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Decessi


Fondazione Migrantes - Servizio Migranti 3/07


- Dopo circa trent’anni di attività a fianco dei nostri connazionali in Svizzera, si è spento il 2 gennaio a Olbia don Guglielmo Bergamaschi. Nato a S. Sofia di Forlì nel 1922, don Guglielmo arrivò in Svizzera nel 1967, prima come responsabile della Missione cattolica Italiana di Affoltern-Albis e poi, dal maggio 1982 al 1996, a Dubendorf.

 

- P. Luigi Trevisan, missionario a Laufen dal 1984, era nato a Castelfranco Veneto (TV) nel 1929 ed è deceduto il 22 marzo a Laufen, dove per 22 anni ha svolto il suo ministero sacerdotale. Ordinato sacerdote il 30 maggio 1957 a Mödling, vicino Vienna, faceva parte dei Missionari Verbiti. Era una persona trasparente, umile, semplice, per niente litigiosa, attenta ai problemi umani e spirituali della gente, completamente dedita alla sua comunità.

 

- Nel piccolo convento di Pergine in provincia di Trento si è spento il frate minore P. Fernando Gaiardoni. La comunità lo ha affidato alla misericordia di Dio, lunedì 10 aprile. P. Fernando, nacque a Riva del Garda (TN), il 10.10.1923, fu ordinato Sacerdote dei Minori Francescani di Trento il 28.06.1948. Fu Missionario ad Anschaffenburg in Germania (diocesi di Würzburg) dal 1966. La Diocesi di Würzburg, riconoscente, gli conferì ad ottobre 2001, la Medaglia “Liborius-Wagner” (nome del prete della diocesi di Würzburg che subì il martirio nel 1631), per l’assistenza spirituale alla comunità italiana.

 

- Il 6 aprile è morto Rino Serri, da due anni Presidente del Consiglio Italiano per i Rifugiati, organismo del quale la Migrantes è socio fondatore. “Con la scomparsa di Rino Serri il CIR - comunica il suo Direttore C. Hein - ha perso un grande protagonista della difesa del diritto d’asilo e un Presidente particolarmente attento, presente, partecipante alla vita quotidiana della nostra associazione, nonché alla formulazione delle linee strategiche”.

 

- Padre Eliseo Marchiori è morto durante un intervento per crisi coronaria nella clinica Claude Bernard di Metz, in Francia, sabato 8 aprile 2006. P. Eliseo, nato a Rossano Veneto in provincia di Vicenza nel 1926, avrebbe compiuto 80 anni il 3 luglio. Missionario Scalabriniano è stato Superiore dal 1984 al 1990 della Provincia Immacolata Concezione. Dal 1990 era Direttore della Missione di Herserange, in Francia. Il campo missionario di P. Eliseo è stato primariamente la Francia, dove ha lavorato sempre accanto agli ultimi, fra i migranti e agli operai, aprendosi generosamente alle nuove migrazioni e coinvolgendo i laici nel carisma scalabriniano.

 

- Cristo, il Signore risorto, ha chiamato a sé nella notte di Pasqua, il 16 aprile, don Fausto Ravanelli, di anni 57, nel suo paese di origine, Albiano (arcidiocesi di Trento). Don Ravanelli era nato a Trento il 22.6.1948 e il 16.6.1976 fu ordinato sacerdote. In Germania don Fausto arrivò nel 1984, inizialmente nell’impegno pastorale presso la Comunità italiana di Francoforte-Centro. Il 12 dicembre 1993 il Vescovo Kamphaus gli affidò la guida della Comunità italiana di Francoforte-Hoechst, che negli anni 1984-93 egli aveva avviato assieme a Sr. Angela Bianchet facendone una comunità vivace.

 

- Don Remo Achille Nelva, nato a Biella, il 15.1.1926, fu ordinato sacerdote a Pisa il 27.6.1954. Dal 1973 al 1997 è stato missionario nella Missione di Pfaffikon (Svitto), Svizzera. è deceduto a Biella il 27 giugno. La maggior parte dei missionari italiani impegnati nel lavoro pastorale hanno conosciuto Don Achille, per la sua cordialità e il gusto per l’umorismo.

- Don Natale Crivelli è deceduto alla clinica di S. Rocco a Lugano, lunedì 14 agosto. Era nato a Ginevra il 24.11.1920 e ordinato sacerdote a Roma il 5 luglio 1947, in quanto aveva scelto di far parte dell’ordine di San Paolo (o Barnabiti). Per 14 anni don Natale svolse il suo apostolato a dipendenza diretta della sua congregazione a Roma e in Ticino. Nel 1961 si trasferì in Argovia, dove si mise a servizio degli emigrati italiani. Qui si prese cura della Missione Cattolica Italiana di Zofingen fino al 1996; è bene ricordare che ha dedicato moltissimo del suo tempo a “Collegamento”, mensile in lingua italiana delle Missioni Cattoliche italiane della regione Argovia.

 

- Pinuccia Scaramuzzetti, stroncata da rapida malattia, lascia un grande vuoto sul fronte della presenza fra Rom e Sinti nella stessa Migrantes. Era nata a Seveso (Milano), nel 1944. Maestra elementare in provincia di Milano per nove anni, anche per questa passione e professione ha conosciuto i Rom di Milano, Via Agordat, tramite un’amica che le aveva chiesto di fare doposcuola. Attraverso quell’esperienza ha maturato anche la dimensione religiosa, senza mai perdere il piano dell’impegno civile e la passione per la scuola ed i bambini. è entrata così in contatto ed ha stretto amicizia con gli altri che negli anni ‘70 erano impegnati nella pastorale dei Rom e dal ‘74 ha iniziato l’esperienza di condivisione di vita con loro, ininterrotta fino alla morte avvenuta a Parona (VR) il 30 luglio. Dal 1975 faceva parte del Gruppo Ecclesiale Veronese fra i Sinti e i Rom, legato alla diocesi di Verona, ed in questo contesto ha passato la sua vita.

 

- Un missionario che ha dedicato anni della sua vita a fianco degli emigrati italiani in Germania è tornato alla Casa del Padre. Si tratta di don Giuseppe Calabria, morto il 7 ottobre scorso a Brescia. Nato a Pontoglio in provincia di Brescia, don Calabria fu missionario a Rottweil dal 1970 al 1989. Molto attivo con i giovani della Missione Cattolica Italiana e ancora oggi ricordato da tutti.

 

- Missionario in Germania, molto amato dalla sua gente, è don Benito Anfosso, spentosi il 27 ottobre. Nato a Vessalico Figlioli, in provincia di Imperia il 26.11.1935, fu missionario della Comunitá italiana di Würzburg dal 1963 al 1999. “Assiduamente assistito da una brava signora, fraternamente accompagnato dal missionario di Würzburg P. Giancarlo Cordani, confortato di tanto in tanto dalla visita di alcuni missionari - attesta la Delegazione delle Missioni Cattoliche Italiane di Germania - ha affrontato per alcuni anni la dura lotta contro il male senza arrendersi, ma sempre con tanto coraggio, serenità e fiducia nell’amore del Signore, e pur sempre attento e interessato ai problemi delle missioni e della Chiesa”.