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"Accoglietevi come Cristo ha accolto voi" (A. De Bernardis)
La Teologia di Dietrich Bonhoeffer, apostolo anche dei suoi connazionali all'estero e i valori della Migrantes

Fondazione Migrantes - Servizio Migranti 4/06


Gli anni 2005 e 2006 sono dedicati in modo particolare alla memoria di Dietrich Bonhoeffer (DB). Nel 2005 ricorre l’anniversario della sua morte per impiccagione nel Lager di Flossenbürg. Nel 2006 ricorrerà il centenario della sua nascita, avvenuta il 4 febbraio 1906 a Breslavia.

La figura di Bonhoeffer - pastore luterano, brillante teologo, convinto pacifista e risoluto oppositore del nazismo - trasmette molteplici suggestioni, emana un fascino particolare. In tutto il mondo ci si confronta con il suo pensiero che ripropone oggi una riflessione di straordinaria attualità su valori fondanti della convivenza civile come la pace, la giustizia sociale, la solidarietà, i quali - secondo Bonhoeffer - affondano le loro radici più profonde in Cristo.

Papa Giovanni Paolo II lo ha inserito fra i martiri cristiani del XX secolo, gli anglicani gli hanno dedicato - in quanto testimone di fede ecumenica - un monumento sul portale dell’abbazia di Westminster a Londra.

L’impegno profuso da Bonhoeffer nel dialogo ecumenico, il suo concetto di Chiesa come “Chiesa per gli altri”, così come Gesù fu “uomo per gli altri”, una Chiesa dunque dove nessuno è straniero, la sua singolare disposizione all’accoglienza e alla condivisione con i migranti, le minoranze, gli stranieri sono solo alcuni degli elementi che rendono il suo pensiero e il suo operato del tutto moderno come si evince dal suo percorso biografico, di cui evidenziamo qui di seguito alcuni aspetti e momenti significativi, anche per le affinità con i valori perseguiti dalla Fondazione Migrantes.

Esperienze pastorali all’estero

DB ha la possibilità di compiere le sue prime concrete esperienze di Chiesa proprio nell’incontro e nell’accoglienza di mondi diversi.

Nel 1928 alla conclusione degli studi universitari DB trascorre un anno a Barcellona come vicario, ovvero assistente del pastore, di una comunità di suoi connazionali all’estero. Svolge l’incarico in maniera eccellente, come attesta la lettera del pastore titolare della cura pastorale di tale comunità che chiede ai superiori per l’anno successivo l’assegnazione di un vicario con lo stesso entusiasmo e capacità di DB. Come membro vivo della sua Chiesa DB porta avanti il dialogo con altre culture.

Nel 1933/1934 è pastore di due comunità di suoi connazionali a Londra. Qui egli si occupa altresì della sorte degli emigranti ebrei dalla Germania, costretti a lasciare il proprio paese perchè fatti oggetto di una crescente discriminazione e persecuzione da parte del regime nazionalsocialista.

Dialogo ecumenico con le Chiese cristiane e con i non cristiani

Fin dall’inizio della sua formazione accademica DB mette a fuoco il tema centrale del suo pensiero teologico: la Chiesa. Una scoperta che trova la sua prima espressione nella tesi di dottorato Sanctorum communio: una ricerca dogmatica sulla sociologia della Chiesa. “la presenza di Cristo nella comunità” costituisce il pensiero conduttore di questo lavoro. La riflessione sulla Chiesa verrà sviluppata ulteriormente nel corso del suo soggiorno a Roma: “Incomincio a comprendere il concetto di Chiesa” annota nel suo Diario italiano, dichiarando di averne compreso l’autentico significato proprio nell’incontro con il Cattolicesimo.

