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Nomine e riconoscimenti


Fondazione Migrantes - Servizio Migranti 3/06


Nomine e Riconoscimenti

 

- “Spunti” per stendere la storia delle Missioni Cattoliche in Svizzera che si prolunga per oltre un secolo del 1896 al 2004; “spunti” perché dovrebbe trattarsi del primo volume, cui altri dovrebbero seguire, a seguito di una raccolta e un’analisi più completa del cumulo di fonti che man mano si va scoprendo. La paternità dell’opera di oltre 800 pagine è molteplice. Mons. Lino B. Belotti, Presidente della CEMI-Migrantes dice di aver avuto “un sussulto di gioia”, quando è venuto a conoscenza di questo “sogno” tradotto in realtà. Era infatti un suo sogno e una sua proposta già negli anni ‘70, quando anche lui era missionario e poi Delegato nazionale dei missionari in Svizzera. E l’attuale delegato, Mons. Antonio Spadacini che, attraverso il “Corriere degli italiani” fin dal 1998 ha dato il via alla grande impresa sollecitando i responsabili delle varie Missioni a raccogliere e inviare il materiale d’archivio e altre memorie utili a tessere questa storia centenaria. Punto di raccolta è lo CSERPE di Basilea, il cui Direttore, p. Graziano Tassello, si è messo all’opera con la competenza, sistematicità e passione che lo contraddistingue.

 

- “Farnotizie”: è questo il nome del progetto di Servizio Civile all’estero promosso dalla Fondazione Migrantes della CEI. L’obiettivo è ambizioso: raccontare la vita delle comunità italiane in Europa e attivare attenzioni e disponibilità di risorse umane e tecniche per reperire, costruire, elaborare, condividere e - spiegano i promotori - trasmettere notizie che diano visibilità ad esse. Il servizio si svolgerà nelle Missioni Cattoliche Italiane di Svizzera (Zurigo, Basilea, La Chaux de Fonds); di Germania (Colonia, Mainz, Stoccarda, Gross-Gerau, Francoforte); di Belgio (Charleroi); d’Inghilterra (Londra) e nella sede della Fondazione Migrantes di Roma.

 

- Per la prima volta la S. Messa delle 11 in trasferta a Winterthur (Svizzera), secondo P. Angelo Ferrara, direttore della MCI di Winterthur, vuole richiamare “lo scottante problema dell’emigrazione italiana in Europa e nel mondo. Oggi si parla - afferma don Ferrara - della nuova emigrazione, della immigrazione, con il rischio di accantonare il problema del migrante che, pur stando all’estero da diversi anni, cerca oggi più che mai, una sua identità e non vuole essere preso dalla macchina dell’integrazione che annichilisce la personalità e impoverisce la comunità di accoglienza. Quando si perdono le radici, ci si secca”. La trasmissione della Messa - con la regia di don Antonio Ammirati - è “un richiamo a questa realtà” con “l’augurio che trovi, nel contesto dei media, una sua motivazione” oltre ad essere un invito a “suscitare, analizzare e affrontare il problema e a far sì che la comunità si senta libera e formata per accettare lo ‘straniero’, non come un problema da affrontare, ma  come una risorsa e un arricchimento da valorizzare, dal punto di vista umano, sociale, civile, culturale e religioso

 

- Il 10 marzo è stato inaugurato a Roma il Centro Servizi per Immigrati promosso dall’Engim-Ong (Ente nazionale Giuseppini del Murialdo), dall’Istituto “Fernando Santi” e dall’Associazione “Sesto Continente”. Il Centro Servizi, sito in Largo degli Osci 28 (zona San Lorenzo), offrirà informazioni sui diritti dello straniero in Italia, sull’accesso al servizio sanitario e ai servizi sociali ed anagrafici; assistenza e disbrigo di pratiche in materia di permesso di soggiorno, visti d’ingresso, ricongiungimenti familiari e acquisizione della cittadinanza; consulenze ed orientamento legale.

