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La Consulta Nazionale dell'UCN - Roma, 13-14 febbraio 1997


Ufficio Catechistico Nazionale - Catechesi





Riunione del 13-14 febbraio 1997 - Roma - Domus Mariae





All’OdG della Consulta il rilancio del Progetto catechistico italiano dopo la pubblicazione del GdG/2, prevista per il maggio 1997; alcune considerazioni sui settori AB, catechesi dei disabili e catecumenato; il rinnovo della Consulta Nazionale; la preparazione del Convegno nazionale dei Direttori UCD del 23-26 giugno ‘97; la preparazione della Commissione Nazionale dei catechisti (Bologna, 6-7 settembre).



Introduzione


S.E. Mons. Chiarinelli, Presidente della Commissione Episcopale per la dottrina della fede e la catechesi, rivolge il saluto ai membri della Consulta all’inizio dei loro lavori prendendo spunto dal titolo di un articolo di una rivista che mette in contrapposizione due realtà che non lo sono, "meno catechesi e più catechisti", e tuttavia mette in evidenza due dati:
1) il misconoscimento del progetto catechistico italiano: "se il progetto fosse più conosciuto non nascerebbero questi equivoci";
2) la decontestualizzazione dei catechismi dalla pastorale. Non si coglie l’intenzionalità dei 9 volumi e non li si coglie nel loro contesto pastorale.


Mons. Chiarinelli suggerisce, in vista di una eventuale ristesura del sussidio Itinerario per la vita cristiana, di attendere la prossima uscita del Direttorio Catechistico Generale. Suggerisce anche di tener presenti le novità odierne rispetto agli anni ‘66-’67, quando ebbe inizio il progetto catechistico italiano: la novità del contesto socio-culturale, la novità del contesto ecclesiale e le novità in campo catechistico. Tra queste ricorda in modo particolare lo statuto epistemologico della catechetica, provocato a una revisione dall’esistenza di varie concezioni di catechesi; l’intenzionalità pastorale della catechesi, oggi provocata da una riemergente ricerca religiosa testimoniata da numerose novità editoriali; i cambiamenti dell’organizzazione catechistica, specie in ambito diocesano dove sono numerosi i nuovi direttori degli

U
CD e dove si sta ricollocando il ruolo stesso degli UCD nell’ambito della Chiesa locale.



1. Il rilancio del Progetto Catechistico Italiano


Don Bassano Padovani, direttore dell’UCN, introduce i lavori della Consulta citando le conclusioni dei lavori dell’ultimo Convegno Nazionale dei direttori UCD (Collevalenza, 23-26 giugno 1996). Al primo punto della sintesi dei lavori c’era il progetto di riscrivere il sussidio Itinerario per la vita cristiana, poiché si pensa che gli stessi operatori in ambito catechistico (nuovi direttori UCD compresi!) rischiano di perdere la visione di insieme del progetto catechistico italiano. In modo particolare si sta scoprendo che la preparazione catechetica dei sacerdoti, quando c’è, è spesso insufficiente, a causa della collocazione precaria dell’insegnamento della catechetica all’interno della Ratio studiorum. La mancanza di preparazione dei sacerdoti comporta molti problemi per la pastorale catechistica, ma anche chi è ben preparato potrà ricavare vantaggio da un rilancio del progetto catechistico italiano.
Il sussidio Itinerario per la vita cristiana aveva fornito le linee-guida del progetto, valorizzando in modo particolare la categoria di traditio-redditio. Ci si chiede se una nuova ristesura potrebbe aiutare a chiarire come il progetto catechistico italiano possa essere adatto per la situazione d’oggi. In più, a fianco di questa pubblicazione, si sta pensando di rieditare le varie Note che hanno accompagnato l’uscita dei catechismi (quella per il CdG è in preparazione): quasi un Enchiridion del progetto catechistico italiano.
Don Giorgio Ronzoni presenta una proposta di ristesura, articolata in dieci capitoli, intitolati come quelli del Documento Base, che raccoglierebbero i contenuti, le mete, i destinatari ecc. dei nuovi catechismi della CEI e di alcuni documenti del progetto catechistico italiano.