Nel 1930 DB ottiene una borsa di studio presso il famoso Union Theological Seminary di New York dove viene a contatto con studenti di diversi paesi. Bonhoeffer stesso sperimenta la condizione di straniero, costruisce nuove relazioni, elabora nuove coordinate. Durante questo soggiorno il dialogo ecumenico diviene il fulcro dei suoi interessi teologici. L’impegno delle chiese cristiane per l’unità di fede e azione è per lui connesso agli sforzi volti al mantenimento della pace minacciata. In qualità di segretario del Weltbund für Freundschaftsarbeit der Kirchen (Lega mondiale per l’amichevole collaborazione delle Chiese) - uno degli organismi precursori del consiglio ecumenico delle Chiese - partecipa all’organizzazione di una serie di conferenze che hanno come tema centrale la pace.

Negli anni trascorsi a Londra DB è in stretta relazione con George Bell, Vescovo anglicano di Chicester. Tra i due nasce una profonda amicizia. A lui è indirizzato l’ultimo scritto di DB prima di venire giustiziato.

Dall’Inghilterra DB tiene contatti con il Mahatma Gandhi, antesignano della resistenza non violenta. Riceve un invito da parte sua per un incontro in India. Non potrà raggiungerlo perché richiamato in Germania dalla Chiesa confessante, la Chiesa evangelica di opposizione al nazismo, di cui egli è uno degli esponenti di spicco.

Impegno sociale e formazione dei giovani

Nel corso del soggiorno di studi presso lo Union Theological Seminary di New York DB frequenta i corsi di Reinhold Niebuhr, uno dei professori di maggior prestigio del Seminario. La sua teologia è ispirata al social gospel (Vangelo sociale) la cui tradizione privilegia la dimensione sociale e politica del Vangelo. Nelle vicinanze del Seminario si trova Harlem. Con alcuni amici e compagni di studio neri DB conosce le condizioni dei neri nei ghetti, i cosiddetti slums, e la realtà delle chiese-negozio che ancora oggi sono luoghi di culto e centri di aggregazione e solidarietà.

è costante l’attenzione di DB alle minoranze etniche, agli emarginati, alle fasce di popolazione più deboli e socialmente meno inserite. I neri nell’America degli anni Trenta sono una categoria priva di diritti e posta ai margini. DB proveniente da una famiglia dell’alta borghesia berlinese mette a disposizione degli ultimi i privilegi derivanti dalle sue fortunate origini. Per Bonhoeffer il vangelo mostra la forza di superare le trincee della distanza sociale e razziale per unire gli uomini in un rapporto di vera solidarietà.

Al suo rientro dagli Stati Uniti a Berlino l’autorità ecclesiastica lo incarica di occuparsi di un gruppo di confermandi trascurati, i cosiddetti ragazzi difficili, di un quartiere operaio. La “nuova comunità” di DB presso la chiesa di Sion va oltre i confini sociali della chiesa borghese. Dietrich affitta una camera a nord dell’Alexanderplatz per poter stare vicino ai confermandi. Dopo la confermazione li porta con sé nella casa di villeggiatura dei genitori.

Dello stesso periodo è anche il progetto di una casa di accoglienza per giovani disoccupati formulato sullo spunto della Soziale Arbeitsgemeinschaft Berlin-Ost (Comunità sociale per il lavoro di Berlino est). La sua realizzazione tuttavia viene vanificata dall’ascesa al potere del  nazionalsocialismo.

Impegno per la pace e la giustizia sociale

DB vede nella questione della pace la sfida, la provocazione più importante per la cristianità. Convinto pacifista ricava le sue convinzioni dal Discorso della montagna e dall’esaltazione dei costruttori di pace che saranno beati. L’impegno per la pace non è per lui un semplice impegno civile, ma affonda le sue radici più profonde e autentiche in Cristo.

Al centro dell’etica ecumenica della pace di DB c’è il rapporto fraterno fra tutti i cristiani e la necessità di una presa di posizione da parte delle comunità cristiane a favore dei perseguitati e dei loro diritti.