 

- La Migrantes sollecita la firma delle due petizioni a raggio europeo, sulle quali diversi organismi anche di ispirazione cristiana sono mobilitati. Sulla prima petizione, riguardante la ratifica della “Convenzione ONU sui diritti dei lavoratori migranti e delle loro famiglie”, la Migrantes si è espressa varie volte adducendo anche le recenti sollecitazioni della S. Sede a riguardo. L’altra petizione mira a far riconoscere nelle alte sfere dell’U.E. quanto è contenuto nella semplice formula: “è cittadino dell’Unione chiunque abbia la residenza nel territorio di uno stato membro formulata in questi termini essenziali: “è cittadino dell’Unione chiunque abbia la residenza sul territorio  di uno Stato membro o abbia la nazionalità di uno Stato membro”. Si distingue pertanto fra cittadinanza e nazionalità, si parla di “cittadinanza di residenza” che comporta una serie di diritti, come quello di voto amministrativo o di stabile permanenza sul territorio, senza automaticamente attribuire tutti i diritti di chi possiede non solo la cittadinanza ma pure la nazionalità.

 

- “Diversità nella comunione”: un volume di 800 pagine distribuito nel corso del recente Convegno a Bellaria, che mira a far conoscere il multiforme impegno a favore degli immigrati italiani in Svizzera, portato avanti dalle missioni cattoliche dal 1896 al 2004, senza alcuna pretesa di essere una storia completa; anzi viene presentato come “un invito a continuare la ricerca”. “Sono convinto - scrive Mons. Lino Belotti, Presidente della CEMI e Presidente della Migrantes - che la Chiesa che è in Svizzera e che è in Italia sapranno leggere questi segni e queste testimonianze non solo per prenderne atto, se le ignorassero, ma perché ispirino le loro scelte pastorali future in campo migratorio tenendo presenti e facendo tesoro anche delle esperienze positive e negative realizzate in questo secolo di storia”. I missionari dei migranti, specie i primi, mons. Belotti li definisce i “compagni di viaggio degli italiani emigrati”: il compagno - scrive - “non si limita a distribuire i sacramenti, a celebrare Messe, ma ama far sentire la sua presenza umana, sacerdotale, direi anche paterna per rendere meno traumatica la solitudine, la lontananza dalla famiglia e dal paese.

 

- Padre Gabriele Parolin lascia l’incarico di Delegato Nazionale, dopo sette anni, delle Missioni Cattoliche Italiane in Germania, per assumere la carica di Superiore Regionale degli Scalabriniani in Europa. “Due saranno tuttavia i fattori di novità che incontrerò nel mio nuovo incarico. Primo: la presenza di nuove immigrazioni provenienti soprattutto dall’Africa e dall’Est in tutti i Paesi europei. Gli Stati e le Chiese europee rivolgono una maggiore attenzione ai nuovi arrivati che non agli emigrati dei decenni scorsi e chiedono nel contempo anche alla Congregazione scalabriniana risposte nuove. Il secondo fattore è l’impegno della Regione Europea Scalabriniana verso altre emigrazioni diverse da quella italiana. In Europa assistiamo in molte città le comunità di lingua portoghese, spagnola e filippina. Si pone perciò il problema sia della convivenza tra sacerdoti scalabriniani di lingua e cultura diverse, sia dell’incontro delle rispettive comunità”.

 

- Il 23.10.1964 il Vescovo di Mainz, Card. Hermann Volk, erigeva giuridicamente la Missione Cattolica Italiana di Offenbach come “missione con cura d’anime”, ossia parrocchia personale per i fedeli di lingua e cultura italiana nel territorio di Offenbach e Gross Gerau (quest’ultima sede venne poi separata ed eretta a missione indipendente). Questa ricorrenza è stata festeggiata solennemente e comunitariamente quarant’anni dopo, il 5 maggio, giorno dell’Ascensione, con la presidenza del Vescovo ausiliare di Mainz, Mons. Wemer Guballa. Per l’esattezza già due anni prima del 1964 il Vescovo di Mainz aveva nominato il missionario italiano di Francoforte, don Silvano Ridolfi, “parroco degli Italiani nella città di Offenbach e dintorni”, dando così “ecclesialità diocesana” ad un servizio pastorale avviato già da don Aldo Casadei nel 1952-53 e intensificato negli anni 1955-60 dal suo successore in Francoforte, il citato don Silvano Ridolfi. Ed è del 1964 la nomina del primo sacerdote italiano esclusivamente per Offenbach e dintorni con residenza fissa in Offenbach, il compianto don Giuseppe Audisio (deceduto nel 2002). Il foglio parrocchiale “Il segno” ha scrupolosamente annotato la successione dei 12 sacerdoti per questa Missione, fino all’attuale Parroco italiano don Paolo Manfredi, in Offenbach dal 1983.  Con l’occasione sono stati premiati per la loro fedele collaborazione in diversi settori Maria Rosa Lamanna, Presidente del Consiglio Pastorale, Anna Celona per la sua collaborazione nella pastorale, e Ugo Marincola, maestro di canto e sostenitore dello Zecchino d’Argento.

