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Catechesi Mons. Lambiasi 19/8/05


Servizio Nazionale per la pastorale giovanile - VIDERO IL BAMBINO E LO ADORARONO


VIDERO IL BAMBINO E LO ADORARONO

Mons. Francesco Lambiasi – Assistente ecclesiastico Azione Cattolica


 

“Riamare Gesù che ci ha tanto amato”. Oppure “amarci tra di noi come lui ci ha amati”. Ma entrambe queste cose vengono dopo rispetto a un’altra esigenza: “Incontrare Gesù come hanno fatto i Magi”. Così ha concluso la sua catechesi nella chiesa di St. Laurentius a Burscheid il vescovo Francesco Lambiasi, assistente generale dell’Azione cattolica italiana. Lambiasi aveve iniziato il suo percorso focalizzando tre dimensioni corporee del Cristo: lo sguardo, le mani e i piedi. Per soffermarsi, poi, sul cuore, “continuamente teso tra azione e contemplazione” e anche “tenero ed esigente”, “autorevole e umile”. Agisce, ma “non si comporta da supermanager”. Poi non è “una alro Battista, duro e inflessibile”. Infine, “non è un triste masochista o un moralista noioso e pedante”.  Tratteggiato il “volto regale“ del Cristo, l’assistente spirituale della principale associazione laicale italiana è passato poi a parlare del “volto dolente”, dato che è “la morte in croce che dimostra la diversa qualità messianica della vita e dell’azione di Gesù”. La morte, ha detto Lambiasi, “per Gesù non è un incidente casuale; è una sua libera scelta. Avrebbe potuto prendere la fuga, o fare un’autocritica in sede di processo, e gli avrebbero offerto ponti d’oro. Non si è trattato di una mossa sbagliata da parte sua, è stata una conseguenza delle sue scelte”. Quello della croce è un dramma, ha proseguito il vescovo che per abitudine abbiamo banalizzato. “Forse ci sarebbe necessario – ha affermato – lo sguardo di un bambino malato di leucemia che sa di essere ai suoi ultimi giorni di vita e che per la prima volta fa l’esperienza di quell’incontro”. E’ un dialogo tra Oscar e Nonna Rosa, tratto dal libro “Oscar e la dama in rosa”. La donna propone al bimbo di pensare alla grandezza di un Dio che soffre e distingue, poi, tra sofferenza fisica e morale. “La scoperta che Oscar fa è quella dell’amore. Ciò che ha reso salvifico lo sconfinato dolore di Gesù è stato l’amore ancora più grande con cui ha trasformato una violenza totalmente ingiustificata in una dedizione totalmente incondizionata”, commenta il pastore.

S.E. Mons. Francesco Lambiasi - Assistente ecclesiastico Azione Cattolica