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La centralità della Parola di Dio nella pastorale (S. E. Mons. Fusco)
Ufficio Catechistico Nazionale - Catechesi
Relazione di S. E. Mons. VITTORIO FUSCO
Vescovo di Nardò-Gallipoli
Diciamo subito una parola sul titolo: la centralità dalla Parola di Dio nella pastorale, questo è il titolo proposto da don Bissoli; io ne avevo controproposto un altro, Bibbia e pastorale: fondamenti teologici. Però mi va bene anche la centralità; se ne parla anche nella Nota, (quando dico la Nota, senza altre aggiunte, mi riferisco a quella della CEI, La Parola del Signore si diffonda e sia glorificata), al n° 7 si parla della riscoperta della centralità dell´incontro comunitario e personale con la sacra scrittura. Da leggersi anche alla luce del n° 18: tale lettura ecclesiale attinge in un certo modo pienezza nelle celebrazioni sacramentali e specialmente in quella eucaristica, fonte e culmine della comunicazione che Dio fa di sé al suo popolo. E la suggestiva pagina di Giustino martire, con la quale Mons. Chiarinelli ha concluso la sua introduzione, ci ha fatto vedere questa dinamica della vita cristiana, dalla parola al sacramento, dal sacramento alla vita. "Centralità" assume questa connotazione: è la Bibbia nell´eucarestia; altrimenti potremmo avere anche delle difficoltà.
Una seconda precisazione sul rapporto tra teologia e pastorale. I due termini vanno presi sempre congiuntamente, l´uno alla luce dell´altro: non è veramente pastorale ciò che non è fondato sul dato di fede. D´altra parte non è neanche autenticamente teologico ciò che non illumina il nostro presente, ciò che non aiuta a capire la nostra situazione: quindi c´è un circolarità inscindibile tra teologia e pastorale. Nel caso nostro vogliamo misurare il cammino percorso dalla pastorale biblica, e prospettare il cammino futuro.
(segue in allegato)
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