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Documento finale (A.M.Vegliò/J. Kalathiparambil)
III Congresso Mondiale di pastorale per gli studenti internazionali

Fondazione Migrantes - Servizio Migranti 1/12


I. Evento
Il III Congresso Mondiale della Pastorale per Studenti Internazionali, promosso e organizzato dal Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, si è svolto presso la “Casa Bonus Pastor” a Roma (Italia), dal 30 novembre al 3 dicembre 2011.
Erano presenti 128 partecipanti: cardinali, vescovi, sacerdoti, religiose e religiosi, operatori pastorali laici e 34 studenti internazionali. Essi provenivano da 36 nazioni: 14 nazioni d’Europa, 8 d’America, 7 d’Africa, 4 dell’Asia-Pacifico e 3 nazioni del Medio Oriente. Rappresentavano Commissioni Episcopali per la Mobilità Umana e per la Pastorale Universitaria, istituti religiosi, associazioni ecclesiali e organizzazioni cattoliche internazionali.
La presenza e i messaggi dei delegati fraterni, a nome del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, della Comunione Anglicana e della Federazione Luterana Mondiale, hanno contribuito ad arricchire il Congresso.
I partecipanti hanno avuto l’onore e la soddisfazione di essere ricevuti da Sua Santità Papa Benedetto XVI, il terzo giorno del Congresso. Il Santo Padre ha sostenuto e ulteriormente incoraggiato la pastorale degli studenti internazionali, affermando quanto essi rappresentino dei doni sia per il bene della Chiesa che dell’umanità, a motivo della diversità delle loro origini culturali, e ha ricordato le opportunità che questi giovani incontrano nel Paese ospitante per la loro crescita intellettuale, umana e spirituale.
II. Il tema
Il tema del Congresso era “Studenti Internazionali e Incontro delle culture”.
La parola “cultura”, secondo la definizione del Concilio Ecumenico Vaticano II, viene intesa per indicare “tutti quei mezzi con i quali l’uomo affina e sviluppa le molteplici capacità della sua anima e del suo corpo”. Essa presenta “necessariamente un aspetto storico e sociale” ed “assume spesso un significato sociologico ed etnologico”. Quindi si parla di “una pluralità di culture”.1
Il termine “studenti internazionali” adoperato in questo contesto, abbraccia almeno due categorie di studenti migranti universitari (educazione terziaria): coloro che lasciano liberamente i loro Paesi nativi per compiere gli studi all’estero per prestigio, per realizzazione personale, oppure per esplorare nuove culture, e coloro che partono a causa di difficoltà socio-politiche interne.
I relatori, competenti in discipline diverse, hanno contribuito con i loro interventi ad illuminare i partecipanti e ad arricchirne le conoscenze sul tema dell’incontro delle culture nel suo nesso con: il Vangelo, l’educazione, il processo d’evangelizzazione nelle scuole e nelle università, l’impatto sulla fede e sui valori della gioventù moderna, l’urgenza e le esigenze di una pastorale specifica per gli studenti internazionali e il possibile modello o i possibili modelli di dirigenza giovanile nel mondo globalizzato di oggi.
III. Conclusioni
Noi, partecipanti a questo III Congresso Mondiale di Pastorale per gli Studenti Internazionali:
A. illuminati dalla Parola di Dio notiamo che:
1. i giovani hanno una vocazione molto speciale oggi nel mondo così come il giovane Geremia fu chiamato da Dio ad essere suo profeta alle nazioni: “Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo, prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato; ti ho stabilito profeta delle nazioni” (Geremia 1,5)2;
2. una volta opportunamente istruiti, essi non dovrebbero avere paura ma rettitudine, come San Paolo ricorda al suo giovane discepolo Timoteo: “Nessuno disprezzi la tua giovane età, ma sii esempio ai fedeli nelle parole, nel comportamento, nella carità, nella fede, nella purezza” (I Timoteo 4,12)3;
3. devono essere pronti a divenire costruttori di ponti tra le culture e mediatori tra i popoli, come l’apostolo Andrea, che, con Filippo, funge da interprete e mediatore di un piccolo gruppo di Greci in dialogo con Gesù, loro Maestro (Giovanni 12,23-24)4.
B. guidati dall’insegnamento del Magistero della Chiesa vediamo che:
1. “È proprio della persona umana il non poter raggiungere un livello di vita veramente e pienamente umano se non mediante la cultura, ...”5;
2. “Tutti i figli e le figlie della Chiesa devono dunque prendere coscienza della loro missione e scoprire come la forza del Vangelo può penetrare e rigenerare le mentalità e i valori dominanti che ispirano le culture come anche le opinioni e gli atteggiamenti mentali che ne derivano”6. (Il Vangelo è) “Parola di speranza e di salvezza per gli uomini di ogni razza e cultura, di ogni età e di ogni epoca”7;
3. “La pastorale universitaria è quell’attività dell’Università che offre ai membri della comunità stessa l’occasione di coordinare lo studio accademico e le attività para-accademiche con i principi religiosi e morali, integrando così la vita con la fede”8;
4. “L’incontro delle culture nel campo universitario dev’essere pertanto incoraggiato e sostenuto, avendo come fondamento i principi umani e cristiani, i valori universali, perché aiuti a far crescere una nuova generazione capace di dialogo e discernimento, impegnata a diffondere il rispetto e la collaborazione per la pace e lo sviluppo”9.
C. avendo colto dal punto di vista umano che:
1. la ricerca intellettuale, la sete spirituale e la passione di avventurarsi alla ricerca di un futuro migliore sono alcune delle principali caratteristiche della generazione dei giovani studenti;
2. essere uno studente internazionale è in effetti un risultato positivo nella vita che genera soddisfazione umana e orgoglio, e offre una qualità più ampia e profonda allo sviluppo umano personale;