 

- Nella settimana in cui la Chiesa ha celebrato in tutto il mondo la Giornata delle Comunicazioni Sociali, le Associazioni italiane “Stella Maris” e i Cappellani di bordo italiani hanno lanciato in rete il loro sito istituzionale. All’indirizzo www.aposmar.net è possibile scoprire questa realtà che coinvolge centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo.

- Nel corso dell’Assemblea Generale della CEI, il Vescovo ausiliare di Bergamo, S.E. Mons. Lino Bortolo Belotti è stato riconfermato Presidente della Commissione Episcopale per le Migrazioni (CEMI), incarico al quale viene abbinato per Statuto quello di Presidente della Fondazione Migrantes. La nomina precedente era avvenuta nel 2003 in sostituzione di Mons. Alfredo M. Garsia, deceduto nel 2003. Mons. Belotti, prima di essere nominato Vescovo nel 1999, era Direttore Generale della Migrantes e prima ancora missionario tra gli emigrati italiani in Svizzera: gode dunque di una lunga esperienza oltre che di una forte passione per questo vasto campo di lavoro specificamente missionario.

 

- Sarà Catania ad ospitare il primo museo siciliano delle migrazioni in Italia. Il progetto prevede la raccolta di documenti, immagini e storie individuali e collettive che saranno messe a disposizione di tutti, anche perchè il tema emigrazione ha coinvolto migliaia di famiglie del nostro Paese. Nel ‘900, infatti, sono emigrati oltre 25 milioni di italiani, più di un terzo senza ritorno. La maggior parte sono partiti dalle regioni meridionali con destinazioni principali gli Stati Uniti, il Canada e i paesi dell’America Latina. Negli ultimi venti anni l’Italia è diventata anche un paese di immigrazione, un fenomeno uguale e contrario che ha coinvolto altri milioni di uomini provenienti dal sud del mondo. Il museo servirà quindi per offrire - ha spiegato Lina Scalisi dell’Università di Catania - “una adeguata consapevolezza e una necessaria memoria di un fenomeno che ha trasformato il mondo contemporaneo”.

 

- Nel quadro delle celebrazioni del ventennio di Fondazione, la Facoltà di Economia di Udine ha deciso di conferire un particolare riconoscimento anche a chi si è impegnato per la cultura e il sociale. Quattro le personalità prescelte, tra le quali don Pierluigi di Piazza, fondatore del Centro di Accoglienza “Ernesto Balducci” di Zugliano, alle porte di Udine. Gli viene riconosciuta la qualifica di “imprenditore di solidarietà” e come tale gli viene conferita la laurea magistrale honoris causa in Scienze Economiche.

 

- Per il nono anno consecutivo si è celebrata il 28 agosto in Sardegna, a Guasila, la Giornata Regionale delle Migrazioni, promossa dal CRAIES (Centro Regionale Assistenza Emigrati ed Immigrati della Sardegna), espressione della Migrantes. Come al solito grande appuntamento di emigrati tornati nell’Isola per le ferie di ex-immigrati, con una rappresentanza di immigrati la cui presenza in quella regione è per ora piuttosto modesta. Celebrazione eucaristica, agape fraterna, gioco e danza, il momento commemorativo e discorsi di notevole impegno culturale. Uno stralcio dall’intervento di don Gianpietro Zara, Direttore regionale Migrantes.

 

- Era il 30 agosto del 1965 quando una frana, staccatasi dal ghiacciao di Allalin, travolse 88 operai, 56 dei quali italiani, che lavoravano alla costruzione di una diga. Siamo nella Valle di Saas, a 2.400 metri nel Canton Vallese. Sono trascorsi 40 anni da quell’evento e da questa zona sale un grido: “Mai più” una simile tragedia! Tra le manifestazioni, la celebrazione della Messa ai piedi della diga di Mattmark, concelebrata dal Vescovo diocesano Mons. Norbert Brunner e dal Vescovo di Belluno-Feltre Mons. Giuseppe Andrich, alla presenza del Ministro Tremaglia. Al termine della celebrazione eucaristica e dei di-scorsi commemorativi, l’inaugurazione di un altorilievo, opera dello sculture F. Fiabane, rappresentante da una parte un gruppo di operai mentre vengono travolti dal ghiaccio e travi di baracca; dall’altra una madre con il figlioletto, nella desolazione di fronte al futuro per non dimenticare.

