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Attivitą 2000


Fondazione Migrantes - Servizio Migranti 3/01


-ATTIVITĄ 2000Nel mondo, ed anche in Italia, ci sono segnali contraddittori per quanto riguarda le migrazioni e tutte le persone coinvolte nella mobilità umana.Da una parte c“è la speranza che nella coscienza della società moderna emerga e si rafforzi il valore della fraternità tra tutti gli uomini, fondata sulla stessa origine e per chi è cristiano derivante dalla comune paternità di Dio, creatore e salvatore di tutti gli uomini.Dall“altra parte si constata troppo sovente come sia difficile vivere la solidarietà da tanti invocata. A parte i focolai di guerre fratricide mai spenti in alcuni paesi, è l“egoismo quotidiano delle maggioranze e dei più forti che, anche in nazioni di antica tradizione cristiana, tende a proteggere il proprio benessere ergendo muri a chi disperatamente bussa per ricevere ospitalità, per salvare la propria vita e crearsi un avvenire sereno.In un simile contesto le comunità cristiane devono impegnarsi a diffondere ed a testimoniare per prime quei valori che costituiscono la premessa per capire la drammaticità delle situazioni in cui vivono milioni di persone e per aprirsi ad una accoglienza non interessata ma sempre rispettosa della dignità della persona umana e che quindi spetta anche all“immigrato ed al profugo.Il Giubileo ha offerto momenti esaltanti di incontro tra genti diverse per razza, cultura e religione. Ora si tratta di mantenere vivo lo spirito giubilare che è spirito di riconciliazione e di dialogo tra popoli di diverse culture e tradizioni e di porre gesti concreti di fraternità che indichino come percorribile la via della convivenza pacifica tra tutti gli uomini da troppi ritenuta un“utopia.Questo Rapporto 2000 non ha la minima pretesa di voler riportare quanto la Chiesa ha detto e fatto nel campo delle migrazioni durante l“anno del Grande Giubileo, che è stato particolarmente ricco di pronunciamenti e di iniziative.Dopo aver ricordato alcune prese di posizione della Chiesa, per così dire, alta - soprattutto del Papa, del Pontificio Consiglio per i Migranti ed Itineranti e del Presidente della CEI - il Rapporto si diffonde in quella che ritengo sia la parte più interessante, cioè nell“esposizione del cammino compiuto nei diversi settori della mobilità umana. Ecco alcuni accenni e sottolineature.- L“emigrazione italiana ha avuto nel 2000 due avvenimenti che hanno catalizzato forze e persone: il Giubileo e la Prima Conferenza degli Italiani nel mondo, anche se numerose sono state le iniziative pastorali da loro e per loro promosse sia nelle varie nazioni che in Italia.- Luci e ombre per quanto riguarda il mondo degli immigrati e profughi. Al riguardo l“esposizione viene fatta mettendo a fuoco gli aspetti positivi e negativi a tre livelli, quello sociale, il socio-pastorale ed il pastorale, sulla base di tre pubblicazioni edite dalla Migrantes.- I Rom e Sinti rimangono il popolo "scandalo" per troppi cristiani, un ostacolo che svela la pochezza della nostra fede che non raramente pare escludere queste persone dalla paternità di Dio nel momento in cui le trattiamo come non avessero una dignità pari alla nostra.- Per la gente in cammino dei circhi e luna park la vita sta diventando una conquista giornaliera, tante sono le difficoltà che si sommano per l“espletamento del lavoro quotidiano, fonte della loro sussistenza (trovare piazze per lo spettacolo, la battaglia degli animalisti, ecc.). Anche le nostre chiese locali e parrocchie a fatica sanno avvicinarsi a queste persone per condividere le loro fatiche e sostenerli nella fede.- Sono di fatto ignorati i marittimi, un mondo di centinaia di migliaia di persone che vive sul mare. Numerose Chiese locali non hanno la sensibilità di offrire a queste persone, forzatamente lontane dalle loro famiglie, durante le brevi permanenze nei porti, la "Stella Maris", la "casa lontano da casa" dei marittimi.