3. l’incontro tra studenti universitari aiuta a scoprire ed apprezzare il tesoro nascosto l’uno nell’altro. Ciò rappresenta un fattore positivo per l’arricchimento umano, culturale e spirituale;
4. gli studenti internazionali possono manifestare il potenziale e la capacità di diventare autentici attori e protagonisti di un mondo migliore con un’accurata formazione intellettuale, culturale e spirituale; un mondo di una nuova generazione di dialogo e discernimento, di rispetto e collaborazione, di ponti mirati agli scambi culturali e spirituali, alla pace e allo sviluppo.
D. avendo compreso dal punto di vista socio-politico ed economico che:
1. i progressi moderni della scienza e della tecnologia influenzano oggi in gran parte i comportamenti socio-politici del popolo, soprattutto della giovane generazione;
2. i sistemi di istruzione terziaria, in concorso con tali sviluppi, sono entrati in una fase di rapide riforme, e acquisiscono maggiore importanza nei programmi nazionali, sociali ed economici, mentre promuovono, in tal modo, un mercato concorrenziale dell’economia della conoscenza;
3. gli studenti internazionali sono diventati una realtà in rapida e complessa crescita, con un incremento che è passato da circa 1,68 milioni nel 1999 a circa 3,7 milioni nel periodo 2009/10, e che si prevede aumenterà a 7,2 milioni entro il 2025 10;
4. la mobilità degli studenti internazionali si concentrava storicamente nella regione OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), che comprende la maggior parte dei Paesi con antiche tradizioni cristiane. Attualmente circa il 77% degli studenti internazionali prosegue gli studi nei paesi OCSE. Risulta, comunque, che il 52% di questa mobilità studentesca proviene da Cina, India e Corea. La situazione nell’OCSE sta cambiando, a causa delle difficoltà economiche e/o dell’alto costo della vita e dei severi regolamenti di viaggio nella regione, o a motivo di incoraggianti programmi a basso costo e dei regolamenti di viaggio più permissivi altrove. Di conseguenza molti studenti vengono gradualmente attratti verso Paesi con altre tradizioni religiose e culturali, come Cina, Malesia, Singapore e India11;
5. la situazione nei Paesi ove i cristiani sono una minoranza comporta difficoltà e sfide alla pastorale per gli studenti universitari sia per la mancanza di libertà religiosa che per la carenza di cappellani e operatori pastorali preparati.
IV. Raccomandazioni
CI IMPEGNIAMO, quindi, come partecipanti al III Congresso Mondiale di Pastorale per gli Studenti Internazionali, ad intraprendere il seguente piano di azione:
1. sollecitare tutti i vescovi e le Conferenze episcopali a dare uguale importanza, tra le priorità nei (loro) programmi pastorali diocesani e nazionali, alla pastorale universitaria e a fornire un adeguato finanziamento, così come una formazione integrale ai cappellai e operatori pastorali, accuratamente scelti, con la dovuta attenzione alla comunità multi-culturale e multi-etnica nelle università;
2. incoraggiare maggiori investimenti nell’istruzione, attraverso le università cattoliche e gli istituti cattolici di istruzione superiore, al fine di contribuire alla formazione integrale delle mentalità, degli atteggiamenti, della morale e dei valori delle future generazioni;
3. rafforzare e rinvigorire i programmi di formazione teologica e dottrinale per gli studenti internazionali cattolici come parte della loro formazione integrale, specialmente con lo scopo di aiutarli a vivere, con chiarezza, certezza e impegno, la loro vocazione cristiana per divenire evangelizzatori e missionari della società moderna;
4. prestare particolare attenzione alle elevate potenzialità e capacità degli studenti internazionali per diventare promotori e protagonisti dinamici della pace e del progresso nel mondo;
5. incoraggiare gli studenti internazionali a condividere le loro richezze con la comunità ospitante ed essere altrettanto aperti ad imparare da essa;
6. promuovere una mentalità aperta e il rispetto reciproco nel campo del dialogo ecumenico e interreligioso in tutte le università/istituti di istruzione superiore, attraverso programmi di studio comparato delle religioni, circoli di studio culturale e relative celebrazioni (ecumeniche, interreligiose, multietniche e multiculturali);
7. sostenere la libertà delle attività pastorali a favore degli studenti cattolici universitari/accademici nei Paesi a minoranza cristiana;
8. migliorare la pastorale universitaria, anche ampliando adeguate strutture parrocchiali per celebrare la vita sacramentale della comunità universitaria, con particolare considerazione della diversità culturale e del suo ruolo vitale per il progresso della società odierna;
9. creare programmi a favore dell’accoglienza iniziale e della preparazione al rientro degli studenti nei loro Paesi d’origine, tramite attività coordinate tra la Chiesa del Paese d’accoglienza e la Chiesa del Paese d’origine;
10. favorire la solidarietà attiva verso gli studenti internazionali bisognosi, a prescindere da credo e religioni, in collaborazione con le relative agenzie e istituzioni caritative;
11. incoraggiare la creazione di borse di studio con lo scopo di promuovere lo scambio di un maggior numero di programmi, che, da un lato, possano favorire gli studenti internationali meno privilegiati e, dall’altro, lo scambio interculturale;
12. sviluppare una rete internet per condividere le informazioni sulle attività pastorali in diverse università del mondo, al fine di rafforzare e migliorare l’attuale ministero pastorale per gli studenti internazionali.
Vaticano, 21 dicembre 2011
 