 

- Il Consiglio Episcopale Permanente nella riunione del 19-22 settembre 2005 ha proceduto alla nomina dei sette membri della CEMI (Commissione Episcopale per le Migrazioni), il cui Presidente era stato riconfermato dalla Assemblea Generale dei Vescovi dell’aprile scorso. La CEMI pertanto risulta ora così costituita:

Presidente: S.E. Mons. Lino Bortolo Belotti (Ausiliare di Bergamo); Membri: S.E. Mons. Giuseppe Andrich (Belluno-Feltre), S.E. Mons. Salvatore Boccaccio (Frosinone-Veroli-Ferentino), S.E. Mons. Antonio Cantisani (Catanzaro-Squillace), S.E. Mons. Domenico Graziani (Cassano all’Jonio), Mons. Calogero La Piana (Vescovo di Mazara del Vallo), S.E. Mons. Paolo Schiavon (Ausiliare di Roma), S.E. Mons. Domenico Sigalini (Palestrina).

 

- Il Consiglio Episcopale Permanente nella medesima seduta del 19-22 settembre 2005 ha nominato Mons. Piergiorgio Saviola Direttore Generale “aggiunto” della Fondazione Migrantes Con tale incarico Mons. Saviola, che mantiene nella Migrantes il suo ruolo di Direttore Nazionale della pastorale per i fieranti e circensi, affianca Mons. Luigi Petris, che per motivi di salute è costretto a rimanere con frequenza fuori sede.

 

- “Il mondo delle migrazioni: quando la memoria si fa storia”. Questo volume, presentato dalla Migrantes, il 17 ottobre 2005, si rivolge a chi vuole approfondire l’emigrazione attraverso la vita di un testimone privilegiato: Giuseppe Lucrezio Monticelli, scomparso nel 1995. Con mezzo secolo di specifica competenza fu un apprezzato operatore e studioso del mondo migrante, prima con gli emigrati italiani all’estero, in seguito anche con gli immigrati giunti in Italia. Nel volume, attraverso le testimonianze di persone che lo hanno conosciuto, si ricostruisce la ricchezza di questa nobile figura e se ne presenta l’articolato pensiero sulle migrazioni, supportato da una sua ricca bibliografia. Il tutto viene completato da un inserto sugli italiani nel mondo che si è avvalso di dati aggiornati a luglio 2005. Lucrezio Monticelli, oltre ad aver maturato un’esperienza di mezzo secolo sull’emigrazione italiana, è stato uno degli ideatori del “Dossier Statistico Immigrazione Caritas/ Migrantes”.

 

- Per la prima volta in Italia un Vescovo ortodosso si occuperà delle anime dei romeni immigrati. Si chiama Siluan Span, viene dalla Transilvania ed è stato nominato dalla Metropolita ortodossa romena dell’Europa occidentale e meridionale, emanazione del Patriarcato di Romania gradito dal Vaticano, è in attesa di insediarsi in una grande città, mentre per ora esercita a Pontremoli.

 

- “Nella Chiesa di Cristo non ci sono stranieri ma solo fratelli e sorelle, nati da un solo battesimo e professanti la stessa fede, anche se in lingue e modi diversi”. Lo ha detto Mons. Willi Hübinger, Responsabile della Pastorale nella diocesi di Limburg, nel corso della liturgia di inaugurazione della nuova sede della Missione Cattolica Italiana di Francoforte-Hochst, nella parrocchia di San Marco. Mons. Hübinger ha sottolineato l’importanza per una comunità di madre lingua di trovare un posto dove si può stare e dove si è accettati. Alla cerimonia hanno partecipato con Mons. Hübinger, il Delegato nazionale delle Missioni Cattoliche Italiane in Germania, don Pio Visentin, don Giacomo Giacomel, Responsabile della Missione, e don Cristiano Bottega.