INCONTRARE CRISTO NELL´EUCARISTIA
 “Videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono” (Mt 2,11)

Mons. Bruno Forte – Arcivescovo di Chieti–Vasto

No al disimpegno, “cui nessuno ha diritto, perché ognuno è dotato di doni da vivere nel servizio”. No alla divisione, “che nessuno può sentirsi autorizzato a produrre, perché i carismi vengono dall’unico Signore e sono orientati alla costruzione dell’unico corpo, che è la Chiesa”. No alla stasi, “e alla nostalgia del passato cui nessuno può acconsentire, perché lo Spirito invocato e donato nell’Eucaristia è sempre vivo ed operante nello svolgersi dei tempi. Questi secondo l’arcivescovo di Chieti–Vasto, Bruno Forte, sono i tre “no”, “radicati proprio nella partecipazione al banchetto eucaristico”, che è necessario vengano pronunciati affinché la comunione sia autenticamente vissuta. Ad essi corrispondono tre “sì”: quello della corresponsabilità “per cui ognuno si faccia carico per la propria parte del bene comune da realizzare secondo il disegno di Dio”; quello del “dialogo fraterno, rispettoso della diversità è volto alla costante ricerca della volontà del Signore”; infine, occorre dire “sì” “alla continua, necessaria purificazione e riforma, per la quale ognuno possa corrispondere sempre più fedelmente alla chiamata di Dio”. Nella catechesi tenuta a Bad Godesberg. Il teologo Forte ha poi inserito l’esperienza eucaristica nella dinamica del “già” e del “non ancora”, che “induce il discepolo a relativizzare ogni presunto assoluto mondano”. L’Eucaristia è, in tal senso, la “dednuncia critica di ogni miopia che ponga il ‘penultimo’ al posto che solo all’’ultimo’ compete”.