in particolare la Caritas Italiana e la Fondazione Migrantes. Le migrazioni infatti impegnano la Chiesa nel suo duplice e inscindibile compito di evangelizzazione e di testimonianza della carità: la Caritas si trova in prima fila, benché non da sola, su quello della testimonianza della carità e della promozione umana, mentre la Migrantes si colloca primariamente, essa pure non da sola, su quello dellŽevangelizzazione e dellŽassistenza religiosa ai cattolici.Questi due versanti dellŽunico impegno pastorale si richiamano a vicenda e sono intercomunicanti ponendo Caritas e Migrantes in un rapporto di reciproco completamento e, nel caso, di supplenza. I due organismi, pertanto si presentano come realtà distinte e complementari, senza sovrapporsi e senza escludersi a vicenda, avendo ognuna di esse la sua ragione dŽessere, il suo dono peculiare e un proprio campo dŽazione.E necessaria una autentica sensibilità pastorale per garantire un fruttuoso coordinamento dei due organismi, così da evitare dispersione di forze e sovrapposizione di interventi. Questo cammino di impegno solidale, costituito da convergenza e complementarietà, da sintonia di intenti e sinergia di interventi, non è automatico, ma va riaffermato e ricercato positivamente, con attenzione che questo stile di rapporto abbia una positiva ricaduta anche a livello regionale e diocesano, là soprattutto dove alla distinzione tra la Caritas e la Migrantes è preceduto un tempo in cui il servizio ai migranti è stato svolto da un unico organismo ecclesiale.In base a questi principi ispiratori si possono tracciare alcune linee operative comuni:1° Mantenere i necessari contatti per garantire una concordanza di principi, di metodi, di prese di posizione, ad esempio quanto al superamento dellŽassistenzialismo, allŽatteggiamento concreto da assumere verso i clandestini, al rapporto con le autorità civili e politiche, al contributo critico e propositivo per migliorare la normativa sulle migrazioni. Caritas e Migrantes concordano sulla opportunità di un incontro annuale per un reciproco scambio sulle attualità e sulle linee operative 2° Porre attenzione perché in caso di assenza o di non sufficiente efficienza di uno degli organismi, il servizio ai migranti rimanga il più possibile completo nelle sue componenti fondamentali, sia quella religiosa anche nella dimensione dellŽevangelizzazione, dellŽecumenismo e del dialogo interreligioso, sia quella socio-assistenziale e di sostegno allŽintegrazione.3° Assicurare che, qualora in sede diocesana o regionale sia, in via transitoria, un unico direttore a ricoprire i compiti della Caritas e della Migrantes, questo direttore abbia lŽattenzione di tenere contatti con ambedue gli organismi. La Caritas italiana nel percorso che annualmente promuove con i nuovi direttori caritas-diocesani inserirà un momento da dedicare al rapporto con la Migrantes. Ugualmente la Fondazione Migrantes intende promuovere annualmente un momento formativo per i nuovi direttori Migrantes diocesani in cui inserire una specifica comunicazione sul rapporto con la Caritas.4° "Promuovere nelle comunità cristiane atteggiamenti e opere di fraterna accoglienza" (cfr. E.T.C. n. 48) in base alla propria "prevalente funzione pedagogica" è compito prioritario per ambedue gli organismi; un compito pertanto che sempre precede e accompagna il diretto servizio ai migranti.5° Caritas e Migrantes sono ugualmente impegnate perché in questa pastorale dŽinsieme per i migranti siano sempre più coinvolte anche le altre realtà ecclesiali attive o da attivare in campo migratorio. Allo scopo in qualche diocesi il Vescovo ha già provveduto perché venga costituito una specifica Commissione o Segretariato composti da tutte queste forze disponibili. Si propone questa soluzione come utilmente adottabile anche da parte di altre Diocesi.