Emigrati Italiani

Un anno intenso di iniziative, opportunità, coinvolgimento. Una ricchezza pastorale positiva che ha dato visibilità al lavoro nascosto e fedele di centinaia di missionari italiani in emigrazione che si occupano dei nostri italiani e forniscono un servizio irrinunciabile alle Chiese locali.

La situazione di partenza

Non mancavano certamente i problemi nelle Missioni Cattoliche Italiane d’Europa. Si constatava negli operatori pastorali un generale disorientamento e frustrazione per una mancanza di ricambi che non arrivano dalla Chiesa in Italia.

La minor disponibilità di entrate economiche ha imposto a molte Diocesi che hanno eretto le MCI, la scelta di ridurre drasticamente strutture, sussidi economici alla pastorale, sovvenzioni ai giornali ed effettuare accorpamenti delle Missioni italiane riducendone il personale.

La quasi totalità della prima generazione che è più del 50% della popolazione italiana, fa troppa fatica ad entrare nelle strutture ecclesiali locali, soprattutto là dove la lingua è particolarmente difficile.

Questo richiede uno sforzo maggiore per una cura all’aggregazione e ai servizi pastorali richiesti da una componente sempre più numerosa e disponibile: quella dei pensionati.

Le sfide del secolarismo e le nuove generazioni richiedono rinnovamento e cammini ripensati che spesso mettono in affanno gli operatori pastorali.

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