» Chiesa Cattolica Italiana » Documenti »  Documentazione
Messaggio del Ministro per la Cooperazione internazionale e l’integrazione (A.Riccardi)
Giornata Mondiale Migrazioni 2012

Fondazione Migrantes - Servizio Migranti 1/12


Ringrazio la Fondazione Migrantes e il suo Direttore, mons. Perego, per l’invito a dare un mio contributo in occasione di una giornata così speciale e così fortemente voluta dal Papa. Dopo il 18 dicembre, “Giornata mondiale del Migrante” proclamata dalle Nazioni Unite per garantire i diritti dei lavoratori migranti e delle loro famiglie, ecco una Giornata che celebra il migrante e il rifugiato semplicemente come persona.
Migrantes è, come sappiamo, l’organismo costituito dalla Conferenza Episcopale Italiana per assicurare l’assistenza religiosa ai migranti italiani e stranieri, promuovere nelle comunità cristiane atteggiamenti ed opere di fraterna accoglienza nei loro riguardi, e stimolare la comprensione delle diverse identità in un clima di pacifica convivenza, rispettosa dei diritti della persona umana.
Questo perché, per il cristiano, l’accoglienza e la solidarietà verso lo straniero non costituiscono soltanto un dovere umano di ospitalità, ma una precisa esigenza che deriva dalla stessa fedeltà all’insegnamento di Cristo.
Un insegnamento che rivolge un’attenzione speciale agli “ultimi” e ai “bisognosi”, tanto più che in essi indica una fonte privilegiata di ricchezza spirituale: non solo nel senso che i poveri sono spesso ricchi di spirito, ma anche nel senso che possono suscitare in noi i migliori sentimenti, facendoci diventare a nostra volta migliori.
Giustamente mons. Perego ricorda la centralità dei poveri, degli esclusi nel senso più ampio del termine (economico, sociale e culturale), sottolineando che le nuove fragilità sono un luogo che richiede grande attenzione e che la mobilità è una forma pesante di fragilità. è, questo dell’individuazione delle nuove sacche di fragilità, un punto fondamentale che sollecita tanto l’uomo di fede, quanto l’uomo politico, responsabile di fronte alla comunità a cui presta servizio.
Compito essenziale del politico, o di chi come me è stato prestato alla politica, è quello di rintracciare i bisogni e le risorse, rimediando alle forme di emarginazione ed attingendo alle miniere di ricchezza che sono presenti nella società. Ebbene, così come, secondo il Papa, i migranti non sono solo destinatari ma anche protagonisti dell’annuncio evangelico, essi sono non solo destinatari ma anche protagonisti di politiche ed azioni di rinnovamento sociale.
In una società come la nostra, che ha subito una notevole involuzione in termini di crescita (demografica, economica, ecc.) e di creatività (politica, culturale, ecc.), i cittadini immigrati portano una ventata d’aria fresca e hanno molto da insegnarci. Oltre all’obbligo morale di condannare atteggiamenti razzisti e xenofobi, adesso più che mai è il caso di parlare di valore aggiunto della diversità. Una società che sa accogliere al suo interno le diverse culture è una società che sa vivere in maniera non spaventata ed è in grado di rispondere alle sfide della globalizzazione. Questa società noi dobbiamo costruire.