Seguono interventi vari sulla proposta, che si possono così riassumere:
chiarire che i destinatari sono i ca
te
c
histi: essi per primi hanno bisogno della presentazione dei testi;
integrare la catechesi nella pastorale e mettere in evidenza i grandi temi del progetto;
creare raccordi e fare riferimenti al DB e al CdA, "modello" e punto di arrivo della catechesi;
sarebbe utile attendere il nuovo Direttorio Catechistico Generale che la S. Sede prevede di pubblicare nel prossimo mese di ottobre;
evidenziare il riferimento alla comunità cristiana;
recuperare il DB e l’idea di un progetto complessivo;
presentare ai catechisti le novità, le chiavi interpretative del progetto nel contesto culturale e ecclesiale di oggi;
ripresentare sinteticamente il solo percorso dei catechismi;
limitarsi a una "fotografia" di ciò che è stato fatto finora;
creare una sinossi che vada dal DB ai catechismi
stendere una memoria interpretativa del progetto catechistico italiano, oppure un testo che presenti itinerari di fede, e non catechismi.


2. La pubblicazione del secondo catechismo per i giovani


Don Bassano Padovani apre la discussione sulla preparazione del Convegno dei Direttori degli UCD segnalando che l’imminente pubblicazione del CdG/2 "Venite e vedrete" imporrà un’estesa presentazione di questo testo.
Don Domenico Sigalini, Responsabile del Servizio Nazionale per la pastorale giovanile, sottolinea alcuni punti.
1) C’è una forte domanda di religiosità e spiritualità nel mondo giovanile di oggi, più che presso gli adulti. La risposta da dare dev’essere uno "sbilanciamento" sul kerigma, perché la persona di Gesù Cristo è capace anche di chiarire le domande.
2) E alla comunità che deve essere presentato il catechismo, più che alle varie categorie di persone, perché la comunità stessa si faccia carico di presentarlo e usarlo.
3) Il CdG/2 deve riagganciarsi al CdG/1 che sta letteralmente sparendo dall’uso: rilanciamo il GdG/1!
4) Si deve in certo senso separare il testo dalla catechesi, perché molti non fanno catechesi con la scusa che non riescono a u
sare
il
testo.
5) Deve essere pubblicata la Nota sui due catechismi dei giovani.
6) Bisogna che a livello nazionale si faccia una settimana di elaborazione di itinerari per la catechesi dei giovani (laboratori): in passato si era demandato questo lavoro alle diocesi, ma poi nessuno lo ha rilanciato.
Seguono vari interventi:
nella pastorale giovanile ci si è sbilanciati troppo sulla animazione a scapito dei contenuti;
esplorare le possibilità di un lavoro locale di interazione tra catechesi e pastorale giovanile;
in Lombardia sono state promosse iniziative per i giovani coinvolgendo tutti i vari ambiti e uffici che se ne occupano.



3. Comunicazioni dei settori


DISABILI


Suor Prisca Corrado, coordinatrice del settore dei disabili presso l’UCN, rende noto che le iniziative per i non udenti continuano e che ci sono richieste di materiale e di presenze rivolte all’UCN. Tre iniziative sono in preparazione:
1) il seminario di studi sulla iniziazione cristiana e la partecipazione liturgico-sacramentale dei disabili nella Chiesa; scopo del seminario è offrire ai Vescovi dei contributi di riflessione.
2) Una videocassetta sulla Lingua Italiana dei Segni, per comunicare con i sordi (è quasi pronta la sceneggiatura).
3) La preparazione del Grande Giubileo del 2000, raccogliendo materiale già esistente: Vangelo in Braille per non vedenti; un libro catechistico di Jean Vanier per i disabili mentali; un libro con materiale catechistico per non udenti, ecc. Si vuole inviare tutto questo materiale alle diocesi perché lo facciano pervenire ai disabili presenti nel territorio, organizzando anche celebrazioni per i disabili stessi.


