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Dichiarazione congiunta delle delegazioni della Conferenza Episcopale Italiana e della Conferenza Episcopale Elvetica


Fondazione Migrantes - Servizio Migranti 1/12


L’incontro ha permesso alle parti convenute di definire i seguenti punti:
- Tenuto conto del fatto che la migrazione permea a fondo la Chiesa in Svizzera e che molti ministeri e altri servizi ecclesiali vengono assunti da immigrati, la Chiesa cattolica non avrebbe un futuro solido senza i migranti e la loro progenie.
- Risulta preoccupante la situazione attuale del clero anche in Italia in continua diminuzione, che porta con sé la diminuzione anche del numero di missioni e missionari ed aumentare l’età media dei missionari stessi. Anche nelle città, luoghi di socialità per gli Italiani in Svizzera, in un prossimo avvenire molti missionari religiosi e diocesani lasceranno il servizio pastorale per raggiunti limiti d’età con il rischio di non essere sostituiti. 
- Si constata che le comunità di lingua italiana continuano a sollecitare una pastorale di lingua e cultura italiane.
- Alla luce dell’Istruzione Erga migrantes caritas Christi, accanto ai tradizionali modelli di pastorale migratoria occorre cercare con insistenza nuovi modelli, che rinforzano la collaborazione tra parrocchie territoriali e missioni.
- Occorre che si approfondisca il ruolo dei laici impegnati e di teologi formati nelle missioni.
- Una buona riuscita dell’attività pastorale dipende in gran parte dal singolo, perciò si chiede formazione e aggiornamento.
- Si accoglie con soddisfazione il corso italiano di teologia per laici. Occorre incitare gli studenti ad approfondire i cammini di formazione teologica e studiare forme di accesso a studi teologici superiori.
- Il tema della migrazione e delle sue conseguenze per la Chiesa e la società va reso parte integrante dei percorsi di formazione teologica.
- La ricerca negli ambiti Migrazione e Chiesa va sostanzialmente promossa, con una ferma volontà di dialogo, per poter allestire un comune progetto di ricerca sulle missioni italofone in Svizzera.
- Si conviene che riveste una grande importanza la preparazione degli operatori pastorali in vista d’un servizio all’estero; sia la Chiesa del Paese d’origine sia quella del Paese d’accoglienza devono averne cura. Occorre mettere l’accento su buone conoscenze linguistiche.
- I candidati al servizio pastorale per le comunità italiane, prima di decidersi definitivamente per tale servizio in Svizzera, dovrebbero frequentare per almeno una settimana il futuro luogo d’attività per conoscere la situazione.
- Occorre favorire che i futuri Missionari italofoni, prima di assumere il servizio pastorale, collaborino per alcuni mesi in una parrocchia o missione, per imparare a conoscere la vita ecclesiale e culturale in Svizzera.
- I mezzi di comunicazione sociale costituiscono uno strumento importante per la pastorale e la mutua integrazione. La nostra gratitudine va a tutti coloro che si impegnano in quest’ambito, in modo speciale ai responsabili del portale web www.lemissioni.net e del settimanale “Corriere degli Italiani”. (…)
- Ha un’indubbia importanza l’ufficio del coordinatore nazionale, quale accompagnatore dei missionari e dei collaboratori della missione e quale ponte tra le conferenze episcopali italiana e svizzera, come pure tra le missioni e le autorità ecclesiastiche locali.
- I presidenti e i direttori di Migratio e Migrantes hanno ringraziato mons. Leandro Tagliaferro per il suo impegno quale coordinatore nazionale delle missioni italiane e si assicura al nuovo coordinatore nazionale, don Carlo De Stasio, il sostegno di entrambe le Conferenze episcopali.
- è espressa la volontà di proseguire tali incontri tra le delegazioni delle due Conferenze episcopali e della Coordinazione di lingua italiana.
I partecipanti all’incontro:
Delegazione della Conferenza Episcopale Italiana:
S.E. Mons. Bruno Schettino,
Presidente della Fondazione Migrantes
Mons. Giancarlo Perego,
Direttore generale della Fondazione Migrantes
Delegazione della Conferenza dei Vescovi svizzeri:
S.E. Mons. Martin Gächter,
Delegato della CVS per la pastorale degli stranieri
Sig. Marco Schmid,
Direttore nazionale della pastorale degli stranieri

Rappresentanti della Coordinazione di lingua italiana in Svizzera:
 
Mons. Leandro Tagliaferro, (Coordinatore nazionale); Don Carlo De Stasio,  (neoeletto Coordinatore nazionale); Don Francesco Diodati (Missionario a Kreuzlingen)