“Voi, giovani, siete oggi i ‘senza voce’ in un mondo dominato dai grandi imperatori della politica e dai mentecatti venditori di illusioni; il mondo cerca di ‘fasciarvi’ comprimendovi nelle mode di un business che non vuole liberare la vostra libertà; vi si cerca di ‘deporre’ nei sepolcri della morte buoni solo ad essere imbalsamati in cliché già confezionati dai ‘grandi’ di questo mondo, che si credono i destinatori dei popoli e della storia”. Ha sottolineato l’idea della debolezza dei cristiani, che diventa forza, il vescovo di Caltanissetta Mario Russotto nella catechesi tenuta nella chiesa di St. Sebastian a Bornheim. Forza che vi viene, ha continuato Russotto “dalla capacità di mettervi in marcia e in ricerca, come i Magi”. Di fronte a questi tre personaggi, ha sottolineato il pastore siciliano, “i sacerdoti e gli intellettuali di Gerusalemme non fanno una bella figura”. Essi “sanno tanto di Dio, ma non l’hanno mai incontrato; lo incontreranno tante volte ma non sapranno riconoscerlo; conoscono a memoria la Bibbia, ma non sanno andare al di là dei loro interessi; e quando Dio in Gesù si manifesterà loro con la potenza di opere e parole, lo faranno inchiodare al legno della croce pensando di aver messo finalmente in pace la loro coscienza”. Non sono capaci di cogliere il fatto che, ha concluso il vescovo, “Dio si svela non nei segni strepitosi ed eclatanti, ma soprattutto nella debolezza di una Parola muta, nella forza del silenzio”. Nell’Eucaristia.