Il suo discorso tenuto alla Conferenza ecumenica della gioventù sull’isola danese di Fanö nel 1934 è divenuto uno dei testi classici della cristianità sul pacifismo: “Non si raggiunge la pace percorrendo la strada della sicurezza. [...] Occorre distinguere tra pace e sicurezza. [...] Pace significa consegnarsi completamente al comandamento di Dio”.

La Chiesa come forza di rinnovamento. L’opposizione al nazismo

La persecuzione razziale nazista è stata considerata come una persecuzione rivolta contro l’intera l’umanità intesa come insieme di diversità. Se infatti i nazionalsocialisti fin dall’inizio non hanno lasciato dubbi sul fatto che la lotta agli ebrei e al giudaismo fosse il punto centrale del loro programma, essi hanno attuato una discriminazione e persecuzione verso tutti coloro che per un motivo o per l’altro il regime bollava come diversi, non allineati e quindi indesiderabili: i cosiddetti asociali, gli avversari politici, ed anche diversi gruppi etnici minoritari fra i quali i Rom e i Sinti.

Già nell’aprile del 1933 DB tiene una conferenza ai pastori di Berlino sostenendo la necessità di opporre una resistenza politica contro la privazione dei diritti subita dagli ebrei e dalle altre vittime del nazionalsocialismo.

Ben presto DB diviene una delle “menti spirituali” della Chiesa confessante, la Chiesa di opposizione al nazismo. Essa segna netti confini rispetto ai Deutsche Christen (Cristiani tedeschi), la Chiesa luterana ufficiale allineata al regime.

In Germania molto più appariscente dell’opposizione interna fu il fenomeno dell’emigrazione antinazista. Il paese conobbe un’emigrazione che non ha eguali nella storia moderna e che è oggi, dopo un lungo oblio, ritenuta a pieno diritto parte della storia complessiva della Widerstand (la resistenza tedesca). L’esilio offrì diverse opportunità di combattere dall’esterno il regime di Hitler e di mostrare un’altra immagine della Germania. A partire dal 1933 più di 500.000 tedeschi furono costretti ad abbandonare il loro paese a causa delle persecuzioni politiche e razziali. A questo tipo di emigrazione si unisce nel 1939 anche DB. Sospettato per la sua attività cospirativa contro Hitler diviene egli stesso emigrante negli Stati Uniti. Oltreoceano gli hanno preparato inviti a tenere lezioni universitarie e conferenze, nonché l’incarico di assistente degli emigranti a New York per conto dell’American Comitee for Christian Refugees (Comitato americano per i rifugiati cristiani).

Negli USA DB cerca di utilizzare i propri contatti religiosi per procurare sostegni politici alla resistenza in Germania.

Dopo cinque settimane di profondo travaglio interiore tuttavia decide di rientrare in patria per essere vicino al suo popolo e condividerne la sorte. Alcune parole chiave rafforzano la sua decisione come: “Chi crede non fugge” (Isaia 28,16).

Nel 1943 è arrestato e imprigionato senza processo nel carcere della Wehrmacht a Berlino Tegel. Il 9 aprile 1945 viene giustiziato nel KZ di Flossenbürg.

DB ha testimoniato la responsabilità politica e sociale del cristiano e la necessità di vivere con coerenza la fede in Cristo, che si è fatto uomo e ha partecipato alle vicende del mondo condividendo la sorte dei più deboli, senza timore di giungere, se necessario, a sporcarsi le mani nella tensione di “essere per gli altri”.

Dio vuole la vera pace anche a rischio di coloro che la cercano e la costruiscono, affermava DB. Gesù nel perseguire la pace non si astenne dal tenere discorsi che mettevano in subbuglio il sinedrio, non si astenne dal correre i rischi connessi con la ricerca della pace, fino a correre il rischio supremo, quello della vita. A lui si ispirò DB.

La voce limpida e appassionata del pastore protestante Dietrich Bonhoeffer costituisce - a 60 anni dalla sua morte - una testimonianza profetica capace di illuminare il cammino di coloro che anche oggi vogliono essere “persone responsabili” e “cristiani adulti”, come da lui indicato.