 
+ Antonio Maria Vegliò                                                    + Joseph Kalathiparambil
Presidente                                                                        Segretario
 
 
 
1 cf. La Costituzione pastorale della Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes n. 53.
2 La Sacra Bibbia, Edizione Conferenza Episcopale Italiana.
3 Ibidem.
4 Ibidem.
5 cf. La Costituzione pastorale della Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes n. 53.
6 PAPA GIOVANNI PAOLO II, Discorso ai partecipanti dell’Assemblea Generale del Pontificio Consiglio della Cultura, 1989, n. 2.
7 PAPA BENEDETTO XVI, Messaggio per la Giornata Mondiale dei Migranti e Rifugiati, 2008.
8 PAPA GIOVANNI PAOLO II, Costituzione Apostolica Ex Corde Ecclesiae, 1990, n. 38; cf. PAPA BENEDETTO XVI, Discorso ai partecipanti al primo Incontro Europeo degli Studenti Universitari, 2009.
9 PAPA BENEDETTO XVI, Discorso ai partecipanti del III Congresso Mondiale della Pastorale degli Studenti Internazionali, 2 Dicembre 2011.
10 cf. BÖHM, DAVIS, Meares and Pearce, GLOBAL STUDENT MOBILITY 2025, IDP Education Australia, September 2002, M. CAROLINA BRANDI, Migrazione e mobilità degli studenti universitari: il caso italiano nel quadro internazionale, Centro Nazionale Opere Salesiane, 2011.
11 cf. KEMAL GÜRÜRZ, Higher Education and International Student Movement in the Global Knowledge Economy, 2011; 2011; OCSE, Education at a Glance 2011: OECD indicators, 13 September 2011; World Education Service, International Student Mobility, Patterns and Trends, October 2007; MIKI SUGIMURA, International Student Mobility and Asian Higher Education, (Asia-Pacific Sub-regional Preparatory Conference for the 2009 World Conference on Higher Education), 24-26 September 2008, Macau, PR China.