» Chiesa Cattolica Italiana » Documenti »  Documentazione
Cronaca e motivi del pellegrinaggio

Servizio Nazionale per la pastorale giovanile

ro fede in u
n contesto comunque molto difficile.
I giovani di Israele poi fanno riferimento ad un´altra situazione ancora; lì le difficoltà sono rappresentate da un mondo evidentemente consumistico: i loro interessi sono molteplici e diversi, grande attrattiva è rappresentata dall´alta tecnologia, da internet ai cellulari.

Quali sono le realtà pastorali presenti?
"Oltre a quelle diocesane altre proposte sono offerte dal cammino scout e dall´Associazione cattolica".

Cosa ha rappresentato per i giovani l´incontro con il Papa a Corazim?
"Questi incontri sono momenti estremamente positivi. Siamo Stati a Parigi con 350 giovani palestinesi e alcuni sono tornati profondamente cambiati. Mi ricordo in particolare la frase di uno dei giovani che diceva "sono tornato con un amico: Gesù". Molti di loro oggi sono fortemente impegnati a livello personale e pastorale, grazie anche alla testimonianza dei giovani del mondo che li incoraggia e li stimola. Aspetto ancora a pronunciarmi sull´eco dell´incontro con il Papa al monte delle Beatitudini. Molti giovani si sono chiesti nei giorni precedenti il perché di questa visita.
Ma l´accoglienza che ha ricevuto è stata una meravigliosa risposta e un incoraggiamento a proseguire nell´impegno al dialogo e alla pace.

Quali sono le principali difficoltà che riscontra nei giovani?
Questi giovani hanno bisogno di gesti concreti! La pace non è firmare una carta, ma vederne i frutti e anche la connessa prosperità.
Abbiamo dovuto sostare a lungo al posto di blocco, mentre ci dirigevamo di notte in pullman verso Corazim. I ragazzi hanno nell´attesa scambiato qualche parola con i soldati ebrei. Un fatto impensabile qualche anno fa. E´ importante conoscerci fra di noi, per creare concrete occasioni di solidarietà e dialogo; andare oltre ad una situazione di non guerra per creare una mentalità di pace.

Quali sono ora le prospettive della pastorale giovanile?
Nell´immediato siamo impegnati nella preparazione pastorale alla prossima giornata
mondiale dei giovani . Sono ad oggi quasi 500 i giovani iscritti di cui 150 palestinesi, 150 giordani e 150 israeliani.
I giovani della Palestina saranno accolti a Reggio Emilia, città gemellata con Betlemme, gli israeliani saranno probabilmente a Como.
Al ritorno un forte impegno sarà rivolto proprio a seguire i giovani universitari. Qui la proposta va rinforzata. I giovani sono ben seguiti nella scuola primaria e secondaria ma poi non esistono cammini centrati sui loro bisogni, per i quali stiamo pensando delle proposte appropriate.


Laura Galimberti