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Immigrazione in Italia: alcuni temi di attualità (P. Vanzan) (M. Scatena)
Nuova proposta di legge, cittadinanza, carta dei valori

Fondazione Migrantes - Servizio Migranti 3/07


è sotto gli occhi di tutti e non dei soli addetti ai lavori che il mondo dell’immigrazione è in crescente ebollizione, anche in Italia, soprattutto in Italia. Tanti i problemi emergenti, tante le proposte, tante le novità. Sarebbe arduo farne un quadro generale, anche perché si è di fronte, più che a delle istantanee, a un filmato in continuo cambiamento. Vediamo di selezionare alcune tematiche fra le più rilevanti e di attualità, premettendo però una panoramica generale sulla presenza straniera nel nostro Paese.

Stranieri in cifre

è necessario, prima d’ogni altra considerazione, riportare alcune cifre relative all’immigrazione in Italia. Secondo i dati Istat al 1° gennaio 2006 i cittadini stranieri residenti in Italia risultavano 2.670.514. Tale cifra sembra scostarsi da quella riportata nel “Dossier Statistico Immigrazione” relativa alla stessa data, pari a 3.035.144. La differenza può ritenersi solo apparente, perché dovuta al fatto che l’Istat registra solo i “residenti” iscritti all’anagrafe, mentre il Dossier riporta i “soggiornanti”, ossia gli stranieri in possesso del permesso di soggiorno, anche quelli non ancora iscritti all’anagrafe. Questi permessi all’inizio dell’anno risultavano 2.271.680, cifra che va notevolmente maggiorata fino a raggiungere 3.035.144, per includervi i minori iscritti nel permesso di soggiorno dei genitori fino al 14° anno di età e quanti hanno il loro permesso scaduto ma in fase di rinnovo.

Inoltre, per ottenere il numero effettivo della presenza straniera, vanno aggiunti gli irregolari e clandestini, della cui consistenza numerica si può fare soltanto una stima perché non è computabile con esattezza. Il Rapporto Eurispes parla di 800.000 irregolari, mentre un’accurata indagine dell’Ismu, condotta nel 2006, li riduce a circa 500.000. Orientano verso questo secondo computo anche le 485.000 domande di assunzione presentate nel marzo 2006 dai datori di lavoro a seguito della programmazione flussi di quell’anno; domande (salite a 520.000 nel luglio successivo) che si riferiscono a lavoratori stranieri già presenti in Italia, ma in condizione di irregolarità sia per il lavoro che per il soggiorno. Quindi la presenza globale degli stranieri, già all’inizio del 2006, superava i tre milioni e mezzo; e c’è motivo da ritenere che oggi, a più di un anno e mezzo di distanza, si aggiri sui quattro milioni.

 

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