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S.O.S. urgenze 2001: riservato ai sacerdoti e ai religiosi


Fondazione Migrantes - Servizio Migranti 5/01


-S.O.S. - URGENZE: RISERVATO AI SACERDOTI ED AI RELIGIOSIOgni anno lŽUfficio per la Pastorale per gli Italiani nel Mondo (Unpim) fa presente, a moŽ dŽesempio, alcune situazioni urgenti. Le vocazioni sono il frutto e la risposta a un intreccio di illuminazione donata da Dio, di intuizione o predisposizione personale e di... provocazioni esterne.Ricordiamo a quanti sono attenti a questo tipo di pastorale che nessuna nazione è immune da apprensioni per lŽavvenire. Le attese delle Chiese dŽaccoglienza e delle collettività italiane, la riorganizzazione della pastorale locale e dei centri di missione, la rarefazione del numero dei sacerdoti e delle religiose a volte trovano difficoltà a trovare un punto di equilibrio.Nella pastorale in lingua italiana allŽestero si cerca di rispondere con un coordinamento più intenso, promuovendo la collaborazione ravvicinata dei vari carismi e delle comunità e migliorando la distribuzione delle forze. Lavorare insieme, ravvicinati e "sinfonicamente" non sempre è facile: ci vogliono le persone e le disposizioni. Ma è lŽunica strada da percorrere.Di seguito riportiamo alcune urgenze segnalateci dai Vescovi dei paesi di accoglienza o dai Delegati nazionali dŽEuropa. Sono esempi particolarmente significativi per la posizione geografica di alcune missioni, per la storia che le ha segnate o per le consistenti comunità che gravitano attorno. Alla Migrantes si possono ottenere ulteriori informazioni su tutti i casi riportati.Il Vescovo della diocesi di Hasselt continua a chiedere un sacerdote italiano, in aggiunta allŽunico rimasto. Il missionario presente deve assicurare la cura pastorale delle quattro missioni con una comunità attiva e vivace. Nel Limburgo belga - le cittadine di Genk, Maasmechelen ospitano una collettività di ventimila connazionali - la difficoltà della lingua rende particolarmente difficile e lento lŽinserimento. Un secondo sacerdote è veramente atteso.Anche in Olanda lŽunico religioso rimasto, lŽolandese P. Tommmaso De Jong ofm conv., offre il suo servizio pastorale in italiano ad una popolazione italiana di ventimila persone, disperse in un territorio che comprende le città di Amsterdam, LŽAia, Rotterdam, Haarlem. Il rientro del sacerdote diocesano con cui collaborava ha creato un grande vuoto e la situazione si fa difficile. Gli italiani di Amsterdam in particolare attendono un punto di riferimento.Avignone - Nimes (10-15 mila italiani) - Le comunità italiane che risiedono nella città papale (diecimila italiani) e in quella vicina di Nîmes attendono un sacerdote che animi la bella "chiesa degli italiani" del centro città. Il Vescovo di Avignone ha fatto più volte sapere che una presenza sacerdotale italiana sarebbe una ricchezza per la pastorale della città e per il presbiterio. Tolone - Non hanno trovato ancora dei successori i due religiosi che hanno lasciato la missione italiana nel Ž98, né ha trovato ancora una risposta positiva la domanda del Vescovo che chiedeva di continuare il lavoro pastorale per la comunità italiana nel tessuto pastorale locale.Diocesi di Mainz - Darmstadt, importante centro industriale dellŽAssia con circa 8000 italiani si troverà fra poco senza missionario. LŽattuale deve interrompere il suo servizio per motivi di salute. Vi è un centro di missione con segreteria. Ci sarebbe bisogno anche di un collaboratore pastorale qualificato.Diocesi di Rottenburg-Stuttgart - Le missioni di Aalen (5.000 italiani) e Göppingen (6.000 italiani) si trovano dal mese di ottobre entrambe senza un missionario italiano. La diocesi richiede che i nuovi missionari imparino bene il tedesco e collaborino nelle unità pastorali nelle quali sono inserite anche le missioni etniche.Diocesi di Trier - Saarbrücken, il principale centro della regione Saar, ha una missione molto dinamica con 13.000 italiani. Da settembre del 2002 sarà senza missionario. Situata vicino ad una chiesa tedesca, ha vari collaboratori e svolge attività di carattere religioso e sociale, con corsi di doposcuola e animazione ragazzi.Stockholm - Dal 1.11.2001 è libera la missione di Stockholm. Ha circa 4000 italiani, fra i quali molti anziani. Indispensabile la collaborazione con il clero locale e la necessità di assistere anche gli italiani delle cittadine vicine. Birminghan - Dopo le Missioni Cattoliche di Manchester e Liverpool, dove vivono circa 15.000 italiani, socialmente ben integrati ma con desiderio di vivere religiosamente la loro originalità, ora è la volta di Birminghan. La partenza del missionario a luglio del 2001 rende vacante la missione italiana della città. Dopo tanti anni di impegno e di lavoro pastorale, si creerà un vuoto importante. Anche qui una grande città e una collettività che meriterebbero una continuità e una rinnovata evangelizzazione delle singole persone e famiglieLa vecchia e ripetuta richiesta del vescovo di Tunisi è rimasta ancora inevasa. SŽè sperato fino allŽultimo di poter rispondere positivamente alla domanda, ma gli italiani attendono ancora. Un sacerdote giovane potrebbe approfittare per offrire la sua collaborazione alle altre nazionalità ed avvicinare e conoscere il mondo mussulmano: lo aiuterebbe, al ritorno in Italia, per un servizio agli "immigrati!". Il vescovo continua a sperare in una risposta positiva.Kreuzlingen-Weinfelden - La cittadina di 16.000 abitanti, di cui 3.500 italiani, è un centro industriale e commerciale contigua alla tedesca Costanza. Da oltre un anno si cerca un sacerdote italiano fisso per la missione.LŽAmministrazione apostolica di Atyrau ha chiesto un sacerdorte italiano per la città di Uralsk, capoluogo di una zona in cui, per il momento, risiedono circa 400 lavoratori italiani. LŽAgip ha un contratto per 40 anni ed ha portato con sé altre aziende. La piccola comunità italiana vive immersa in un ambiente ortodosso tradizionale e in contesto pastorale "cattolico" curato soprattutto da sacerdoti polacchi.LŽItalia trapiantata fuori dai confini nazionali è spesso molto legata alla lingua, alla cultura ed alle Missioni Cattoliche Italiane. Esse formano una grande "diocesi allŽestero" che merita di essere seguita da sacerdoti della stessa madre lingua per rimanere spiritualmente viva, arricchire la Chiesa locale ed essere insieme ad altre realtà feconda di novità.