CATECUMENATO


Don Walther Ruspi, coordinatore del Gruppo di lavoro nazionale per il Catecumenato, comunica che la Nota sul catecumenato è stata consegnata a novembre alle Commissioni Episcopali per la catechesi e per la liturgia. A gennaio il Consiglio Permanente ha voluto far sua questa Nota (chiedendo alcune modifiche per
marz
o).
La Nota comprende un’introduzione sui motivi che conducono oggi degli adulti a chiedere il battesimo; il primo capitolo richiama la storia del catecumenato; il secondo ripresenta il Rito dell’Iniziazione Cristiana degli Adulti; il terzo contiene indicazioni su come attuare oggi gli orientamenti del RICA; si conclude con indicazioni per l’accompagnamento degli adulti che stanno vivendo situazioni di vita incompatibili col battesimo.


APOSTOLATO BIBLICO


Don Cesare Bissoli, Responsabile del Settore Apostolato Bibilico presso l’UCN, comunica le attività previste.
Il Consiglio Permanente della CEI ha dato mandato all’AB di realizzare ciò che si è detto a Palermo, più quel che dice la TMA (nella quale non si parla esattamente di un anno della Bibbia). L’incontro col testo biblico, dopo secoli di distacco, è difficile, ma deve avvenire in un contesto ecclesiale, non in un "club" di fanatici.
Molte iniziative sono suggerite nel "Vademecum" Un anno con la Bibbia di prossima pubblicazione.
Il Convegno del 17-19 aprile "La Bibbia nella pastorale della Chiesa" vedrà invitati i responsabili del settore AB degli UCD, e così a La Verna dal 28 luglio al 3 agosto si vogliono formare animatori biblici, che poi abbiano responsabilità in diocesi. Le diocesi devono promuovere l’AB: non si vuole creare una moda, ma prospettive di incontro col testo biblico, il primo catechismo dei cristiani. Si devono maturare scelte diocesane insieme col Vescovo.


4. Varie


Don Giorgio Ronzoni, Direttore dell’UCD di Padova, riassume i risultati di una recente indagine sulla religiosità dei giovani a Padova, pubblicati su un fascicolo inviato anche all’UCN.
Don Padovani invita i membri della Consulta a inviare materiale di questo tipo, elaborato dalle diocesi, preparando anche un breve "abstract" da inserire nel Notiziario UCN, perché la catechesi in Italia produce anche materiale diocesano, e non solo libri pubblicati dalle case editrici (v. ad es. il sussidio per la quar
esima
elab
orato in Umbria e presentato alla Consulta).
E annunciata l’uscita di un numero monografico di Via Verità e Vita centrato sulle esperienze in atto di pastorale giovanile.
Don Giovanni Costi, Responsabile regionale dell’Emilia-Romagna, riassume il programma per la commissione nazionale catechisti, che si riunirà al Congresso Eucaristico Nazionale di Bologna il 6-7 settembre. Ci sarà inizialmente una relazione sul tema "Gesù Cristo fonte di rivelazione per la vita del catechista". Poi la commissione lavorerà per capire come si deve essere trasmettitori di questa fede. Domenica 7 la commissione si incontrerà con i catechisti della regione, poi ci sarà una visita guidata alla città, in piccoli gruppi. Infine una conclusione in tono di festa. L’Ufficio Catechistico Regionale proporrà anche un sintetico sussidio per i catechisti della regione finalizzato a capire cos’è la domenica e la sua celebrazione.
Don Rinaldo Paganelli, del Centro Catechistico Dehoniano, informa sulle date del corso di formazione organizzato dai Dehoniani (13-25 luglio).